sabato 12 agosto 2017

Alassio - UItima ora: identificato da una telecamera, confessa il piromane di via Paganini, dove sono andate distrutte 3 vetture, l'altra notte verso le 24. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Alassio, dopo aver convocato A.P., abitante ad Alassio, lo hanno interrogato a lungo sino alla sua ammissione di responsabilità #inAlassio #PoliziadiStato

 


Alassio - Ha un nome il piromane che ad Alassio due notti fa ha appiccato il fuoco ad alcune auto in via Paganini, distruggendo una Audi Q5, una Fiat 500 e una Citroen C3, e danneggiato una Alfa 159.
È un uomo di 49 anni, A.P., abitante ad Alassio, che ieri pomeriggio è stato bloccato dai poliziotti del Commissariato alassino, perchè altamente sospettato dei raid.
Questa mattina, l’uomo, interrogato dal pm Chiara Venturi, ha confessato, senza però dare una spiegazione del perchè di quel gesto.
L’uomo, stando a quanto trapelato, sarebbe stato incastrato da una telecamera che lo avrebbe filmato mentre si aggirava nella zona dov’è scoppiato l’incendio e da alcuni testimoni che lo avrebbero visto, la sera dell’incendio, in un bar nella zona di via Paganini.
Ieri pomeriggio A.P. è stato convocato in Commissariato per un primo interrogatorio. Poi in serata ha fatto le prime ammissioni. Il suo modus operandi, secondo la polizia, era molto semplice: dava fuoco a un giornale e quindi lo metteva sotto le ruote di un’auto.
Poi scappava. Il motivo? Pare gli piacesse poi sentire le sirene dei mezzi di soccorso. Ora è da chiarire se l’uomo abbia a che fare anche con gli altri incendi di auto avvenuti nelle scorse settimane sempre ad Alassio: quelli del 29 luglio e del primo agosto.
Alassio - Ha un nome il piromane che ad Alassio due notti fa ha appiccato il fuoco ad alcune auto in via Paganini, distruggendo una Audi Q5, una Fiat 500 e una Citroen C3, e danneggiato una Alfa 159.
È un uomo di 49 anni, A.P., abitante ad Alassio, che ieri pomeriggio è stato bloccato dai poliziotti del Commissariato alassino, perchè altamente sospettato dei raid.
Questa mattina, l’uomo, interrogato dal pm Chiara Venturi, ha confessato, senza però dare una spiegazione del perchè di quel gesto.
L’uomo, stando a quanto trapelato, sarebbe stato incastrato da una telecamera che lo avrebbe filmato mentre si aggirava nella zona dov’è scoppiato l’incendio e da alcuni testimoni che lo avrebbero visto, la sera dell’incendio, in un bar nella zona di via Paganini.
Ieri pomeriggio A.P. è stato convocato in Commissariato per un primo interrogatorio. Poi in serata ha fatto le prime ammissioni. Il suo modus operandi, secondo la polizia, era molto semplice: dava fuoco a un giornale e quindi lo metteva sotto le ruote di un’auto.
Poi scappava. Il motivo? Pare gli piacesse poi sentire le sirene dei mezzi di soccorso. Ora è da chiarire se l’uomo abbia a che fare anche con gli altri incendi di auto avvenuti nelle scorse settimane sempre ad Alassio: quelli del 29 luglio e del primo agosto

Da www.ilSecoloxix.it del 12 Agosto 2017

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