mercoledì 30 giugno 2010

Alassio- Registrazione Consiglio Comunale del 29 Giugno 2010 - ore 21

 Il Municipio di Alassio

Per visionare la registrazione, cliccare sui collegamenti qui sotto: 

Alassio - L’AUDITORIUM DELLA BIBLIOTECA CIVICA SARÀ INTITOLATO A ROBERTO BALDASSARRE


 

ALASSIO - L’Auditorium della civica biblioteca sarà intitolato a Roberto Baldassarre, direttore storico della biblioteca scomparso prematuramente il mese scorso.
La proposta è partita dall’assessore alla cultura e al turismo Monica Zioni e verrà portata all’approvazione della giunta e del consiglio. Un’approvazione, vista la figura di Baldassarre, che naturalmente sarà scontata. Tanto che la cerimonia di inaugurazione dell’Auditorium è stata già fissata per le ore diciotto di venerdì 10 settembre.
«Intitolare l’Auditorium della biblioteca a Roberto Baldassarre spiega l’assessore Monica Zioni credo sia il modo migliore per ricordare Roberto. La biblioteca era il suo mondo, il luogo dove trascorreva le sue giornate, l’officina dove forgiava i suoi appuntamenti culturali». Alla cerimonia di intitolazione interverranno numerosi personaggi del mondo culturale nazionale.
Hanno già confermato la loro presenza, tra gli altri, Giovanni Bogliolo presidente del Premio “Un autore per l’Europa”, Giuliano Vigini presidente del Premio “Un editore per l’Europa” e il direttore del Salone internazionale del libro di Torino Ernesto Ferrero.


Da www.ilSecoloxix.it  del 30 Giugno 2010

Alassio - Per promuovere il turismo punta decisa sul web



PRESENTATO IL NUOVO PORTALE

In rete anchemolti altri servizi: 
informazioni,modulistica, pratiche online

ALASSIO - Da un paio di giorni la città del Muretto dispone di un nuovo portale internet. Un portale modernissimo che oltre a tenere conto dell’aspetto legato all’aspetto turistico ricettivo della città  e alla sua promozione, che non a caso è considerata la capitale” turistica della provincia, contiene anche un sito istituzionale a disposizione dei cittadini. 
Che per via telematica possono usufruire dei servizi online e dei canali informativi utilizzati dagli uffici e dalla rappresentanza politica per fornire agli utenti comunicazioni, iter procedurali, modulistica e quant’altro concerne l’attività amministrativa dell’Ente.
Un nuovo portale, arricchito da una serie di immagini a dir poco suggestive, che è stato presentato ieri pomeriggio nella sala conferenze della Biblioteca civica.

Un appuntamento organizzato dagli assessori Rocco Invernizzi e Monica Zioni al quale erano stati invitati anche i ministri Renato Brunetta e Michela Vittoria Brambilla, i quali sono stati però costretti a declinare l’invito per precedenti impegni di carattere istituzionale.
 

 L'assessore Rocco Invernizzi

«Alassio, così come tutta la Liguria, ha sottolineato l’assessore Rocco Invernizzi ha paesaggi unici al mondo e questo noi lo sappiamo bene, ma purtroppo siamo incapaci ancora oggi, nell’era di internet, a comunicare tutte le nostre virtù agli altri. Nell’era del villaggio globale dove tutto quello che non è comunicato tramite la rete non esiste, serve una strategia che sappia promuovere la città e il nostro territorio in tutte le sue meravigliose componenti.
Ormai non è sufficiente creare spot o slogan magari limitati a brevi periodi
o a singoli episodi, ma serve una campagna promozionale che sia condivisa da tutti: amministratori, imprenditori e operatori turistici».
E proprio questo è uno dei motivi che ha spinto gli amministratori alassini a rinnovare il proprio portaleinternet, che pure tre anni fa si era aggiudicato il prestigioso primo premio nazionale come miglior sito della pubblica amministrazione all’ ”eContent Award”.

Un portale, quello realizzato, che comunque fornisce un numero sempre maggiore di servizi ai cittadini. 
Che potranno svolgere una serie di pratiche amministrative di vario tipo per via telematica, restando tranquillamente in casa senza doversi recare di persona nei vari uffici di palazzo civico.

Gianluigi Cancelli

Da www.ilSecoloxix.it  del 30 Giugno 2010

domenica 27 giugno 2010

Alassio - Prossimo Consiglio Comunale il 29 Giugno 2010 ore 21

GENERAZIONE ITALIA : “Caso Brancher”, Silvio Berlusconi ha seguito il nostro consiglio




Diciamola tutta: sul caso del Ministro Brancher abbiamo avuto ragione noi di Generazione Italia.
E siamo contentissimi, dunque, che il Presidente Berlusconi abbia ascoltato il nostro grido di dolore e convinto Brancher a fare un passettino indietro.
Silvio Berlusconi ha seguito il nostro consiglio e si è fatto promotore di un po’ di sana moral suasion per far cambiare idea al neo Ministro Brancher, il quale come primo atto dopo il suo giuramento aveva deciso di eccepire il “legittimo impedimento” nei confronti del processo che lo vede imputato a Milano.
Non è stato un bel vedere, né per Brancher, da Berlusconi indicato come Ministro, né per il Pdl, di cui Berlusconi è il Presidente, né per il Governo, di cui Berlusconi è primus inter pares.



Non è stato un bel vedere soprattutto dopo l’asettica nota del Quirinale, nella quale si evidenzia una banalità, ben compresa dagli italiani: come si fa ad eccepire un impedimento dovuto all’organizzazione del nuovo Ministero se “non c’è niente da organizzare in quanto Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio”?
A maggior ragione dopo la nota del Quirinale, il fatto che Silvio Berlusconi abbia ascoltato il nostro consiglio ci rende felici e contenti del nostro Presidente, che sta rappresentando al meglio l’Italia nel G8 di Toronto.
La nostra posizione sul “caso Brancher” è forse la dimostrazione che qualche associazione interna al Pdl serve a qualcosa. Specie se pone non problemi di poltrone ma questioni politiche come la moralità e la legalità in politica, un tema non di sinistra, un tema sempre caro alla destra italiana, un tema che sta a cuore a milioni di italiani.
Siamo convinti che il Presidente Berlusconi ci ascolterà sempre di più.

Gianmario Mariniello

Da www.Generazioneitalia.it  del 27 Giugno 2010

venerdì 25 giugno 2010

Alassio, Avogadro: “Disagi sull’Aurelia, segno dell’incapacità del Comune di governare”


 I grossi cubi di cemento a salvaguardia dell'unica corsia a senso 
alternato transitabile da mesi  dopo la frana di Natale 2009
 
Alassio - Menefreghismo e incapacità di assumere decisioni forti: sono queste le accuse che Roberto Avogadro, ex sindaco alassino e in corsa alle prossime comunali con la lista “A come Alassio”, rivolge all’attuale amministrazione comunale della città del muretto.  
Avogadro fa l’esempio della situazione della via Aurelia che collega Alassio ad Albenga e che, dopo la frana di alcuni mesi fa, è ancora interessata dal senso unico alternato che, in vista della stagione estiva e dell’arrivo dei turisti, potrebbe creare notevoli disagi alla circolazione.
“La situazione della Via Aurelia chiusa, ormai da mesi, a Punta Murena, sta assumendo toni grotteschi – dice l’ex sindaco -.   
Uno scaricabarile continuo tra Comune di Alassio, Provincia di Savona e Anas, e a pagarne le conseguenze sono gli Alassini e i turisti costretti, per andare ad Albenga, a sottoporsi alle ‘Forche Caudine’ di questo passaggio semaforiche che con l´avvicinarsi di luglio, crea sempre più problemi. 
E’ un classico esempio di menefreghismo, di pressappocaggine e di scarso senso di quelle che sono le esigenze di una Città, e di una città turistica in particolare. 
Senza dubbio un gran bel biglietto da visita per chi arriva ad Alassio: uno spettacolo da ‘terzo mondo’ con code chilometriche e spazzatura ammucchiata a bordo strada, bello, non c´è che dire”. 
“E su tutto – incalza Avogadro – spicca la latitanza del Comune di Alassio, il maggior interessato alla risoluzione del problema che, di fronte ai tentennamenti di Provincia di Savona e Anas, non è capace di alzare la voce e imporre la gravità delle sue esigenze. 
Certamente in una situazione, grave, come questa non mancherebbero ad un amministratore intraprendente gli strumenti per risolverla ‘o con le buone o con le cattive’. 
Ma tutto invece è lasciato scorrere in balia delle circostanze e si aspetta che qualcun altro risolva il problema… non si sa bene chi. E intanto luglio è alle porte e i turisti, se arriveranno, avranno il loro benvenuto”.   

Da www.Ivg.it  del 25 Giugno 2010

domenica 20 giugno 2010

«SCELGO ROMA PER AIUTARE IL PDL LIGURE»




Biasotti: «Si può vincere. Ma il partito deve aprirsi»

«Ho chiesto consiglio rivela Biasotti anche all’ex ministro Scajola, che per me resta un punto di riferimento. Ora sono convinto di avere fatto la scelta giusta. Continuerò a fare politica con entusiasmo, perché me lo chiedono tanti sostenitori che mi fermano per strada.Vorrà dire che mi dividerò tra Roma e Genova. Tre giorni là, quattro qua». Biasotti, meglio onorevole che consigliere? «No, la scelta è conseguente a una domanda: dove sarò più utile per la mia terra? Restare a Genova sarebbe stato più comodo: una pensione garantita dopo cinque anni sicuri da consigliere regionale, la possibilità di restare vicino alla mia famiglia e alla mia azienda. Ma a Roma si prendono le decisioni. Lo dice anche Berlusconi, che ha ben presente la situazione del Pdl in Liguria e che mi ha chiesto di presentargli un dossier per capire come può intervenire».
Cosa scriverà nel rapporto Liguria che sta preparando per il Cavaliere?
«Gli parlerò soprattutto degli obiettivi possibili da raggiungere. Partendo da una premessa: a me interessa vincere. Alle Regionali in Liguria abbiamo perso una battaglia ma siamo usciti a testa alta, con il 48 per cento dei voti. Questo significa che, in una regione storicamente di centrosinistra, le coscienze si stanno risvegliando. E sono sicuro che potremo vincere la guerra non appena i nodi del centrosinistra verranno al pettine.
Tra un anno si vota a Savona, tra due a Genova. Se non commettiamo errori, abbiamo grandi possibilità».
Quali sono gli errori che il Pdl non deve rifare? «Dobbiamo lavorare per includere, non per escludere. Questo significa accettare l’esistenza nella coalizione anche di partiti più piccoli. La politica di Burlando è stata vincente: lui ha preso tutti. Noi invece abbiamo avuto un po’ di puzza sotto il naso, abbiamo pensato che si poteva rinunciare a chi non era di estrazione Forza Italia. Abbiamo fatto terra bruciata intorno all’Udc, a personaggi conosciuti e votati come Mondello e a Boitano. Dimenticando che non siamo in Lombardia o in Veneto. In Liguria questa coalizione ha vinto quando ha aperto le sue porte, nel 2000 e nel 2008».
Oggi non succede più? «Quando sento che qualcuno si “schifa” perché accettiamo il contribuito di ex del centrosinistra come Facco e Ghio, mi dico che andiamo nella direzione sbagliata». A Genova ci sono polemiche anche per il movimento dei suoi “arancioni”. Dicono che devono fare la tessera del Pdl. E a Genova, nel municipio Centro Est, è stato sfiduciato il presidente Aldo Siri, candidato regionale nella sua lista.
«Io penso che il Pdl sia un partito di libertà e di emozioni, non un partito fatto di tessere. Gli arancioni, come quelli che provengono da An e altri ancora, sono alleati, non avversari.
E la gente va avvicinata al partito, non mandata via perché non ha una tessera in tasca. Non siamo mica in Russia.Ci vuole più lungimiranza e più generosità. Scajola, da questo punto di vista, era un esempio». Quanto manca Scajola, al Pdl ligure?
«Lui con me è stato leale e io gli sarò sempre vicino. Non posso dire molto della sua vicenda, tranne che ho fiducia in lui: è un uomo troppo intelligente per avere commesso gli errori di cui lo si accusa. Ma, oltre all’aspetto personale, va detto che senza di lui siamo in difficoltà. Anche negli ultimi tempi ha risolto molti casi spinosi, in Liguria non c’è un leader che possa prendere il suo posto. Per questo sarebbe ancora più  necessario fare gruppo. Purtroppo non succede. E la mancanza di un riferimento nel governo non aiuta». A livello di governo la Liguria esprime già due sottosegretari: i leghisti Belsito e Viale.
«Io parlavo del Pdl. Gli alleati della Lega sono stati abili a trovare spazio. E devo dire che si stanno  comportando da gentiluomini.
Perché davanti alla porta hanno la coda di liguri, e se volessero potrebbero spostare molti voti. Ma non  è possibile che il Pdl non abbia un esponente nel governo. Non chiedo niente per me, ovviamente. Ma personalità come Grillo, Bornacin, Boscetto, Orsi potrebbero dare un contributo importante alla squadra di governo».
Pensa a un ligure come ministro alle Attività produttive? «No, quello è un ruolo delicatissimo, sceglierà  Berlusconi. E poi sarebbe anche poco elegante nei confronti di Scajola. Ma, per fare un esempio, vedrei bene Grillo come sottosegretario ai Trasporti».
E Musso? Pensa che non possa entrare nel governo? «Mi sembra che ci debba essere una priorità verso chi ha lavorato per anni. Musso secondo me resta il miglior candidato a sindaco di Genova». Veramente lui ha detto che vuole rinunciare a fare il sindaco.
«Ha fatto benissimo a dirlo, lo avrei fatto anch’io, c’erano troppe voci critiche. Però resta il candidato migliore. Io aggiungo una proposta: quello di lanciare in “ticket” con Musso anche Renata Oliveri: una persona indipendente e di grande capacità. Una buona abbinata è fondamantale per vincere». E il ruolo di Biasotti quale sarà? «Dire che farò il padre nobile mi sembra eccessivo, sono ancora giovane. Diciamo che sarò uno zio nobile. Faccio parte della direzione nazionale del partito, alla Camera sono nella Commissione trasporti. Metterò questo lavoro al servizio della Liguria».
Continuerà il dialogo aperto con Burlando? «Mi sembra che la maggioranza abbia rinunciato al dialogo quando, in una situazione gravissima per i conti della Sanità, ha confermato tutti i direttori generali delle Asl».

Andrea Castanini

Da www.ilSecoloxix.it  del 20 Giugno 2010

sabato 19 giugno 2010

Alassio - All’Anglicana un Masterclass di canto lirico con Andrea Elena e Bill Doherty


Il tenore Andrea Elena
 
All’Anglicana di Alassio Masterclass di canto 
lirico con Andrea Elena e Bill Doherty, 
Domenica 20 giugno, 

ad Alassio, nell’ex Chiesa Anglicana, alle ore 21.00, si svolgerà il concerto degli allievi del Masterclass di canto lirico diretto dal Maestro Andrea Elena.  
Il seminario, gratuito, organizzato dall’Associazione Culturale E.W. Elgar di Alassio, con il contributo dell’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio, nell’ambito della nona edizione del Festival della Riviera dei Fiori, ha visto la supervisione del pianista e cantante americano Bill Doherty, direttore artistico dell’International Opera Center of America di Orlando, in Florida. 

 Bill Doherty pianista, direttore d'orchestra e tenore -world class-


Nel Gran Galà di fine corso gli allievi saranno accompagnati al pianoforte dal Maestro Bill Doherty. Il programma della serata prevede l’esecuzione di musiche di V. Bellini, G. Bizet, G. Donizetti, R. Leoncavallo, P. Mascagni, W.A. Mozart, G. Puccini, G. Verdi.
Bill Doherty, virtuoso del piano, direttore d’orchestra e tenore, ha preparato cantanti per Broadway e per il Metropolitan di New York, partecipando come ospite anche al Late night David Letterman show. 
Recentemente è stato insignito del premio New York State Council on the Arts Humanities Award. 


Da www.Albengacorsara.it  del 19 Giugno 2010

Albenga - Atterraggio di fortuna sulla spiaggia


PAURA IERI POMERIGGIO AD ALBENGA
 Alla vista dell’aeromobile che planava è stato il fuggi fuggi. Nessuno è rimasto ferito


ALBENGA. Un aereo in avaria atterra sulla spiaggia di Vadino. In realtà è un ultraleggero, che si è trovato alle prese con problemi al motore pochi istanti dopo essere decollato dall’aeroporto Clemente Panero di Villanova, dove il piccolo velivolo aveva fatto uno scalo tecnico per i rifornimenti durante il suo viaggio da Cremona alla Spagna.  
Il pilota dell’ultraleggero, l’imprenditore cremonese cinquantaduenne Edoardo Fogli (in viaggio con la moglie cinquantenne ed una comitiva di amici), si è accorto di avere un malfunzionamento al motore pochi istanti dopo il decollo dal Panero, attorno alle 18,30, ma troppo tardi per poter pensare di riparare nuovamente verso lo scalo villanovese. Il pilota ha quindi segnalato l’avaria agli altri tre ultraleggeri che componevano il piccolo stormo, poi ha deciso di tentare un atterraggio di fortuna, scegliendo la spiaggia di Vadino, abbastanza spaziosa per trasformarsi in un’estemporanea pista.
Il piccolo aereo in repentina discesa sulle case di Vadino ha attratto l’attenzione dei bagnanti e dei residenti, suscitando anche qualche preoccupazione.
Fortunatamente però il pilota è riuscito ad eseguire una manovra praticamente da manuale, allineando il velivolo alla spiaggia e toccando terra, o meglio sabbia, nei pressi della foce dell’Avarenna senza danni né per l’equipaggio né per le persone che si trovavano sulla spiaggia e che sono state protagoniste di una repentina e rocambolesca fuga.
Sul posto sono arrivati i carabinieri per verificare la dinamica dell’incidente e soprattutto che nessuno si fosse fatto male. Poi i piloti hanno cominciato a smontare l’ultraleggero per poterlo caricare su un camion e riportarlo a Cremona per essere riparato.
Per la coppia di piloti cremonesi la vacanza si è conclusa anzi tempo e senza neppure riuscire a lasciare i cieli italiani.

Luca Rebagliati

Da www.ilSecoloxix.it del 19 Giugno 2010

venerdì 18 giugno 2010

Appalti, Cassazione: utilizzo spregiudicato sistema relazioni




 ROMA (Reuters) - Le persone coinvolte nell'inchiesta fiorentina 
sui "Grandi Appalti" utilizzavano con spregiudicatezza un sistema di relazioni
professionali e personali, che ha realizzato 
"una rete di interessi intrecciati"

E' quanto scrive la Cassazione nelle motivazioni della decisione con cui, lo scorso 10 giugno, ha deciso il trasferimento a Roma dell'indagine -- che riguarda i presunti abusi relativi all'appalto per la costruzione della Scuola Marescialli dei Carabinieri di Castello -- per competenza territoriale.  
I 40 faldoni della procura toscana sono arrivati oggi a Roma, come riferito da fonti giudiziarie, e sono stati affidati al procuratore aggiunto Alberto Caperna, affiancato dai sostituti Ilaria Calò e Roberto Felici.
Nell'inchiesta sono indagati per corruzione l'ex funzionario del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo e poi provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli, l'avvocato Guido Cerruti, l'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci.
Le posizioni del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, e dell'imprenditore edile, Riccardo Fusi, sono state stralciate e agli atti di un altro procedimento a Firenze.
Balducci e De Santis sono accusati di aver posto, con la mediazione di Piscicelli, le loro funzioni a disposizione di Fusi, che da anni cerca con ogni mezzo -- anche illegale, secondo la procura fiorentina -- di recuperare l'appalto della Scuola Marescialli da lui vinto nel 2001 e poi perso nel 2006.
Secondo la Cassazione, chi era coinvolto negli appalti per la costruzione della scuola e altre opere si muoveva in una "situazione in attuale divenire, caratterizzata dall'utilizzazione spregiudicata di un sistema di relazioni professionali e personali che ha realizzato una rete di interessi intrecciati". 

SISTEMA DI POTERE
Per perseguire i propri interessi, le persone coinvolte si appoggiavano su "un'azione dei pubblici ufficiali che non è quella del funzionario che si attiva per esercitare anche i suoi poteri discrezionali ma solo per perseguire obiettivi legittimi", scrivono i giudici del Palazzaccio nelle motivazioni, secondo quanto riferito dalle fonti.

Gli indagati, per la Suprema Corte, facevano parte "di un sistema di potere in cui appare normale accettare e sollecitare utilità di ogni genere e natura da parte di imprenditori del settore delle opere pubbliche, settore nel quale quei pubblici ufficiali hanno potere di decisione e notevole potere di influenza, e gli imprenditori hanno aspettative di favori, nel quale de Santis è, con altri, protagonista, De Vito Piscicelli in consolidato rapporto, Cerruti anch'egli in stabile e consolidato rapporto in particolare con De Santis e altri dei co-indagati, disponibile a cogliere l'occasione palesemente anomala".   

Parlando poi della misure cautelari a cui sono stati sottoposti alcuni degli indagati, secondo la Cassazione i giudici fiorentini hanno fornito motivazioni "indicative di una situazione in atto ed in divenire anche con specifico riferimento ai fatti soppesi alle imputazioni allo stato formulato, idonee a configurare l'urgenza del provvedere provvisoriamente".  

I magistrati romani ora hanno tempo fino al 30 giugno per decidere se confermare le misure cautelari disposte dalla procura fiorentina o se lasciare liberi gli indagati, come hanno chiesto i loro legali.
--- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

mercoledì 16 giugno 2010

ALASSIO - Diretta Consiglio Comunale del 16 Giugno 2010 - ore 21





Per vedere il Consiglio Comunale cliccare sul link qui sotto: 

Fini: «Intercettazioni ? Non c'è fretta»

ROMA - «Perché tanta fretta? Perché, dopo due anni di discussione, 
correre forsennatamente prima dell'estate?». 

Se lo chiede, Gianfranco Fini, e non trova una risposta. 

O almeno, una risposta che giustifichi strappi regolamentari o costituzionali. Il regolamento dice che la priorità di luglio è il decreto legge sulla manovra finanziaria, decisa dal governo per fronteggiare la crisi. 
La Costituzione, visti le perplessità emersi a largo raggio, consiglia di «approfondire», di «discutere ancora un po' per evitare polemiche e fraintendimenti, per avere un testo condiviso». 
Perciò il presidente della Camera non ha dubbi: l'Aula di Montecitorio non si occuperà del ddl intercettazioni prima della fine di luglio o in un periodo ancora successivo».
Le parole del co-fondatore confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, che la partita è aperta e i finiani hanno intenzione di giocarla fino in fondo per migliorare il testo uscito dal Senato, almeno su quattro punti: le intercettazioni ambientali, i «reati spia», le sanzioni agli editori, la durata massima di 75 giorni per gli ascolti e il meccanismo delle proroghe. 
A chi li accusa di «indecisionismo» o addirittura di «doppiogiochismo», replicano che un conto è accettare un compromesso in prima lettura - come accadde un anno fa con il sì della Camera - altra cosa è pretendere di far «ingoiare un rospo» nei successivi passaggi parlamentari, addirittura in quello che dovrebbe essere l'ultimo. Se, un anno fa, le perplessità sul compromesso erano state accantonate in vista di un miglioramento successivo del testo (tanto più alla luce dei rilievi del Quirinale), oggi - è il ragionamento dei finiani - «lo scrupolo» è maggiore proprio perché questo potrebbe essere l'ultimo giro di boa.
La partita non è facile né dall'esito scontato. Fini e finiani hanno dalla loro l'opposizione che, con il leader del Pd Pierluigi Bersani avverte: «Se governo e maggioranza forzeranno la mano, non sanno a cosa andranno incontro». L'Idv promette le «barricate»; idem l'Udc. 
Ma il Pdl replica che «il dibattito sulle intercettazioni dura da due anni ed è ora di far entrare in vigore la riforma» (Gasparri, Cicchitto) e che se il decreto legge sulla manovra sorpasserà, nell'agenda dell'aula della Camera, il ddl Alfano, «sarà la prova di una direzione tutta politica e poco istituzionale dei lavori parlamentari» (Osvaldo Napoli, vicecapogruppo a Montecitorio del Pdl). 
Chi ieri ha parlato con il premier, assicura che è determinato a «chiudere subito ad ogni costo» e «senza modifiche». La fiducia sembra ancora dietro l'angolo. «Non posso farmi ricattare - avrebbe detto Silvio Berlusconi - su un punto votato all'unanimità dal partito. Altrimenti, se c'è qualcuno che vuole prendersi la responsabilità di far cadere il governo, si va a votare».
Berlusconi, però, sa anche che approvare il testo così com'è a fine luglio o i primi di agosto, e per di più con un voto di fiducia, non lo metterebbe al riparo dal rischio che durante l'estate le inchieste sugli appalti di Perugia e Firenze inondino le pagine dei giornali con i nomi di numerosi politici. 
Se, infatti, il Quirinale non promulgasse la legge o se si prendesse tutto il tempo necessario (30 giorni) per valutarne l'impatto sulla Costituzione e sul funzionamento degli uffici giudiziari, quel rischio non sarebbe affatto scongiurato.
Ieri la presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, si è trattenuta per un'ora con Fini a discutere dei tempi e delle eventuali modifiche al ddl. La commissione dovrebbe cominciarne l'esame la prossima settimana, anche se Enrico Costa (Pdl) preannuncia che oggi, all'Ufficio di presidenza, chiederà di metterlo subito all'ordine del giorno. 
Donatella Ferranti anticipa che il Pd insisterà per una serie di audizioni, perché il testo del Senato è molto diverso da quello della Camera. La Bongiorno assicura «tutto l'approfondimento che merita un provvedimento così rilevante», fino alla calendarizzazione in aula. Su cui Fini, rispondendo a Dario Franceschini, ha garantito che dalla presidenza non ci saranno forzature. 

Donatella Stasio

Da www.ilSole24ore.it  15 Giugno 2010

Alassio, 140 anni con don Bosco

 L’istituto celebra una storia che si intreccia 

con quella della città

 

La data è storica: 20 dicembre 1870. 


È quella, per i meno avvezzi alla storia, della breccia di Porta Pia, ma ad Alassio è ricordata soprattutto per un altro evento che per molti alassini ha segnato la propria storia personale quanto l’ingresso delle truppe sabaude a Roma ha mutato quella d’Italia: la fondazione ad opera di San Giovanni Bosco dell’Istituto Salesiano, prima casa fuori del Piemonte, primo liceo dei Salesiani nel mondo. 
La Congregazione salesiana aveva compiuto due anni prima il suo undicesimo anno di vita, e proprio il più giovane tra i cofondatori dell’ordine, Francesco Cerruti, assunse a soli ventisei anni la direzione della casa alassina. Scrittore e pedagogista, Cerruti fu poi messo a capo di tutte le scuole salesiane, ma con l’opera alassina e con la città che ancora non era del muretto mantenne sempre un legame profondo, ottenendo la cittadinanza onoraria. Un legame che non si è concluso con l’esistenza terrena del primo direttore. 
Le sue spoglie riposano ad Alassio, ma soprattutto ad Alassio da allora c’è chi porta avanti quel progetto nato ben centoquarant’anni fa. Ad Alassio dire giovani significa dire Don Bosco, e viceversa.  
Oggi quattrocento ragazzi frequentano ogni anno la scuola media (due sezioni) e il liceo con gli indirizzi scientifico, classico, linguistico ed economico-sociale. 
Certo un secolo e mezzo fa i numeri non erano così grandi, ma questa cifra basta per far capire quanti siano i giovani alassini e rivieraschi che in tutti questi anni si sono succeduti sui banchi e tra le mura dell’opera salesiana. 
Ma in realtà il discorso è ben più ampio, perché chiunque in provincia e forse in regione abbia fatto sport si è trovato almeno una volta a giocare a pallavolo o a pallacanestro prima nel campo all’aperto ricavato nel cortile, poi nella nuova palestra: impianti che per lo sport amatoriale, giovanile e in generale “di base” sono sempre stati il principale riferimento ad Alassio e per molti anni anche nel circondario. 
Poi le attività culturali, creative, il museo di scienze naturali che oggi è diretto da Enzo Briozzo e naturalmente quelle di stampo sociale e di carattere religioso, perché tra tanto parlare di studio e di divertimento non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di un’opera religiosa.
Inutile quindi cercare di separare gli alassini tra chi ha frequentato e chi non ha frequentato l’opera salesiana, perché in quelle aule o in quei cortili sono passati proprio tutti.
Oggi l’opera è cresciuta. 
Quel manipolo di ragazzi messi assieme da Francesco Cerruti all’interno del vecchio convento di Santa Maria degli Angeli (acquistato da don Bosco per ventiduemila lire, avute ovviamente in prestito) sono diventati una schiera ben più nutrita, ospite di un complesso moderno ed efficiente, ma lo spirito è sempre quello di allora. L’attuale direttore, Giorgio Colaiacomo, è orgoglioso che tante famiglie scelgano questa scuola proprio per l’impronta educativa salesiana, oltre che per la capacità degli insegnanti. Insomma, il filo non si è mai interrotto.
Ogni anno i giovani che lasciano la scuola restano legati all’istituto, attraverso l’associazione degli ex alunni. Un legame che dura nel tempo e che si rinnova ogni anno con miriadi di iniziative, con i raduni e naturalmente con la consegna della tessera ai neodiplomati, che quest’anno sono trentanove.
A loro tocca (così come ai direttori e agli insegnanti che da centoquarant’anni si susseguono) il compito di tenere ben saldo quel filo che unisce i giovani alassini di oggi a quelli di quel tempo in cui Alassio non viveva di turismo ma di pesca e di orti, in cui non si parlava di riformare la scuola ma di cercare di averne una. 
È proprio quello che successe qui, dove la tradizione dell’insegnamento e dell’educazione affidati agli ordini religiosi fu interrotta in epoca napoleonica per riprendere proprio in quel 1870, dopo il certo non agevole viaggio del parroco Francesco Della Valle fino a Torino per convincere quel giovane sacerdote che sarà santo a “esportare” fuori dal Piemonte la sua scuola e (come diremmo oggi) il suo modello educativo, fatto dell’insegnamento delle materie scientifiche e umanistiche ma ancor più dei valori etici e morali della vita. 

Luca Rebagliati

Da www.ilSecoloxix.it  del 16 Giugno 2010

martedì 15 giugno 2010

Manovra, i trucchi del mago Burlando smascherati dal Pdl



 Il presidente della Regione, Claudio Burlando, durante una seduta consigliare

Il trucco c’è e ora si vede
 
Il Pdl smaschera i giochetti del mago Burlando che in campagna elettorale ha promesso posti di lavoro a tempo indeterminato, fondi per progetti di riqualificazione in Liguria e un bilancio della sanità messo molto meglio di quello che in realtà sembra essere. 
«Ora prova a scaricare ogni responsabilità sulla manovra di Tremonti per smarcarsi dalle sue colpe, ma è tutto nero su bianco. Ha creato illusioni che sapeva già di non poter mantenere, anche se non fosse arrivata la manovra», accusa Luigi Morgillo, pidiellino e vicepresidente del consiglio regionale che elenca le inadempienze della giunta ribaltando le accuse che il governatore aveva lanciato contro il Governo. 
Il presidente aveva spiegato che, per effetto della manovra, la Liguria poteva considerarsi chiusa puntando il dito contro quei 340 milioni di fondi Fas che sarebbero dovuti arrivare alla Liguria nel 2010: «Burlando sapeva bene che quei soldi non avevano una copertura, ma ha girato da Ventimiglia a Sarzana promettendo denaro che sapeva di non disporre - attacca Morgillo -: dal tunnel della Fontanabuona in avanti vane promesse acchiappavoti». Proprio sul tunnel è intervenuto ieri anche il presidente della Comunità montana della zona che ha attaccato il governatore: «Burlando su questa opera strategica è andato a prendersi i voti dei cittadini in campagna elettorale e, a questo punto, se è un bravo amministratore deve dimostrarlo con i fatti senza scaricare sul Governo le sue responsabilità».
Attacco che fa il paio con un fatto ancora più grave per l’opposizione in consiglio regionale: l’inadempienza della Regione in materie di spese per il personale che ha superato il tetto di spesa imposto dalla finanziaria 2006 di oltre un milione. In base al decreto Tremonti la giunta fin da ora è sottoposta al blocco totale delle assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Un blocco che varrà non solo per il 2010 ma anche per il 2011: «Alcuni contratti ci risultano ancora giacenti nell’ufficio del personale e non perfezionati - puntualizza Raffaella Della Bianca -. Ora vedremo come manterranno le promesse di stabilizzare i precari e assumere nuovo personale».
Dalle promesse «populiste» ai ritardi della nuova giunta che, al momento, non ha ancora presentato l’assestamento di bilancio (da approvare per legge entro il 30 maggio dalla giunta regionale ed entro il 31 giugno dal consiglio). Così come non si è ancora ufficialmente parlato di quello che accadrà in fatto di sanità. Il primo trimestre del 2010 ha dimostrato come il deficit sia pesante e possa essere pari a 190 milioni se non si interverrà in maniera drastica.
Manca ancora la proroga dei termini per gli adempimenti dei comuni previsti per attuare la legge sull’edilizia: «Questa legge non ha portata a nulla - denuncia il consigliere savonese Marco Melgrati -; le concessioni edilizie e le Dia licenziate sono assolutamente risibili come numero. Il Pdl proporrà una nuova legge».
Non solo, il Popolo della Libertà è pronto a mettersi al tavolo per condividere con la maggioranza per lavorare di comune accordo: «A patto che Burlando la smetta di dire che l’unica cosa tagliabile in Liguria sono le auto blu e ci si metta a ragionare seriamente sulla sanità a partire dalle nomine dei nuovi dirgenti che devono essere condivise» è il ragionamento di Matteo Rosso. 
Condivisione è la seconda parte del tema pidiellino. Da parte del centrodestra c’è la volontà di collaborare solo se ci sono aperture sui contenuti e sulle scelte strategiche da seguire per il futuro della Regione: «Siamo pronti a decidere con lui dove tagliare, dove risparmiare. Siamo pronti anche in prima persona come consiglio regionale» ragiona Morgillo che sul balletto di Burlando è molto chiaro «sta giocando al rimpallo delle responsabilità solo perché sa benissimo che dovrà aumentare le tasse. 
E lo sapeva già quando in campagna elettorale prometteva soldi a tutti». 

Federico Casabella

Da www.ilGiornale.it  del 15 Giugno 2010

Alassio - "Alassio Donna" mostra di espressioni d'arte tutte al femminile dal 14 al 22 Giugno 2010 in piazza Airaldi Durante



 

Si svolge oggi ad Alassio "AlassioArteDonna, espressioni d’arte tutte al femminile". Molte le artiste coinvolte, che il 22 giugno, dalle ore 16 alle 19, saranno premiate in Piazza Airaldi Durante. 
 
In Giuria:  Mario Berrino, Carmen Spigno, Stefano Lubatti e Ettore Ghiringhelli. 
 
red.sav.

Da www.Savonanews.it del 15 Giugno 2010




 

Con le seguenti artiste :

Aicardi Baffo Maidè
Armellin Didi
Azzoni Marinella
Barberis Nicoletta
Biaghetti Rossana
Borra Marisa
Camilloni Roberta
Cietta Bailo
Ghezzi Rosangela
Lazzati Laura
Lesna Ines
Lombardo Maria Franca
Marchiano Elena
Pignatti Anna
Ravera Maria Rosa
Roldan Piedad
Sciaulino Cinzia
Scofferi Maria Rosa
Soccol Daniela
Tornago Marta
Villa Diana
Vincini Luisa



lunedì 14 giugno 2010

Alassio: aperte le iscrizioni al campo solare estivo

 
Aperte le iscrizioni al «Campo solare - Estate ragazzi» 
del Comune di Alassio
 
Fino a venerdì 18 sarà possibile iscrivere i bambini in età scolare al servizio offerto per i mesi di luglio e agosto. 
Sarà attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 7,45 alle 17,30 e al sabato dalle 7,45 alle 17.  

Per informazioni sui due campi estivi ci si può recare all’ufficio politiche educative e scolastiche del Comune, oppure chiamare il numero 0182 602259 .

r.c.

Da www.Savonanews.it  del 14 Giugno 2010

Spaccio, marocchino 23enne con 10 dosi di cocaina: arrestato ad Alassio


 
Alassio - Un ragazzo di 23 anni, A.S., di origini marocchine, 
è finito in manette ad Alassio, nella notte di sabato, 
con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti
I militari dell’Aliquota Radiomobile, durante il servizio perlustrativo dedicato alla prevenzione dei furti in abitazione e a danno di esercizi commerciali, stavano controllando una zona di Cisano sul Neva quando sul bordo della strada hanno notato un uomo che alla vista dei carabinieri ha cercato di nascondersi nella vegetazione.
Insospettiti i carabinieri sono immediatamente scesi dall’auto e hanno bloccato giovane marocchino. Dalla successiva perquisizione il 23enne è stato trovato in possesso di 6 dosi di cocaina pronte per essere vendute e 300 euro in contanti provento dell’attività illecita.  
Il giovane è stato quindi arrestato e portato in caserma dove, un ulteriore controllo, ha permesso di trovare, nascoste in una tasca creata sotto il colletto della giacca, altre 4 dosi di stupefacente. Il ragazzo si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Savona a disposizione dell’Autorità giudiziaria.


Da www.Ivg.it  del 14 Giugno 2010

Alassio: giovane prende a calci una volante dei carabinieri

 
 
Ieri mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Alassio
insieme al personale del Commissariato di Alassio, 
hanno arrestato F.L., 
trentacinquenne residente in provincia di Genova, per minaccia, 
resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Erano da poco passate le sette quando un cittadino alassino ha chiamato il 112 per avvisare che, in una piazzetta poco distante dal Comune, c'era un giovane riverso a terra che non dava segni di vita. 
La pattuglia del pronto intervento si è precipitata sul luogo e, dopo aver accertato che il ragazzo era vivo, ha allertato il 118 richiedendo l'immediato soccorso, poiché il giovane mostrava comunque i segni di un possibile coma etilico.
Appena l'ambulanza è giunta sul posto e gli operatori della Croce Bianca sono scesi dal mezzo, il giovane è però balzato in piedi e ha cominciato a dare in escandescenze, dispensando insulti a tutti gli astanti.  
Sul posto è quindi intervenuta anche una pattuglia della Polizia di Stato, che ha ricevuto lo stesso trattamento. 
Dopo averlo invitato più volte alla calma, il ragazzo ha cominciato ad agitarsi ulteriormente tentando di colpire a calci i mezzi di Polizia e Carabinieri, nonché gli stessi operatori intervenuti che, costretti dal comportamento del soggetto, lo hanno tratto in arresto e accompagnato presso la caserma di Alassio. 


r.c.

Da www.Savonanews.it  del 14 Giugno 2010

domenica 13 giugno 2010

Zonta Club Albenga-Alassio: Apericena all’Essauira per dire No alla violenza sulle donne





di M. C - Violenza sulle donne, tema purtroppo di grande  attualità e che deve chiedere un impegno forte e una vigilanza continua su un fenomeno che non accenna a diminuire. 
Su questa tematica si muove l’  iniziativa, organizzata dallo Zonta Club di Alassio-Albenga, che organizza un evento  denominato ” Apericena Zonta” … perchè con forza diciamo NO alla violenza contro le donne.
L’iniziativa si terrà mercoledì 16 giugno presso l’Essauira di Albenga, con inizio 20,30. Il ricavato della serata sarà destinato ai progetti locali contro la violenza nei confronti delle donne.

La quota di partecipazione è di €. 40,00 e dopo le 22,00 sarà di €. 20,00 con solo cocktail.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 0182/642306 – 3343768841.

Da www.Albengacorsara.it  del 13 Giugno 2010

sabato 12 giugno 2010

Savona: don Lu, i vicini di casa testimonieranno in aula

 Don Luciano Massaferro in un'immagine che lo ritrae tra i 
ragazzi della sua parrocchia
 
Vicini di casa della famiglia della bambina molestata e poliziotti saranno chiamati lunedì prossimo a deporre in aula alla terza udienza del processo a carico di don Luciano Massaferro, il parroco arrestato ad Alassio con l'accusa di molestie su una bambina di 12 anni.  
Il processo si tiene davanti al collegio presieduto dal giudice Giovanni Zerilli. Don Luciano, 45 anni, parroco delle chiese di San Giovanni Battista e di San Vincenzo di Alassio, non si presenterà in aula come già annunciato nelle udienze precedenti dai suoi avvocati Alessandro Chirivì e Mauro Ronco. 
Il prete di Alassio intende “evitare un’esposizione mediatica in un clima forcaiolo che decide a priori chi è colpevole tra insulti e scatti fotografici rubati dall’eroe di turno”.
Il sacerdote, come noto, era stato arrestato in base ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Emilio Fois presso il Tribunale di Savona.
A far scattare l'inchiesta era stata una segnalazione arrivata dall'ospedale Giannina Gaslini di Genova che aveva sottoposto la bambina, appena undicenne, ad una serie di accertamenti clinici dopo aver denunciato di avere subito le violenze da parte del sacerdote.  

g.bar.

Da www.Savonanews.it  del 12 Giugno 2010

venerdì 11 giugno 2010

Alassio: una molotov contro il cantiere di Poggio Fiorito



Una molotov, fortunatamente inesplosa, 
è stata lanciata contro la ex casa di riposo 
"Poggio Fiorito" di Alassio

A ritrovare l’ordigno sono stati gli uomini della ditta torinese incaricata alla trasformazione della residenza protetta in alloggi. 
Sul caso sta indagando il Commissariato di Alassio, allertato dai responsabili ai lavori che hanno trovato la grossa tanica di benzina, otturata da uno strofinaccio intriso di combustibile, che dopo l’accensione per fortuna ha fatto cilecca.   
La molotov potrebbe essere stata lanciata per distruggere strutture e attrezzature presenti nel cantiere, oppure potrebbe essere stata lasciata sul posto come sorta di avvertimento nei confronti di qualcuno. 
Il ritrovamento di un accendino a pochi metri di distanza, però, fa pensare che qualcuno avesse voluto provocare ingenti danni al cantiere o semplicemente danneggiare l’impresa incaricata alla costruzione. 
La polizia sta indagando senza tralasciare alcuna ipotesi, dal semplice atto di vandalismo ad un vero e proprio attentato, che potrebbe rilevarsi con risvolti inquietanti.  

Da www.Savonanews.it  del 11 Giugno 2010

giovedì 10 giugno 2010

Città del Vaticano - Il segretario di Stato Vaticano, Bertone: “La pedofilia ha minato l’autorità della Chiesa”



IL CARDINAL BERTONE: 
NON CONSENTIREMO ZONE GRIGIE


CITTÀ DEL VATICANO

«La pedofilia ha minato la credibilità della Chiesa», avverte il numero due del Vaticano.  

Lo scandalo degli abusi sessuali del clero, sostiene il cardinale Tarcisio Bertone, «ha portato alla presa di  coscienza sulla necessità di un rinnovamento spirituale».
Ai 10 mila preti riuniti a Roma per la conclusione dell’Anno sacerdotale, il segretario di Stato (supervisore della «tolleranza zero») chiede di voltare pagina affinché «dal dolore scaturisca una stagione di rinascita». La nuova linea di rigore non consentirà più zone grigie e insabbiamenti, assicura al meeting dei Focolarini.
«In questo tempo ci siamo dovuti far carico del dolore per le infedeltà, a volte anche gravi, di alcuni membri del clero che hanno inciso così negativamente sulla credibilità della Chiesa - afferma Bertone -. 
Il Papa ha giustamente parlato di una persecuzione che nasce dall’interno stesso della Chiesa». Adesso, quindi, bisogna «seguire con coraggio la via della conversione, della purificazione e della riconciliazione», «trovare nuove vie per trasmettere ai giovani la bellezza e la ricchezza dell’amicizia con Gesù nella comunione della sua Chiesa». 
Bertone sta concordando con l'ex Sant'Uffizio le nuove misure contro i preti pedofili (sanzioni e prevenzione) alle quali dovranno attenersi tutte le conferenze episcopali del mondo. L'obiettivo è favorire un «vita sacerdotale robusta e generosa, improntata a una radicale forma comunitaria che faccia del sacerdote un tutt’uno con il vescovo».  

[GIA. GAL.]

Da www.laStampa.it  del 10 Giugno 2010

“Ecco i 101 segreti di medici e mamme per addormentare il bimbo ribelle”

“Volete farlo smettere?
Allora lasciatelo piangere”


Yes, we are rebels ...!

Quando ero piccolo i miei genitori mi volevano talmente bene che mi misero nella culla un orsacchiotto. (Vivo)» dice placido Woody Allen che (forse) ironizza.
Ma fino a un certo punto. Dopo notti passate insonni a cullare bambini che non fanno che strillare, non è escluso che qualche genitore abbia avuto la tentazione del peluche in carne ed ossa. Specie le mamme che, per senso di responsabilità, fanno l’alba cantano ninna-nanne. Da oggi, per loro, c’è un libro «101 modi per addormentare il tuo bambino».
Sottotitolo esaustivo: «Manuale di sopravvivenza per genitori assonnati» scritto da Martina Rinaldi - che vive e lavora a Roma e si definisce «mamma single di un ex bambino insonne, che ora ha tre anni e dorme come un ghiro» - e destinato a donne che si scervellano alla ricerca di soluzioni e poi, magari, incontrano la vicina di casa che le umilia: «Seguo un metodo incredibile.
Il mio bambino dorme otto ore filate, una pacchia...». Come quello che promette Eduard Estivill, pediatra spagnolo, con una clinica per i disturbi del sonno a Barcellona che ha scritto l’arcinoto libricino «Fate la nanna» e in cui sostiene che, a costo di essere rigidi, «il bimbo che piange nella notte non va consolato».
Un metodo che molte mamme italiane, iscritte ai forum nei siti Internet - www.pianetamamma.it, mammacheblog.com, mammenellarete.it, ilmondodeigemelli.it, per citarne alcuni - raccontano di aver provato: «Scandalizzatevi, ma funziona». E che altre, invece, denuncerebbero alle autorità solo a nominarlo: «Quel metodo è una pazzia, firmiamo una petizione per togliere il libro dal commercio». Resta il fatto che l’«insonnia» infantile è uno dei problemi più seri per gli adulti: un incubo vero e proprio per quelli che lavorano. Non stupisce perciò che le liste del «consiglio ideale» per il buon sonno sia inesauribile: dalla severità del già citato Estivill alla rivincita del lettone di William Sears - pediatra americano che sostiene che dormire insieme faccia bene - dal metodo della dottoressa Hogg, che propone un sistema basato sul ciclo cibo-gioco-sonno, al più recente «manuale di sopravvivenza».
Partendo dall’ambiente scelto per la nanna, sono tantissimi gli elementi che possono influire sui risvegli notturni: ad esempio, la temperatura della stanza. «Non so più che fare - dice Marina sul blog delle madri stanche - mio figlio piange, scalcia, suda e si scopre. Così io sono preoccupata che possa ammalarsi, che possa prendere un colpo d’aria. Appena si addormenta lo copro. Cammino più leggera di una mosca, ma lui mi sente e ricomincia a strillare.
Cosa devo fare, non posso certo abbassare il riscaldamento». E invece, probabilmente, sì. Per molte mamme il caldo non è mai abbastanza anche se la temperatura è quella giusta: cioè attorno ai 18 gradi d’inverno e poco sopra i 23 d’estate.
«Mia figlia non si addormenta se non ha il ciuccio - scrive David, padre disperato che si è intrufolato nel blog per madri distrutte - io vorrei riempire il lettino di succhiotti così se lei si sveglia ne può afferrare uno, ma mia moglie non la pensa così, crede che le modifichi il palato ». L’idea, in questo caso è di assecondare il bambino.  A creare danni a livello odontoiatrico è il dito in bocca, non il succhiotto specie se è quello della misura giusta. Altri, piuttosto, sono gli errori da evitare secondo il manuale.
Come far vedere i cartoni poco prima di dormire: «Mio figlio ha solo nove mesi - scrive Miriam, giovane mamma - non credo capisca granché, eppure li vuole assolutamente guardare quegli stupidi pupazzetti.
Smette di piangere solo se lo piazzo davanti allo schermo.  
Spengo, lo porto a letto e lui ricomincia a frignare». neanche a dirlo, i responsabili dei risvegli sono proprio loro, gli stupidi pupazzetti: che «eccitano » e non facilitano il sonno. «La questione l’abbiamo risolta così - dice Stefano sul blog per genitori - mia moglie si occupa del bambino di notte e io faccio la spesa e cucino di giorno. Lei prima si lamentava solo del sonno, da qualche settimana pure della gastrite...».

 Elena Lisa

Da www.laStampa.it  del 10 Giugno 2010

martedì 8 giugno 2010

USA - Apple, ecco il nuovo iPhone 4 . È più “magro” e costa meno



 Steve JOBS con la sua ultima creatura : l' iPhone 4


L’iPhone ha un nuovo design, con un’elegante sezione in acciaio satinato, un super-schermo ad alta definizione e una super-telecamera da 5 milioni di pixel, permette ora il multitasking e anche di “chattare” con audio e video, grazie al nuovo programma FaceTime. 
Sono queste alcune delle novità dell’iPhone 4, quello di quarta generazione, presentato a San Francisco da un Steve Jobs, il numero uno della Apple, in gran forma, nonostante la sua ormai proverbiale magrezza.
Vestito con il tradizionale girocollo nero sui jeans slavati, entusiasta delle novità legate al nuovo iPhone, tra una presentazione e l’altra, quasi come un bambino, Jobs ha inserito ogni volta aggettivi come «cool», «amazing» e «nice» a ogni novità: dalla batteria, che grazie al processore A4 (lo stesso dell’iPad) durerà il 40% più a lungo, al programma di montaggio iMovie per l’iPhone, che permette di montare i filmati ad alta definizione 720p del nuovo iPhone. Non solo, visto che ora il telefonino della Apple diventa anche un mini iPad, il tablet di cui la casa di Cupertino ha venduto due milioni di esemplari in meno di due mesi: grazie al nuovo schermo da 320 pixel per pollice, più di quanto possa percepire l’occhio umano, la lettura di libri e quotidiani è più agevole, e offre l’accesso a iBook, la libreria virtuale della Apple, che in poche settimane ha conquistato oltre il 20% del mercato Usa, partendo praticamente da zero.


Jobs è apparso decisamente entusiasta alla fine del suo “keynote” di due ore, il tradizionale discorso che apre la cinque giorni dedicata agli sviluppatori, la Wwdc, quando ha presentato FaceTime: due iPhone 4 saranno in grado di comunicare tra loro, con video e suono, grazie alla nuova telecamera frontale e al nuovo microfono che cancella l’audio ambiente, senza dovere scaricare nessun programma particolare. Occorre semplicemente un collegamento wi-fi.
I prezzi
Nonostante le tante novità, il nuovo iPhone di quarta generazione sarà venduto a un prezzo decisamente competitivo, lo stesso prezzo di quello di terza negli Usa con un contratto di due anni con la At&t: 199 dollari per la versione da 16 Gb, 299 per quella da 32, e sarà disponibile sia in nero sia in bianco; contemporaneamente, l’iPhone 3Gs sarà reso disponibile solo in versione da 8 Gb e costerà 99 dollari. Tutti questi prezzi, chiaramente, non comprendono il fisso mensile che si deve pagare per tutta la durata dell’abbonamento. Comprato da solo, negli States l’iPhone 4 da 16 Gb sarà disponibile al prezzo di 599 dollari, mentre il modello da 32 Gb ne costerà 699; l’iPhone 3GS da 8 Gb costerà 499 dollari. In America il nuovo “melafonino” sarà in vendita a partire dal 24 giugno. In Italia arriverà alla fine di luglio, secondo quanto precisato dallo stesso Jobs. 



Tra le altre novità odierne - incentrate praticamente tutte sull’iPhone di quarta generazione - Jobs ha in particolare insistito sul nuovo sistema operativo iOs4, comune a iPhone, iPod Touch e iPad, e che permetterà il multitasking: sarà disponibile gratuitamente per chi già possiede un iPhone dal 21 giugno e si potranno per esempio controllare le e-mail (con un programma migliorato) senza smettere di ascoltare la musica.
Il numero uno della casa di Cupertino ha poi annunciato per il primo luglio il lancio del programma iAd, cioè la pubblicità mobile, un settore in cui la Apple intende fare concorrenza all’altro colosso della Silicon Valley sempre più presente nella telefonia mobile, Google. Numerose grandi aziende hanno già risposto positivamente, tra cui Disney, Chanel, Nissan, diverse assicurazioni e grosse società Usa della grande distribuzione. Agli sviluppatori, la Apple verserà il 60% dei proventi. Tra gli esempi presentati da Jobs sul palcoscenico del West Moscone Center, c’era un concorso della Nissan per vincere un’auto, scegliendo il colore agitando l’iPhone.

Da www.ilSecoloxix.it del 08 Giugno 2010

ALASSIO : in arrivo cinque nuovi poliziotti per il Commissariato



Emergenza estiva: il ministero degli Interni 
ha concesso i rinforzi
Potenziamento anche per i Carabinieri

per affrontare al meglio le emergenze estive e far fronte così soprattutto all’aumento della popolazione in Riviera, per l’arrivo dei turisti.
Si tratta di agenti che verranno destinati in particolar modo al commissariato di Alassio, diretto dal dirigente Saverio Aricò per far fronte anche al conseguente aumento dei furti in appartamento.
Intutto saranno circa una ventina gli uomini che saranno messi a disposizione per la zona del savonese, in base a quanto annunciato ieri pomeriggio dalla Questura e dalla Prefettura con una nota dell’ufficio stampa. Oltre ai 5 agenti della polizia di stato infatti sono da conteggiare anche 12 carabinieri (annunciati dalla Prefettura, ma non ancora confermati dal comando provinciale dell’Arma.
Un rinforzo sempre per i mesi estivi che dovrebbero essere «spalmati» sul territorio. In base alle esigenze che verranno indicate dai vertici delle varie stazioni coinvolte.
Quindi in tutto saranno 19 le nuove unità in arrivo nel savonese che entreranno in servizio nei corpi di appartenenza per l’estate. I rispettivi ministeri hanno dato l’ok per gli attesi rinforzi richiesti per fronteggiare la stagione turistica.
Soddisfazione è stata espressa ieri dal questore di Savona Vittorino Grillo e dal prefetto Claudio Sammartino:
«I rinforzi serviranno a garantire un maggior presidio delle forze dell’ordine nei mesi estivi, anche alla luce del patto per la sicurezza e dei servizi coordinati che verranno attuati. Un risultato importante per il territorio savonese che potrà contare su una forte presenza sul territorio di polizia, carabinieri e guardia di finanza». Nell’ambito del potenziamento dei servizi di vigilanza era partita la richiesta del prefetto di Savona di potenziare gli organici delle forze dell’ordine dell’aumento della popolazione estiva.
Per riuscire a garantire più vigilanza sul territorio.
«E così sono state assegnate a questa provincia ulteriori 19 unità, di cui 5 della polizia di stato e 12 dell’arma dei carabinieri che saranno impiegate secondo le necessità valutate e pianificate a livello provinciale» fa sapere in una nota scritta il capo di gabinetto della Prefettura Alessandra Lazzari. Un piccolo «giallo» per quanto riguarda la quota di carabinieri indicata dalla Prefettura è emerso ieri sera al comando di corso Ricci dell’Arma. Dove l’annuncio dei 12 uomini in più ha colto di sorpresa i vertici della caserma che ne erano all’oscuro. Si tratta dimilitari che in maggior parte saranno destinati ai carabinieri di quartiere.

A.P.

Da www.ilSecoloxix.it  del 08 Giugno 2010