L'ex sindaco Marco Melgrati , il Municipio, l'attuale sindaco Enzo canepa
Alassio - “Guardarsi bene allo specchio e farsi un
accurato esame di coscienza prima di pontificare a vanvera”. E’ questo
l’invito che il sindaco di Alassio, Enzo Canepa, rivolge “ai detrattori
di ieri e a quelli odierni” delle amministrazioni comunali e in
particolare di quella alassina, che sta vivendo giorni particolarmente
turbolenti a seguito della decisione del primo cittadino di “esautorare”
il suo vice Monica Zioni.
Il riferimento, implicito ma non troppo difficile da svelare, è
all’ex sindaco Marco Melgrati, che pare essere intenzionato a rimettersi
in gioco e a candidarsi nuovamente a guidare il palazzo civico della
città del Muretto.
Interrogato in merito a questa opportunità, qualche giorno fa
Melgrati aveva detto: “Con gli ultimi due sindaci Alassio è diventata
come la farina: doppio zero”. Un giudizio a dir poco trachant
dell’operato di Roberto Avogadro e di Canepa e soprattutto un vero e
proprio atto di sfida nei confronti dell’attuale sindaco, possibile
rivale di Melgrati alle urne il prossimo anno.
La replica di Canepa è arrivata a stretto giro: “In una
amministrazione può valere una gestione fondata sul coraggio, ma solo
‘cum grano salis’ perché si usano risorse pubbliche e non personali.
Essenziale è agire bene e non fare soltanto per apparire. Se si vuole
disquisire sul tipo di farina occorre sempre tener presente che andando
spesso dal mugnaio ci si può infarinare.
“La correttezza e il rispetto delle norme rappresentano la pietra
miliare e basilare di una sana amministrazione. Un elefante in
cristalleria non può che lasciare solo cocci. Come ha fatto chi oggi mi
accusa di leggerezza. Ma le incompiute, le pessime convenzioni (fatte ad
arte?) che generano contenziosi ereditati dall’era Melgrati non sono
certo leggeri e pesano tanto sulle spalle dei nostri concittadini”.
“Ai detrattori di ieri e a quelli odierni posso con serenità dire che
per tutti coloro che amministrano la cosa pubblica deve valere uno
storico principio: guardarsi bene allo specchio e farsi un accurato
esame di coscienza prima di pontificare a vanvera” conclude Enzo Canepa.
Da www.Ivg.it del 09 Agosto 2017
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