Marco
Melgrati: ringrazio chi aveva pensato a me per una candidatura come capolista
nel proporzionale di Noi per l’Italia, ma rimango fedele alla mia
idea e alla
mia storia politica, coerente con le scelte che ho sempre fatto.
I giorni scorsi, quando
esponenti di rilievo a livello regionale di Noi per l’Italia mi hanno proposto
di candidarmi come capolista nel collegio 1 nella lista proporzionale per la
Camere dei Deputati, avevo considerato l’ipotesi come un possibile apporto e
accrescimento alla coalizione di centrodestra. Mi sono reso conto che, nel caso
recondito di una elezione in Parlamento, avrei dovuto rinunciare alla mia
appartenenza a Forza Italia per transitare in questo partito.
Già subito dopo le
pubblicazioni di queste notizie di possibile candidatura non erano piaciute
agli iscritti e militanti in provincia di Savona e Imperia di Noi per l’Italia le mie frasi sul fatto che avrei chiesto
l’autorizzazione al Presidente Berlusconi.
Ringrazio per l’onore e
il prestigio di questa proposta chi mi ha contattato, ma devo declinare
l’invito. Sarebbe imbarazzante per me, vicecoordinatore Regionale di Forza
Italia e per anni ex capogruppo in Regione, trovarmi organico ad una formazione
politica che tra i suoi dirigenti nazionali annovera i personaggi che hanno
“tradito” il Presidente Silvio Berlusconi, coalizzandosi con il PD nel nome di
poltrone eccellenti di ministeri e sottosegretariati. Il mio anticomunismo
viscerale e soprattutto la mia fedeltà al Presidente Silvio Berlusconi e alle
Sue idee liberiste non me lo consentirebbe.
Come non è mia
abitudine leccare dei deretani ai potenti andando a piangere per ottenere una
candidatura. Quello che ho fatto, nella mia vita, sia nel lavoro che in
politica, lo ho fatto con le mie forze, le mie capacità, la mia coerenza e
onestà intellettuale.
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