Al punto 7 del “Contratto per il governo del cambiamento” siglato da
Lega e Movimento Cinque Stelle nel maggio 2018 si leggeva chiaramente
come uno degli intenti dell’esperienza di governo terminata poche
settimane fa sarebbe stato convincere le autorità europee a “scorporare
la spesa per investimenti pubblici dal deficit corrente in bilancio,
come annunciato più volte dalla Commissione europea e mai effettivamente
e completamente applicato”. Tale battaglia, complice il muro contro
muro con Bruxelles e la carenza stessa degli investimenti nella
programmazione economica gialloverde, è stata annunciata a più riprese
dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria senza
tramutarsi in proposte politiche concrete. Ma al contempo ha anticipato
una presa di posizione che è stata condivisa dal governo Conte e dal
ministro dell’Economia dell’Italia giallorossa Roberto Gualteri nelle sue prime uscite pubbliche all’Ecofin e all’Eurogruppo.
Nessun commento:
Posta un commento