sabato 14 settembre 2019

Israele alla prova delle elezioni

È il 12 settembre scorso e Benjamin Netanyahu, attorniato dal suo staff, si trova all’interno di un celebre hotel di Sochi. Da più di due ore sta attendendo l’arrivo di Vladimir Putin, ma del presidente russo non c’è alcuna traccia. È in ritardo – almeno così dicono – dal suo viaggio in Daghestan e tornerà a breve. Le lancette ticchettano il tempo che passa e a tutti (o quasi) appare chiaro che quello che doveva essere un incontro strategico in vista delle elezioni del prossimo 17 settembre si sta per rivelare un flop tremendo. Passa un’altra ora e, finalmente, compare un Putin in incredibile ritardo.

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