sabato 19 ottobre 2019

L’Europa sempre più nel caos: adesso la Merkel non vuole pagare

Lungi dal rendere più coesa l’Unione europea, il tormentato processo di avvicinamento alla Brexit, su cui pende ancora la spada di Damocle del reale perfezionamento, sta facendone venire a galla tutte le contraddizione e le faglie interne. La spiegazione? Follow the money.

L’uscita di Londra dell’Ue creerà infatti un buco nel bilancio settennale (2021-2027) che i governi e la Commissione stanno negoziando, e che dovrà essere colmato da interventi dei 27 Paesi rimanenti. I circa 14 miliardi di euro di mancati contributi britannici porteranno dunque un ammanco vicino ai 100 miliardi di euro nel bilancio comunitario, superiore ai mille miliardi di euro, un terzo dei quali destinati all’onerosa Politica agricola comune (Pac) e il resto suddivisi in diversi capitoli di spesa. Dai fondi di coesione al finanziamento dell’agenzia di controllo delle frontiere, passando per quelli che la commissione von der Leyen immagina essere i punti programmatici più importanti (svolta verde, digitale, tecnologia).

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