L’Europa sempre più nel caos: adesso la Merkel non vuole pagare
Lungi dal rendere più coesa l’Unione europea, il tormentato processo di avvicinamento alla Brexit,
su cui pende ancora la spada di Damocle del reale perfezionamento, sta
facendone venire a galla tutte le contraddizione e le faglie interne. La
spiegazione? Follow the money.
L’uscita di Londra dell’Ue creerà infatti un buco nel bilancio settennale (2021-2027) che
i governi e la Commissione stanno negoziando, e che dovrà essere
colmato da interventi dei 27 Paesi rimanenti. I circa 14 miliardi di
euro di mancati contributi britannici porteranno dunque un ammanco
vicino ai 100 miliardi di euro nel bilancio comunitario, superiore ai
mille miliardi di euro, un terzo dei quali destinati all’onerosa Politica agricola comune (Pac)
e il resto suddivisi in diversi capitoli di spesa. Dai fondi di
coesione al finanziamento dell’agenzia di controllo delle frontiere,
passando per quelli che la commissione von der Leyen immagina essere i
punti programmatici più importanti (svolta verde, digitale, tecnologia).
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