C’è una strategia precisa dietro gli ultimi attacchi a Trump
C’è stato un tempo in cui i democratici americani era spacciati. La partita per la Casa Bianca gli era preclusa: impossibile gareggiare con Donald Trump.
Nonostante la macchina del fango, che ha cercato di trascinarlo
all’inferno invischiandolo in pseudo-complotti che non hanno portato a
nulla, l’economia risplendeva, la disoccupazione era ai minimi e, con
buona pace dei pacifisti radical chic, Washington si stava impegnando su
più fronti per chiamarsi fuori da conflitti che stavano portando
l’America da nessuna parte. Poi c’è stato un imprevisto: la pandemia. E
con essa il lockdown che ha portato il crollo dei principali listini di
Wall Street e ha fatto fioccare una sfilza di licenziamenti. E questo –
parafrasando una recente intervista di George Soros – ha reso possibile
l’impossibile.
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