Mario Riboldi all'epoca della sua battaglia per l'assegnazione di un alloggio
del Comune di Alassio
Oggi primo settembre 2015
Io Mario Riboldi padre di famiglia alassina, noto per la lotta al diritto alla casa ho dovuto comunicare ai servizi sociali e all’ufficio Tecnico del Comune di Alassio che mio malgrado non mi è più possibile continuare il mio rapporto lavorativo presso il Comune come borsa lavoro.
L’impedimento è dovuto dal peggioramento delle condizioni di salute dei miei famigliari che mi vedono totalmente impegnato a loro favore tutte le mattine.
Mi vedo quindi costretto a rinunciare a questo lavoro fondamentale
per l’economia della famiglia visto che per le borse lavoro non è
previsto il turno pomeridiano, considerando le condizioni di necessità di assistenza alla famiglia spero nella sensibilità dell’amministrazione comunale per il futuro.
Sempre con tutta la buona volontà possibile sono a disposizione per
qualsiasi lavoro compatibile con le esigenze di salute al fine di poter garantire ai miei cari le esigenze primarie.
Mario Riboldi
Come me vi sono almeno 1o famiglie ad alassio ma chi se ne frega
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