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sabato 5 settembre 2009

Alassio: Ufficio Turismo, Melgrati "tutti sono necessari, ma nessuno insostituibile"


Pubblichiamo un intervento del Sindaco di Alassio Marco Melgrati

"Apprendo dai media dell’esternazione del sig. Avogadro circa la fantomatica “epurazione” dell’ufficio Turismo. A parte il fatto che personalmente preferivo quando il sig, Avogadro era occupato a farsi i suoi affari a Montalcino, almeno non diceva inesattezze senza conoscere i problemi, come già è capitato per il depuratore, peraltro un progetto da Lui avviato, voglio fare chiarezza sulla questione.
Il problema del rapporto della responsabile dell’ufficio turismo, alla quale personalmente io voglio bene come a una sorella maggiore, e che ho saputo apprezzare per il Suo lavoro, con tutto il personale dell’ufficio e con l’assessore si trascina da tempo. Il non facile carattere della responsabile ha portato di fatto ad una paralisi del lavoro, situazione non più sostenbile con un fine stagione dell’ufficio da gestire, con Miss Muretto e il festival del Jazz, manifestazioni di grandissimo livello da me fortemente volute e potenziate (con Avogadro sindaco miss muretto aveva un contributo di 15 milioni di lire, e sicuramente non aveva il respiro nazionale che ora ha); se si aggiunge a queste alcune pesanti esternazioni della responsabile, non provate dai fatti, si può capire che questa era l’unica soluzione.
Peraltro, non è stato un provvedimento di Giunta, come impropriamente e disinformatamente riporta Avogadro; infatti io e l’assessore ci saremmo limitati ad una sanzione disciplinare nei confronti della responsabile, ma il Direttore Generale ha giudicato non sufficiente questo provvedimento e ha d’imperio eseguito lo spostamento, comunicandolo a cose fatte alla giunta, che ne ha preso atto. Questo evita forse strascichi giudiziari, visto che alcune parole possono essere pietre, ma se non sono comprovate dai fatti diventano un boomerang per chi le proferisce forse in preda al risentimento, e con leggerezza.



In questi anni l’ufficio Turismo, grazie alla conduzione dell’assessore Monica Zioni, che ha trasferito in questo suo nuovo incarico la professionalità e le esperienze acquisite nell’ufficio Cultura del comune di Alassio, con risultati inarrivabili e inconfrontabili con gli altri comuni liguri, ponendo di fatto Alassio su un livello di eccellenza, ha continuato nel solco della tradizione e ha potenziato le attività dell’Ufficio stesso, sia nel target delle famiglie con le manifestazioni per i bambini, sia in tutte le altre attività, come redazione di stampati promozionali, libro giocattolo, pubblicazioni di prestigio, con punte di eccellenza quali le partecipazioni a saloni e eventi promozionali, Miss Muretto e il Festival del Jazz, rinato a nuova e prestigiosa vita dopo anni di oblio.
Questa Amministrazione è ben conscia dell’importanza del Turismo e dell’Ufficio che lo promuove per la nostra città, e se anche si sono abbandonati dei must quali il campionato mondiale di biglie e il torneo internazionale di ping pong, che sono costati molti soldi al comune ricevendone in cambio zero come promozione, sono state fatte scelte importanti, e le rassegne stampa e le registrazioni dei passaggi su canali nazionali parlano da sole a documentare la mole di passaggi sui media della stampa e televisivi nazionali, a costo zero per il Comune.
Viene spontaneo chiedersi come mai, quando gli stessi contrasti si sono resi acuti per lo sport, con la stessa responsabile, e l’assessore allo Sport ha scelto di spostare il servizio altrove, non si è gridato allo scandalo; e non mi sembra che lo sport ne abbia risentito, anzi…e penso alle manifestazioni legate alla nazionale di Pallavolo con le riprese televisive della Rai delle partite, per esempio…
Dispiace che una vicenda per me dolorosa possa essere strumentalizzata da chi vive la sua permanenza ad Alassio come una vacanza, tra un viaggio di lavoro ed un altro, che lo hanno portato a non essere nemmeno presente per le elezioni provinciali a dare il suo contributo, e forse non conosce più la realtà delle cose. Peccato perché potrebbe informarsi dai suoi colleghi di partito in giunta e in consiglio prima di parlare; eviterebbe dei seri imbarazzi al partito in cui ora milita di nuovo, dopo aver navigato a vista, ora a destra ora a sinistra".
Marco Melgrati

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