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domenica 13 dicembre 2009

Intervento sul Grand Hotel: ora è indagata tutta la giunta


La Guardia di finanza ha notificato ai 7 assessori l’avviso di garanzia per concorso in abuso d’ufficio con il sindaco .

SAVONA. Concorso in abuso d’ufficio con il sindaco Marco Melgrati per aver approvato la delibera «in linea tecnica» sui lavori di variante in zona di vincolo ambientale, autorizzando la Fincos agli interventi stessi. È il contenuto dell’avviso di garanzia consegnato ieri mattina dagli uomini della guardia di finanza ai sette assessori del comune di Alassio presenti in Giunta all’epoca.
Giovanni Aicardi, Marco Salvo, Piero Rocca, Loretta Zavaroni, Monica Zioni, Fabrizio Calò e Rocco Invernizzi verranno interrogati invece la prossima settimana con l’assistenza dei rispettivi avvocati di fiducia. Dopo le contestazioni al sindaco (già interrogato dal procuratore Francantonio Granero) sulla regolarità di quella delibera assunta nel 2007, il coinvolgimento dell’intera giunta appare come un atto scontato e soprattutto in grado di chiudere definitivamente il discorso su un tema che da oltre un anno tiene banco a palazzo di giustizia. Per la Procura quella delibera è illegittima, mentre l’amministrazione alassina si difende con i pareri di Soprintendenza «e di un luminare del diritto amministrativo, il professor Alberti, che ne ha sancito la correttezza dal punto di vista legale e amministrativo» puntualizza Marco Melgrati.
Il primo cittadino anche ieri ha ribadito la sua serenità «e quella degli assessori, consci di aver operato per il bene della città, in onestà e trasparenza.
Anche questa volta sono fiducioso che i pm si chiariscano che cosa è una delibera in linea tecnica ».
L’inchiesta sull’intervento di ristrutturazione del Grand Hotel continua a riservare sorprese, anche se il coinvolgimento della Giunta potrebbe essere l’ultimo atto prima della conclusione.
Di fronte all’ennesima bufera giudiziaria, l’opposizione torna a gridare il proprio sdegno e il proprio allarme. «Adesso diranno che è in atto un tentativo di delegittimare il voto dei cittadini, ma ci troviamo di fronte a quello che noi sostenevamo da sempre, cioè che ci fossero gravi irregolarità. Non dico che ci fosse volontà di delinquere, ma certamente le irregolarità sì, sottolinea Giovanni Ragazzini, consigliere di opposizione per “Alassio più tua”.  Esito?
Non auspichiamo nulla. Sul piano personale speriamo che tutti provino la loro estraneità ai fatti, ma è giusto che i diritti dei cittadini vengano tutelati».

G.CIO.
L.REB.


Da www.ilSecoloxix.it  del 13 Dicembre 2009

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