martedì 8 dicembre 2009

SCRIVANO: «IL TURISMO? È RELAZIONE»

Carlo Scrivano, direttore UPASV

SAVONA. Carlo Scrivano è il direttore dell’Unione provinciale albergatori, affiliata all’Unione industriali. È stato il regista del “Matching sul turismo”, il confronto che, ad ottobre, ha riunito per la prima volta intorno ad un tavolo tutte le parti: le istituzioni, le imprese, i lavoratori ed anche l’Università. Un salto di qualità per uno degli asset centrali dell’economia savonese. Solo ora, a bocce ferme, raccolte le idee ed i primi frutti a qualche settimana di distanza, il direttore Scrivano prova a fare un bilancio di quella esperienza e degli orizzonti prossimi del turismo rivierasco.
Direttore, è soddisfatto degli esiti del “Matching” e, soprattutto, di quello che ne è seguito?
Quelle riflessioni sono rimaste solo parole, per quanto belle, o sono emersi risultati concreti?
«Troppo spesso, per tanti anni, il turismo è stato considerato, almeno qui da noi, in Riviera, come un fattore a sé stante: c’era l’industria, c’era il commercio e, appunto, c’era anche il turismo.
Invece il turismo, per me, è un’equivalenza ». Prego?  «Intendo dire che è un rapporto equilibrato tra accessibilità, beni ambientali e ricettività/accoglienza ». Insomma, non marcia mai da solo.
«Esatto. Un buon turismo è il frutto di un buon sistema territorio. Nel quale funzionano le infrastrutture, i beni ambientali e infine le ricettività».
Le infrastrutture, un tema ormai quasi scontato. «Già. Significa strade e autostrade, significa treni. Significa anche altri servizi, a partire dai depuratori... »
A proposito di depuratori: la situazione savonese sembrava vicina ad una svolta, poi sono riemersi antichi vizi. Savona il suo depuratore lo ha da tempo e, ormai, serve da Finale a Varazze.
A Borghetto è entrato in funzione, la scorsa estate, quello che dovrà servire l’area da BorgioVerezzi a Ceriale. Villanova sembrava finalmente ad un passo dal partire, per servire l’area ingauna. Le incertezze con Alassio sembrano aver di nuovo messo tutto in discussione. Liti, bandi di gara rinviati...
«I depuratori sono fondamentali, non si scherza su questo. Abbiamo parlato di equivalenza, no?»
Non si scherza. Ma ne sono consapevoli tutti? «Siccome dobbiamo sviluppare quella che io ho fantasiosamente chiamato l’equivalenza, ovvero rapporti stretti fra tutti le parti che fanno un buon sistema territorio, non possiamo più fare la guerra dei campanili. E qui si tocca il tema delicato e importantissimo del ruolo dell’ente locale e degli enti pubblici in generale». Appunto: qual è il ruolo del sistema pubblico rispetto all’impresa?
E, in particolare, rispetto all’impresa turistica? «Si deve stare attenti a non equivocare. L’ente locale non deve fare assistenza. È un errore di prospettiva pensarlo e noi non lo pensiamo. Quello che le imprese chiedono agli enti locali è di sostenere lo sviluppo e la competitività del territorio. Quindi, per tornare al caso dei depuratori e far capire cosa intendo per competitività del territorio:
gli enti locali hanno il dovere di mettersi d’accordo. E di decidere». Veniamo ai punti della sua “equivalenza”. Accessibilità, beni ambientali, ricettività e accoglienza. «Accessibilità significa, come già accennato, innanzitutto infrastrutture. Strade, autostrade, parcheggi. I beni ambientali sono il paesaggio, la sua tutela, ma anche l’arredo urbano, la pulizia e la cura delle nostre città e del nostro territorio. Infine, la ricettività e l’accoglienza: questa è la parte che riguarda gli imprenditori e che esige la massima professionalità».
Il “Matching” è servito, per intraprendere questa direzione, tutti insieme, ciascuno per la sua parte?
«Il “Matching” è stato esattamente questo. È stato mettere insieme sistema pubblico, istituzioni, imprenditori, lavoratori e l’università che fa ricerca. Questo è ciò che può farci forti. Non esiste una parcellizzazione dei problemi: si vince se a vincere è il territorio tutto insieme». Cosa significa, nel dettaglio, affidare al sistema pubblico il ruolo di sostenere la competitività?
«Ci sono vari livelli. A livello europeo e nazionale, ad esempio, significa fare in modo che l’Iva sia adeguata a quella che è applicata in tutti gli altri paesi nostri concorrenti. A livello nazionale e regionale, significa lavorare per infrastrutture adeguate: la Albenga Carcare Predosa, in primis. Poi i parcheggi. Ma anche un servizio ferroviario efficiente e capillare. E oggi non lo è». E a livello locale, invece? «Col “Matching” la Provincia si è assunta l’onere e l’onore di fare da perno tra le varie parti in causa. Ha detto, in sostanza: la regia la faccio io. Inoltre, il presidenteVaccarezza si è preso direttamente la delega al turismo. Siamo contenti perché ha idee e competenza e quindi farà sicuramente bene». In quale direzione il presidente Vaccarezza potrà esercitare al meglio la sua funzione per il turismo? «Penso sicuramente a tutta la parte di progettazione. Ma non solo: oltre alla delega al turismo, si è preso anche la delega alla formazione, dando un segnale importante di qual è la strada da battere. Il turismo non può essere disgiunto dalla formazione, dalla crescita di professionalità sia degli imprenditori, sia dei lavoratori. Occorreva qualcuno che facesse sintesi tra queste numerose esigenze. Vaccarezza si è assunto l’onere di questo ruolo». Ha citato i lavoratori: per la primavolta, al “Matching”,  con imprese ed enti locali c’erano anche i sindacati. «Stiamo parlando, con i sindacati. Bisogna scommettere sul talento delle persone ed i lavoratori formati, professionali sono fondamentali ».
Dunque il dialogo è continuato. «Non solo è continuato. Ma abbiamo fatto passi avanti: stiamo lavorando ad un accordo sperimentale di secondo livello. Quando mai era successa, una cosa del genere?».
Lei ha citato, tra i tre perni del sistema, la ricettività/accoglienza. Ma le strutture non sono uno dei punti deboli del turismo savonese? «Come direttore ho potuto constatare che il mondo delle imprese alberghiere è un mondo in fermento, ci sono persone che amano la propria azienda e sono pronte a scommettere per farla crescere. Molto più di quanto si possa immaginare da fuori».
Un altro elemento nuovo del “Matching” è stato la presenza di Carisa. Anche qui sono seguiti i fatti: il 25 novembre avete firmato un protocollo d’intesa per l’accesso al credito. «La cosa straordinaria è che è stato creato un prodotto ad hoc per l’impresa turistica. È un risultato che solo poco tempo fa era semplicemente impensabile ».
L’Università. «Stiamo lavorando insieme. Speriamo di arrivare presto ad un risultato da rendere pubblico sulla ricerca».
In chiusura: si può essere fiduciosi? «Alla Bto, la borsa del turismo di Firenze, c’erano 43 savonesi, tra aziende, imprenditori ed amministratori. Nessuno era così rappresentato.Un segno di vitalità e vivacità».

ANTONELLA GRANERO

Da www.ilSecoloxix.it  del 08 Dicembre 2009

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