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mercoledì 20 gennaio 2010

Alassio, depuratore: il Pd attacca il Comune



Alassio. L’annosa vicenda del depuratore 
è stata al centro di una conferenza stampa 
organizzata dal Partito Democratico 
che si è svolta questa mattina 
ad Alassio. 
Il Pd ha voluto fare il punto su un progetto importante per tutto il comprensorio ingauno e chiede al Comune alassino risposte certe sulla strada che vuole intraprendere: un proprio impianto comunale, per il quale bisogna ancora trovare le risorse, oppure collegarsi a quello comprensoriale previsto a Villanova d’Albenga, finanziatodalla Regione Liguria con 12 mln di euro.
Intanto la società che ha vinto l’appalto per il depuratore alassino, la Severn Trent, è pronta a far causa al Comune in caso non partano i lavori nei tempi previsti.
“C’è il concreto rischio di incorrere in sazioni dell’Unione Europea in caso non si raggiungono gli obiettivi di depurazione delle acque entro il 2015 – sottolinea Franco Bogliolo, Coordinatore del Circolo Pd di Alassio -.
Quindi serve un progetto chiaro e discusso con la cittadinanza. Quello del depuratore è una questione che investe anche la nostra accoglienza turistica, quindi ora è il momento delle scelte”.
“E’ un’area senza depurazione e il progetto del depuratore consortile è la soluzione migliore per risolvere una forte criticità presente nel territorio alassino – afferma l’assessore regionale Carlo Ruggeri -. Dalla Provincia non sono in grado di risolvere la questione e ora Alassio deve affrontare il contenzioso con il soggetto privato. Mi auguro che ciò avvenga e che l’amministrazione decida di unirsi all’impianto di Villanova”.
Sulla possibilità, invece, che i comuni del ponente si colleghino con il depuratore di Borghetto, ipotesi ancora meno costosa rispetto all’impianto villanovese, così risponde Ruggeri:Bisogna affrontare il problema con progetti e ragionamenti seri, il Savonese funziona, il medio ponente con Borghetto anche, mentre l’estremo ponente dovrà funzionare con l’impianto villanovese. Questa è la mappatura per la depurazione delle acque nella Provincia di Savona. Il resto sono solo chiacchere e volontà di coprire le responsabilità altrui” conclude Ruggeri.

Da www.Ivg.it  del 20 Gennaio 2010

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