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sabato 9 gennaio 2010

Elezioni Regionali e i rischi del PDL. Marino Filippo scrive ai vertici del PDL.



A volte in politica accade che il delirio faccia perdere di vista la realta’ e si perda quell’equilibrio che necessita per tenere salda e correttamente la barra del timone.
Ecco, questo è proprio il rischio verso il quale potrebbe schiantarsi il PDL nella Provincia di Savona. Un Movimento che ha vinto le ultime elezioni Provinciali cogliendo il favore di un commissariamento dell’ente Provinciale che aveva messo in ginocchio il centro sinistra.
Tra qualche giorno il T.A.R. dovra’ decidere sul destino futuro della Provincia di Savona. Sarebbe pero’ riduttivo limitare la questione ad un mero caso amministrativo. Certo, la Giustizia vive sui rinvii e potrebbe anche accadere che la decisione sia quella di non decidere. Ma la questione non sembra essere di facile soluzione interna poiché, comunque, in politica tutti i nodi vengono al pettine. Lo scenario del centro destra appare infatti indebolito e confuso. Sul piano politico interno la gestione Gasco non è riuscita ad unire il Movimento ed ha partorito dei coordinatori cittadini fatti calare dall’alto che non rappresentano l’espressione democratica della base e non coinvolgono una parte del PDL. Vaccarezza risulta indagato per la vicenda della raccolta delle firme a seguito di una approfondita indagine della Procura della Repubblica di Savona. Lo scenario politico appare confuso se si considera che molti militanti ed elettori della prima ora che sono stati esclusi dalla gestione del PDL non comprendono come sia possibile che oggi il Movimento abbia puntato su alcuni soggetti che,addirittura,erano avversari di Forza Italia. Uno dei casi piu’ eclatanti,che sta sollevando non pochi malumori, è quello dell’ex Presidente della Provincia Bertolotto che, pare, partecipera’ alla prossima campagna elettorale per sostenere la candidatura di Biasotti. Anche la fusione tra Sar e ACTS nominando a maggioranza in prevalenza dei Savonesi, ha confermato un indebolimento del ponente della Provincia di Savona che oggi non ha piu’ un Parlamentare e che,nel passato,è sempre stata la rocca forte dei voti del centro destra.
In tutto questo scenario emerge evidente il ruolo di una classe dirigente Provinciale debole che sopporta silenziosamente le decisioni verticistiche che piovono da Genova e da Imperia.
E le candidature regionali?tutto tace,salvo indiscrezioni giornalistiche. Due possibili candidati potrebbero esser Melgrati e Barbero anch’essi coinvolti in vicende giudiziarie.
Nel frattempo la maggioranza interna al PDL, che ha svolto una manifestazione a Savona con una partecipazione di circa 300 persone, si muove con una richiesta formale affidata a Filippo Marino che scrive ai responsabili Provinciali, Regionali e Nazionali del PDL chiedendo un incontro al fine di poter esprimere una candidatura e per contribuire ad una campagna elettorale che si presenta difficile anche in considerazione della probabile decisione dell’UDC di sostenere Burlando.
Appare pertanto evidente come il quadro politico sia farraginoso ed il futuro pieno di incertezze. Spettera’ all’intelligenza di chi gestisce il PDL muoversi decidendo se non tenere in considerazione il “Mugugno”e forzare la mano rischiando i contraccolpi inevitabilmente conditi di forti polemiche oppure cercare di ricucire gli strappi che si sono verificati soprattutto dopo l’elezione di Vaccarezza.

ACTA POLITICA

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