La politica ha sempre affermato Roberto Socco è l'arte del possibile; noi abbiamo sempre detto che purtroppo, talvolta, appare l'arte di far diventare possibile anche ciò che con evidenza sarebbe, agli occhi di persone normali, impossibile o illogico da realizzare.
Siamo stupiti che Roberto Socco, ora, d'incanto, dopo essere stato uno dei più fedeli colonnelli della gestione Melgrati, si schieri contro la realizzazione di nuovi box, di cui noi invece riteniamo vi sia ancora bisogno specie nell'area di Piazza Paccini, dove i posti dell'attuale parcheggio, anche in un periodo di bassa stagione ed economicamente critico come l'attuale, quindi con minor affluenza di turisti, appaiono insufficienti all'occorrenza.
Ci stupisce ancor più che il Presidente di una società pubblica come la Sca (acquedotto municipale) che colleziona bilanci passivi a colpi di 400/500 mila euro / anno (un miliardo scarso di poco delle vecchie amate Lire), o inanella giudizi perdenti per contenziosi nelle aule di Tribunale per alcune centinaia di migliaia di euro, ora si scagli strumentalmente contro la cementificazione di Alassio: ci viene spontanea la domanda, ma lui fino ad ora dove abitava e trascorreva le sue giornate?
Riteniamo invece di segnalare che ogni buon amministratore pubblico, se timorato di Dio, ma lui si dichiara agnostico, quando vede che l'azienda da lui amministrata fa acqua ha solo tre soluzioni possibili: o pone fine al passivo di bilancio rimediando nel più breve tempo o, se ciò non è possibile, nel rispetto dell'impiego ed amministrazione di denaro pubblico porta i libri in Tribunale o, facendosi scrupoli di coscienza, umilmente si dimette.
Roberto Socco da buon esperto nell'occupare da sempre poltrone ottenute per il tramite di incarichi politici e tra le meglio remunerate del savonese, probabilmente, questo costume, in uso nel mondo civile, non lo conosce.) Coerenza !
Da www.ilSecoloxix.it del 02 Febbraio 2011
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