venerdì 23 settembre 2011

Alassio - Varazze - “No alla chiusura e vendita delle Rsa di Alassio e Varazze”: arrivano i manifesti di Melgrati

 Marco Melgrati consigliere regionale in quota Pdl


Alassio. Dopo la vittoria di tutto il comprensorio Albenganese e Valbormidese contro il declassamento dei Pronto Soccorso di Albenga e Cairo Montenotte inizia la campagna dei manifesti del Consigliere Regionale del Pdl Marco Melgrati contro la chiusura e la vendita delle Rsa di Alassio e Varazze per fare cassa per l’Asl 2 Savonese.
Questa campagna si è resa necessaria visti i ‘rumors’ che parlano di qualcosa di più di un’intenzione di chiedere ai Comuni di Alassio e di Varazze il cambio di destinazione d’uso in alloggi per seconde case delle Rsa di Alassio e di Varazze. Questo non fa che confermare la previsione inserita nel prospetto del bilancio 2011 dell’Asl, al titolo ‘proposte di azioni necessarie al rispetto del fondo sanitario assegnato all’Asl2 Savonese per l’anno 2011 (e successivi)’, che, all’allegato ‘B’, vede la voce: Rsa di Alassio e Varazze: vendita dei rispettivi immobili, con recupero fondi a copertura costi d’esercizio, con alienazione del patrimonio, per un importo stimato di 10.000.000 di euro (dieci milioni di euro)” spiega Marco Melgrati.
Sono fortemente preoccupato perché le Rsa di Alassio e Varazze costituiscono un necessario presidio sul territorio e forniscono un servizio che i presidi ospedalieri tradizionali, per caratteristiche organizzative, non possono  più svolgere. In più ad Alassio è presente il servizio dell’Asilo del nonno, fondamentale ausilio per anziani non totalmente autosufficienti, con ristrutturazione pagata da un privato, con fondi che sono serviti per tutto l’Ospedale” prosegue il consigliere regionale secondo il quale infatti l’utilità del servizio reso dalle residenze sanitarie assistite, e per Alassio il servizio Dialisi, non può e non deve essere messo in discussione “soprattutto – precisa – per un fine così ignobile come quelle di fare cassa, e convertire così quei plessi in seconde case. Invece di operare risparmi, si sceglie la via più breve: chiudere e vendere le Rsa di Alassio e Varazze…Complimenti!”.
I munifici donatori che, negli anni, hanno, con lasciti immobiliari, consentito il mantenimento della struttura di Alassio, già di proprietà del Comune, contribuendo anche con le alienazioni fatte dall’Asl alla costruzione dell’ospedale nuovo Santa Maria di Misericordia di Albenga si rivolteranno nella tomba. Voglio proprio vedere se la giunta Avogadro, che ha fatto la campagna elettorale sulla lotta al cemento, soggiacerà alle ignobili proposte dei suoi compagni della Giunta Regionale di sinistra e del suo braccio armato, il direttore generale Neirotti, trasformando l’ospedale di Alassio, in posizione strategica in prima collina, in alloggi! 
Voglio proprio sapere cosa ne pensa l’avv.to Bottelli, decano del Pci, che con me ha fatto la battaglia per recuperare al patrimonio del Comune parte delle proprietà lasciate dai munifici donatori all’ospedale di Alassio” osserva ancora Melgrati.
Voglio proprio vedere se il sindaco Avogadro terrà fede a quanto dichiarato sui giornali, e difenderà con me l’ospedale di Alassio; voglio vedere come si comporterà l’assessore Zavaroni, fino a ieri iscritta del Pdl e oggi in giunta con i Compagni del Pd.; sono invece certo delle intenzioni della Giunta di Varazze, al mio fianco in questa battaglia di civiltà; nel manifesto di Varazze abbiamo indicato anche alcuni sprechi della Giunta Regionale della Liguria, che se non sono risolutivi, potevano essere evitati, in un momento di crisi della economia e di disaffezione e forte critica alla politica, come da noi chiesto in Consiglio Regionale. Guai a chiudere la Rsa di Alassio ed a sostituirla con appartamenti per seconde case” aggiunge Marco Melgrati che conclude promettendo: “Come ho già avuto modo di dire ci incateneremo ai cancelli dell’Ospedale di Alassio, se sarà necessario”.


Da www.Ivg.it  del 23 Settembre 2011

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