Radiomobile dei Carabinieri durante controlli stradali
Alassio. Otto persone denunciate
dai Carabinieri di Alassio per il reato di associazione a delinquere
finalizzata alla truffa.
I militari hanno stretto il cerchio intorno
all’indagine iniziata quest’estate, dopo la denuncia di diversi turisti
truffati da un sito web che offriva appartamenti in affitto nel periodo
di ferragostano, a prezzi vantaggiosissimi, forse troppo per essere
veri.
I malcapitati, dopo aver versato sostanziose “caparre”, mediante
bonifico estero o nazionale, si sono presentati ad Alassio il giorno e
all’indirizzo concordato, per ricevere le chiavi e prendere possesso
dell’alloggio, scoprendo, che non esisteva l’indirizzo e che non c’era
nessun appartamento in locazione.
La tecnica utilizzata era piuttosto semplice: su internet in un sito
di annunci era stata inserita un’inserzione con la fotografia di Alassio
e la relativa proposta di alloggio per uso vacanze per una o due
settimane, ed un numero di telefono cellulare da contattare.
Gli
aspiranti turisti alassini, dopo aver visionato la proposta e contattata
l’utenza cellulare, hanno ricevuto un indirizzo “e-mail” dove poter
ricevere i contratti di prenotazione di locazione transitori per
finalità turistiche, da firmare e restituire, nonché dei codici IBAN
dove effettuare il bonifico relativo all’anticipo.
L’attività investigativa svolta dai militari della stazione alassina
ha permesso di poter ricostruire la dinamica della truffa: la scelta del
sito di “Yahoo” ha permesso di creare uno spazio per trasmettere e
ricevere la posta elettronica, senza dover produrre documenti, ma solo
dati che possono essere tranquillamente “inventati”; l’utilizzo di
numeri di telefono cellulare forniti per i contatti e le contrattazioni
sono stati attivati con documenti falsificati; prodotti anche falsi
contratti di prenotazione di locazione transitoria per finalità
turistiche; infine sono stati rintracciati i conti correnti esteri dove
riversare e far sparire il denaro.
Le indagini hanno permesso di scoprire un’organizzazione composta da
otto persone di nazionalità romena, albanese, singalese e un italiano
(che manteneva i contatti telefonici per non generare sospetti nei
clienti).
Secondo la ricostruzione dei carabinieri si è trattato di una truffa
ben organizzata, nella quale i membri si dividevano i compiti: alcuni
dei quali procuravano le schede telefoniche (da dismettere in un
secondo tempo), altri aprivano i conti correnti all’estero dove far
transitare il denaro delle “caparre”, altri gestivano il sito e
inviavano mail alle vittime.
Tutti gli appartenenti all’organizzazione sono stati denunciati alla
Procura di Savona per il reato di associazione a delinquere finalizzata
alla truffa. Facile immaginare che gli episodi accaduti in Alassio siano
solo una parte di una serie di truffe realizzate in altre parti
d’Italia. Sono in corso altri accertamenti da parte dei Carabinieri
Federico De Rossi
Da www.Ivg.it del 11 Ottobre 2011
Nessun commento:
Posta un commento