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giovedì 17 novembre 2011

Alassio - Arrestato dai Carabinieri il grossista della droga con oltre mezzo kg di cocaina purissima

Gazzella dei Carabinieri con a bordo uno degli arrestati 

I Carabinieri della Compagnia di Alassio hanno arrestato E. R., marocchino di 30 anni e C. G., italiano di circa 40 anni per la detenzione ai fini di spaccio di oltre mezzo chilo di cocaina purissima parzialmente in pietra

Arrestato dai Carabinieri di Alassio il fornitore degli spacciatori di Alassio e Albenga con oltre mezzo kg di cocaina purissima tra le mani (circa 100.000 euro il suo valore nella vendita al dettaglio).
L'indagine, condotta e coordinata dal Tenente Giorgio Guerrini, responsabile dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Alassio, è cominciata il mese scorso quando un carabiniere, mentre percorreva libero dal servizio l'autostrada dei Fiori in direzione Ventimiglia, ha visto che l'autovettura che lo precedeva si fermava in una piazzola di sosta prima dell'uscita di Albenga e ha notato dallo specchietto uno dei passeggeri che, dopo essere sceso, ha scavalcato la recinzione metallica per allontanarsi nella boscaglia.
Il fatto ha insospettito il militare che, memore d’indagini svolte qualche tempo prima in quel luogo, ne ha parlato ai colleghi che hanno subito capito cosa poteva essere accaduto.
Nel recente passato i Carabinieri della Compagnia di Alassio avevano condotto un'indagine su alcuni cittadini di origine marocchina che, dopo aver acquistato lo stupefacente nel milanese, eludevano il controllo al casello autostradale facendo passare il "grosso carico" dalla piazzola di sosta ad altri soggetti pronti a ricevere la droga fuori dall'autostrada su arterie secondarie, dove i controlli delle forze dell'ordine sono meno frequenti.
L'individuazione della piazzola prescelta ha permesso ai carabinieri di organizzare nuovi servizi di osservazione e pedinamento, ma la strada per arrivare all'arresto dello spacciatore non è stata in discesa.
I militari hanno dovuto innanzitutto identificare il ragazzo, capire quando si recava ad acquistare lo stupefacente e individuare il percorso effettuato una volta fuori dall'autostrada. Ci è voluto quasi un mese di servizi, perlopiù in orario notturno passati nella boscaglia nascosti tra buche create per l’occasione. La scorsa notte i militari hanno capito che lo spacciatore era andato a fare il "carico" perché era tutto il giorno che non si vedeva in giro ad Albenga ed era ormai trascorsa una settimana dall'ultimo viaggio.
I carabinieri si sono quindi nascosti nei cespugli e hanno aspettato ore (come in tante altre occasioni in cui non avevano avuto successo) che il malvivente cadesse in trappola.
A serata inoltrata una macchina ha raggiunto la piazzola, si é fermata per pochi secondi e E. R. è sceso velocemente e a scavalcato la rete per raggiungere la boscaglia dove ad attenderlo c'erano i carabinieri seminascosti sotto terra che lo hanno immediatamente bloccato e recuperato la cocaina appena acquistata
Rachid infatti aveva tra le mani un sacchetto in plastica con all'interno oltre mezzo chilo di cocaina purissima, oltre a grosse quantità di denaro contante nelle tasche.
Una volta ammanettato il magrebino, i militari hanno atteso l'arrivo del complice. Uno dei militari, fingendo di essere lo spacciatore, ha atteso il ragazzo nel posto concordato ma quando è salito in macchina ha portato con sè, dentro al sacchetto di plastica, un bel paio di manette che ha fatto scattare ai polsi di C. G. ancora incredulo (a cui sono stati sequestrati 500 euro in contanti pagati da E. R. come somma pattuita per il viaggio).
I due ragazzi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di oltre 500 grammi di cocaina che, una volta tagliata e confezionata, avrebbe garantito agli spacciatori al dettaglio un ricavo di oltre 100.000 euro. E. R. é conosciuto, nella piana ingauna, come grossista ovvero come fornitore degli spacciatori "da strada".
Si pensa rifornisse gli spacciatori con mezzo kg di media alla settimana che poteva superare il kg durante le festività. La droga una volta “tagliatatriplicava di peso (quindi 1,5 kg) e veniva venduta tra i 100 e i 120 euro al grammo. Attualmente i due arrestati sono in carcere a Savona e i carabinieri stanno continuando le indagini per individuare il canale di rifornimento dello stupefacente.
Gli accertamenti condotti nel corso delle indagini hanno evidenziato che il “tesoro” di questi grossi spacciatori, ossia in termini monetari, la grande quantità denaro illecito ricavata dall’attività criminale viene reinvestita in Marocco in attività legali, soprattutto acquisto d’immobili.
Uno degli spacciatori arrestato (ben 2 volte solo dai carabinieri di Alassio) nelle precedenti indagini, è divenuto in poco tempo proprietario di un grande bar del Marocco (ove ora lavora la famiglia) dal nome “SAVONA.


Da www.Ivg.it  del 17 Novembre 2011

 

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