sabato 11 febbraio 2012

Alassio - Vignetta su "Rivisto" gravemente offensiva nei confronti dell’Istituto Salesiano, con la evidente scritta DON BOX e il commento “Alassio, città dei garage”. Il consigliere Regionale Marco Melgrati scrive alla redazione di Rivisto

La vignetta incriminata del grande Maurizio Guido in arte "Gibba" apparsa 
sulla copertina di Rivisto di Febbraio 2012, che ha aperto la via alle polemiche



Sulla copertina del Vostro ultimo numero ho visto, con stupore, una vignetta a firma di Gibba, un “monumento” del mondo dei cartoni animati e della vignetta, gravemente offensiva nei confronti dell’Istituto Salesiano, con la evidente scritta DON BOX e il commento Alassio, città dei garage”.
Premesso che nulla ho a che dire sulle vignette che mi ritraggono, spesso illustrate sul Vostro giornale, e ritengo che l’ironia e la satira siano il sale della vita, credo che sia veramente una caduta di stile il concetto che sottende ed  esprime questa vignetta che offende l’opera educativa che da forse 100 anni portano avanti i Salesiani ad Alassio.
Io che da Sindaco ho seguito le vicende dell’Istituto Salesiano, le difficoltà a portare avanti la funzione educativa e di formazione culturale e morale di tutti i ragazzi che passano e sono passati dai vari gradi di istruzione delle scuole dell’Istituto, e dall’oratorio, senza nessun contributo da parte dello Stato, posso testimoniare che gli interventi di realizzazione dei box si sono resi necessari per il mero mantenimento e aggiornamento della struttura, che diversamente dovrebbe cessare di esistere, perché non può più mantenersi. Come è utile far notare che, una volta terminati, i servizi di superficie e lo spazio coperto saranno aggiornati e riconsegnati, migliorati, all’uso ludico-educativo propri dell’Istituto Salesiano senza traumi per l’aspetto esterno dei luoghi.

I costi di manutenzione, gli aggiornamenti e gli interventi dovuti alle intervenute normative in materia di prevenzione incendi e di sicurezza comportano costi che un istituto come quello Salesiano non poteva e non può permettersi con la retta degli Studenti, ai quali, soprattutto i meno abbienti, che scelgono questa scuola confessionale, i Padri Salesiani cercano sempre di venire incontro.
Questi interventi da parte dell’Istituto non sono certo improntati alla speculazione, ma al mero finanziamento della struttura, ed alla Sua sopravvivenza.
Per non tacere poi dell’importanza della convenzione con il centro di Alassiosalute, primo in Italia, e esempio per molti che sono nati in seguito sull’onda di questa esperienza positiva, ospitato nei locali dell’Istituto Salesiano.
Diversamente avrebbe chiuso, come rischia di chiudere il Convento dei Cappuccini di Alassio…qualcuno preferirebbe forse la chiusura di questa importante fucina di menti, che ha forgiato ed educato migliaia di uomini, fornendo Loro quel qualcosa in più nella formazione della morale dei ragazzi che magari le scuole pubbliche non sono in grado di dare, per Loro vocazione? Si preferirebbe che l’immobile venisse trasformato in seconde case?
Credo di no, ed io, non come rappresentante eletto delle istituzioni, ma come exallievo, e come padre di un novello allievo di scuola media, sono veramente offeso da questo modo superficiale e fazioso di trattare un argomento così delicato, facendolo scadere nel ridicolo.
Ho ancora negli occhi e nel cuore alcune altissime figure di educatori e di insegnanti, veri esempi di vita, che mi hanno arricchito dal punto di vista culturale, comportamentale e morale, da Don Roberi a Don Colombara, da don Dagna a don Zanghi, a don Cazzola e tanti altri

Il danno di immagine ormai è stato fatto, ma per questo Vi chiedo una profonda riflessione sull’argomento, e di pubblicare questa mia sul prossimo numero della Vostra rivista.

Con ossequi

Marco Melgrati  Consigliere Regionale

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