Rita Levi Montalcini, a Stoccolma nel 1986, riceve il premio Nobel
da re Carlo Gustavo di Svezia
da re Carlo Gustavo di Svezia
E' morta la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Il premio Nobel
per la medicina, morta nella sua abitazione a Roma, aveva 103 anni. La
notizia del decesso è stata verificata anche dalla Questura di Roma.
La senatrice a vita è morta intorno alle 14 nella sua casa in via di
Villa Massimo, in una zona residenziale di Roma a due passi da Villa
Torlonia.
La scienziata era con alcune persone care che, accortesi del
peggioramento delle sue condizioni di salute, in un primo momento - come
è stato riferito da loro stessi - hanno chiamato un'ambulanza per
portarla alla vicina clinica Villa Margherita. Ma il quadro clinico è
andato rapidamente peggiorando e il premio Nobel si è spenta nella sua
abitazione.
"E' un faro di vita che si è spento". Così Piera Levi-Montalcini,
nipote di Rita Levi Montalcini, consigliere comunale a Torino nel gruppo
dei Moderati. Piera è in viaggio in treno verso Roma. "Si è spenta come
si spegne un faro. Per fortuna non ha sofferto".
COLLABORATORE, NGF AVRA' SVILUPPI CLINICI - Il fattore di
crescita neuronale (Ngf) scoperto dalla Montalcini avrà un futuro per
arginare le malattie degenerarive del cervello, come l'Alzheimer. Ne è
sicuro Luigi Aloe, uno dei ricercatori che ha lavorato gomito a gomito
per 40 anni con il premio Nobel e ha firmato alcune degli studi più
importanti con la scienziata italiana. " Ho cominciato a collaborare con
la professoressa Monalcini negli Stati Uniti quando ero un tecnico di
laboratorio - racconta Aloe - e solo dopo alcuni anni mi sono laureato.
Per me Montalcini è stata una grande donna e scienziata capace di
parlare con tutti, dalle persone più umili a quelle più colte e potenti.
Lavoratrice instancabile aveva un costante desiderio di scoprire
qualcosa di utile e aveva la capacità di lavorare in rete con molte
persone. Credo - conclude Aloe - che la molecola che le ha valso il Nobel
avrà importanti sviluppi per alcune malattie della senescenza e della
vista".
Da www.Ansa.it del 30 Dicembre 2012
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