Pagine

Articoli da altri blog ...

giovedì 3 gennaio 2013

Alassio e savonese - Depurazione delle acque del ponente Savonese: Burlando si arrende all’evidenza: il depuratore ingauno non si può realizzare in tempi rapidi e con costi sopportabili. E adesso chi paga i danni?




Marco Melgrati, presidente del Gruppo Consiliare del PdL in Regione Liguria, interviene sulla questione relativa alla depurazione   


Melgrati: sono mesi che ripetiamo questo “mantra”, 
finalmente anche il Presidente Burlando ha aperto gli occhi e ordina: 
tutti a depurare a Borghetto!!!

Andora, Testico e Stellanello a depurare i liquami con Imperia, e tutti gli altri Comuni dovranno depurare nel consortile di Borghetto. Questo è il verdetto del Presidente Burlando, che finalmente ha preso atto che il depuratore consortile di Villanova è una bufala che non sta in piedi economicamente e come collocazione geografica.
Come avevo già avuto modo di dire, quello che era un grosso business solo per il Comune di Villanova si è rivelato per quello che era, un grosso spreco di denaro pubblico fino ad ora, con gara saltata, e rischio di contenziosi milionari. Come il rischio di contenzioso milionario esiste per il Project di Alassio, che invece, con Laigueglia starebbe in piedi economicamente, e c’è chi (la soc. Severn Trent) sarebbe pronta a realizzarlo. A questo punto si potrebbe realizzare il depuratore di Alassio a S.Anna, completamente interrato, previsto nel piano regionale della depurazione, e collegare anche Laigueglia; con un contributo regionale dai fondi Fas 3 milioni di euro e il conferimento dei reflui di Laigueglia, la tariffa del Depuratore di Alassio sarebbe in linea con quella comprensoriale. I restanti 9 milioni di euro dei fondi Fas potrebbero servire per le tubature e per i moduli in più del Depuratore Consortile di Borghetto.
Questo eviterebbe anche i problemi connessi al superamento delle tubature dell’alveo del fiume Centa, e del possibile inquinamento delle fonti di approvvigionamento idriche di Albenga e Alassio, Come ho già avuto modo di dire, le condotte già posate ed in funzione tra Ceriale e il Depuratore di Borghetto (2 tubi di diametro 400) hanno una portata dai 26.000 ai 30.000 metri cubi di liquami/giorno, senza perdite di carico. Il volume dei liquami di Ceriale questa estate è stato calcolato al massimo in 6.000 mc./giorno, quindi la tubatura è stata sovradimensionata. Ne consegue che potrebbe sopportare la portata di 12/15.000 metri cubi/giorno per tubo (per 2), calcolata per eccesso, in estate, di Albenga e dei Comuni delle vallate afferenti. Il totale massimo in estate della portata sarebbe di 21.000 metri cubi/giorno, inferiore al minimo di 24.000 metri cubi/giorno, quindi tranquillamente sopportabile come flusso, con un sufficiente delta di scarto. E nessuno mi ha smentito, segno che è vero!!!
Con un anno di lavori per posare i tubi per Albenga e vallate, e due anni per la realizzazione del depuratore di Alassio, si potrebbe finalmente dare una risposta alle esigenze turistiche che non possono più prescindere dalla depurazione dei reflui, e anche evitare di incorrere nelle sanzioni europee. Ognuno dovrebbe fare un passo indietro, e riconoscere quella che è l’opzione migliore per tutto il ponente savonese.
Da parte mia, se la scelta del depuratore Alassino non fosse percorribile, pur di risolvere il problema, sarei anche favorevole a mandare i reflui di Alassio e Laigueglia a depurare a Borghetto. Ma qualcuno mi deve dire perché e se alla fine l’opzione Borghetto, che sembra l’ultima spiaggia per tutti, sia conveniente anche per Alassio e Laigueglia.
Pende sempre sul Comune di Alassio il ricorso al consiglio di Stato della Severn Trent che ha già visti riconosciuti più di 220.000 euro in prima istanza dal TAR, e chissà quanti ne saranno ancora riconosciuti dagli organismi giudicanti, senza contare il rimborso del Progetto alla soc. Acqua Azzurra, asseverato per 450.000 euro. Rimane sul tavolo la mia interrogazione, non ancora discussa in Consiglio Regionale, al Presidente Burlando e all’assessore Renata Briano per capire se ci sono gli spazi tecnici e politici per perseguire questa soluzione, che sembrerebbe di buon senso, oltre che economica rispetto a quelle fino ad ora prospettate,  e se sì come si intende procedere, nel più breve tempo possibile.
L’importante è abbandonare le posizioni preconcette e campanilistiche, i sofismi sull’essere soci o clienti al consortile di Borghetto, rinunciando a posti di sottogoverno nel Consiglio di Amministrazione (alla faccia dell’Antipolitica!), e fare presto per risolvere il problema della depurazione, per presentarci sul mercato Turistico Internazionale offrendo il MARE PULITO E DEPURATO, necessario oggi per soddisfare le esigenze sempre più pressanti sulle tematiche ambientali della clientela nazionale ed internazionale, in un momento di crisi del comparto turistico, dove la qualità ambientale diventa la discriminante vera per l’offerta turistica.

Alassio, 03.01.2013

                    Marco Melgrati, Presidente Gruppo Consiliare P.D.L. Regione Liguria

Nessun commento:

Posta un commento