Il M5s cade a pezzi. Minuto dopo minuto e sempre di più. L'ultima bufera è esplosa dopo l'intervento di Beppe Grillo, che ha definito "grillino" Mario Draghi (figurarsi...) pur di convincere la base a votare a schierarsi a favore del governo di unità nazionale. "Uno di noi", ha detto il comico riferendosi al premier incaricato. Toni che tradiscono disperazione. Dunque ha aggiunto di voler però prima del voto sentire il programma di Draghi. Insomma, il comico ha chiesto un "rinvio" al voto visto con enorme sospetto dai pentastellati scettici: sembra infatti solo un modo per arrivare a un "sì" incondizionato a Draghi.
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