martedì 9 marzo 2021

Italia - Lombardia: l’ultima sparata di Galli

Con l’arrivo delle varianti del Sars-Cov2, i tanti profeti di sventura in servizio attivo permanente hanno ripreso vigore nella loro forsennata campagna del terrore di massa. Tant’è che il professor Massimo Galli, un uomo che non legge i numeri e che è stato addirittura sbugiardato dai medici del suo reparto (dirige la clinica di malattie infettive del Sacco di Milano), rispondendo ad alcune domande sull’argomento, nel corso di Agorà in onda su Rai 3 lunedì scorso, ha giudicato insufficienti le chiusure decise dall’attuale governo. A suo avviso i fatti, che come suo solito non ha minimamente dettagliato, dimostrerebbero la sua tesi. “Anzi – ha rincarato la dose il nostro – ci sono state delle riaperture nel momento in cui era proprio il caso di non riaprire nulla, ma questa è una vecchia storia. I casi che abbiamo tra oggi e ieri, valutando che sono stati fatti meno tamponi, sono casi sintomatici con ogni probabilità. Questo è un preannuncio della settimana che ci aspetta.”

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