La letteratura della Resistenza è un
genere particolare, come sicuramente è stata un momento storico
eccezionale, destinato a segnare i futuri destini del nostro Paese, la
Resistenza. Si scrivono migliaia di libri su di essa, mostrandola da
ogni punto di vista, a partire dell’irrompere di una “guerra totale”,
con il crollo dei confini fra guerra e vita quotidiana, che si intreccia
alla crisi del fascismo e condiziona anche l’Italia divisa dopo l’8
settembre ’43. Le differenti forme di Resistenza suggeriscono poi il
nesso fra la “scelta di campo” e l’idea di nazione.
Nella seguente
intervista, conosciamo meglio un noto autore che a più riprese ha
trattato il tema. È Daniele La Corte, la cui ultima fatica letteraria è “Il ritorno di Pricò”- Un’altra Resistenza, uscito nel 2020 per i tipi di “Fusta Editore”.
Nel volume, La Corte scava nel passato e da cacciatore di storie libera
dall’oblio personaggi che hanno dato la vita in nome della Resistenza
ai nazifascisti. Interroga ancora il processo resistenziale, e lo fa a
partire dalla retrospettiva sugli anni Sessanta, cogliendo anche
sfumature dei destini di due Paesi come l’Italia e l’Argentina.
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