Iniziativa dell’Associazione culturale Vecchia
Alassio
Nel ricordare il centenario
di Francesco Maurizio Guido, assegnato a Stefano Rolli il “Premio Gibba”.
La prima edizione del premio Gibba assegnato a
Stefano Rolli, vignettista del Secolo XIX. Il riconoscimento è stato
istituito dall’Associazione culturale Vecchia Alassio per ricordare la figura
di uomo e di artista di Francesco Maurizio Guido, in arte Gibba. Rolli nel
corso della serata di mercoledì 18 dicembre firmerà anche la piastrella per il
Muretto
L’Associazione Vecchia Alassio ricorderà i 100
anni dalla nascita di Gibba con una serie di iniziative che vedranno la
proiezione di un docufilm realizzato da Beppe Rizzo, cui seguirà l’intervento
di Marco Frassinelli, allievo di Francesco Guido. La serata sarà coordinata dal
giornalista scrittore Daniele La Corte. Il vignettista ligure Stefano Rolli,
erede ideale di Gibba, è l’artista che quotidianamente “graffia” dalla prima
pagina del Secolo XIX. E’ stato scelto dall’Associazione Vecchia Alassio come
primo vincitore del Premio Nazionale Gibba. L’importante riconoscimento vede
Rolli affiancare la satira pungente che fu già dell’artista alassino. E’ un
ricordo doveroso nei confronti di un uomo che ha dato lustro alla città. Andrea
Elena presidente dell’Associazione sottolinea come Gibba fosse ed è un’istituzione
per la città del "Muretto".
Pioniere del cartone animato italiano, Gibba nasce ad
Alassio il 18 dicembre del 1924. Inizia a lavorare nel campo dell'animazione
appena diciottenne negli anni Quaranta alla Macco Film di Roma. Passa poi a lavorare alla
Incom. Durante la guerra collabora alla realizzazione di La rosa di Bagdad di Anton Gino Domeneghini. Terminato il conflitto
mondiale torna a Roma dove collabora con Federico Fellini per il cortometraggio
animato Hello Jeep!. Tornato ad Alassio, fonda
con Giannetto Beniscelli l'Alfa Circus, dando vita al primo spot animato del
dopoguerra e all'unico esempio riconosciuto di mediometraggio neorealista
animato, L'ultimo sciuscià, conservato al MOMA di New York. Nei primi
anni cinquanta realizza i lungometraggi Rompicollo e I Picchiatelli. Stringe amicizia col produttore Ezio
Gagliardo che lo mette a capo del reparto animazione della Corona Cinematografica per la quale realizza
decine di documentari in animazione destinati ai Premi Governativi e il
lungometraggio Il racconto della giungla (1973). Realizza inoltre
serie animate per gli Stati Uniti come Popeye e Kresy Kat. Verso la metà degli anni
Settanta, continua a lavorare come free-lance realizzando molti cartoni animati
per la RAI. Di quegli anni sono il lungometraggio cult Il nano e la strega (1973), primo film
d'animazione erotico italiano, e le sequenze
animate per i film ...E tanta paura (1976) di Paolo Cavara e Scandalosa Gilda (1986) di Gabriele Lavia. Attivo fino agli anni
Novanta, tra i suoi ultimi lavori si ricordano il lungometraggio Kim (1991) e la sigla TV di Linda e il brigadiere con le versioni animate di Nino Manfredi e Claudia
Koll. Fino
al 1980 è stato presidente dell'Unione Nazionale Tecnici del Film di Animazione
(UNAC) e in carriera ha ricevuto numerosi premi per le sue opere. Alla
professione di animatore ha spesso affiancato quelle di fumettista,
vignettista, illustratore, pittore e scrittore.
Il
Premio a Rolli è la dimostrazione di come Alassio voglia tramandare alle nuove
generazioni il ricordo di artisti che con penna e matita danno al lettore una
visione immediata e completa della realtà quotidiana. Il presidente della
Vecchia Alassio, Andrea Elena, premierà Stefano Rolli con la seguente
motivazione: “Le sue opere mettono in evidenza abilità, tecnica e indubbie
capacità nel condensare attualità, critica e satira. La quotidianità del suo
lavoro su il Secolo XIX ci accompagna permettendo al lettore di individuare
immediatamente la notizia più importante della giornata. Stefano Rolli ha per
la comunicazione rilevanza di grande spessore sociale e politico.”
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