giovedì 7 gennaio 2010

Firme false, indagato presidente della Provincia

Il Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza 

«In merito alla notifica ricevuta da parte della Procura della Repubblica di Savona non posso che ribadire la mia completa serenità e fiducia nella positiva risoluzione di questa vicenda». Lo ha detto il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, indagato per falso ideologico e violazione della legge elettorale nella `formazione di false liste´ alle ultime elezioni provinciali. Vaccarezza, che sarà ascoltato il 14 gennaio, non pensa alle dimissioni: «dimettermi? Perché dovrei?» ha risposto oggi il presidente ai cronisti.
«Da qui al 14 gennaio - ha aggiunto -, essendo necessario affrontare questioni e problematiche quotidiane, sono certo che le mie giornate trascorreranno, come sempre, all’insegna del lavoro».
«La mia giornata si è svolta come al solito, all’insegna del lavoro e dell’impegno che ho sempre profuso in Provincia da quando sono stato eletto presidente - ha aggiunto Vaccarezza -. Anzi, con ancora maggior dedizione e fatica visto che al giovedì la mia presenza è richiesta non solo in Provincia ma anche al Comune di Loano, città di cui sono sindaco. Confermo la mia tranquillità tanto è vero che, non avendo nulla da nascondere, ho provveduto io stesso a informare i miei collaboratori, sostenitori e organi di stampa in merito a quanto accaduto». «Io stesso vorrei sapere davvero quello che è successo - ha detto ancora il presidente -. Vado dai magistrati, sento e poi decideremo che cosa fare». 

LA VICENDA NELL’ARTICOLO DI GIOVANNI CIOLINA
Dieci. Tanti sono gli indagati nell’inchiesta sulle firme false aperta all’indomani della presentazione della lista del Popolo della Libertà alla tornata amministrativa del giugno scorso.
Il colpo a sorpresa della procura arriva però alla vigilia della Befana, con l’iscrizione per falso in concorso con gli altri componenti il comitato elettorale, del presidente della Provincia Angelo Vaccarezza. Un provvedimento del procuratore Granero e del sostituto Paolucci che era nell’aria, ma che gli inquirenti volevano tenere “blindato” fino al 12 gennaio, giorno dell’udienza davanti al tar per l’ammissione della lista del partito Comunista dei lavoratori esclusa dalla battaglia elettorale.
È stato invece lo stesso Vaccarezza, ieri sera, ad uscire allo scoperto con una lettera inviata alla Giunta provinciale, ai consiglieri di maggioranza di palazzo Nervi, oltre ai coordinatori regionali e provinciali dei partiti della coalizione, con la quale ha dato notizia della convocazione a palazzo di giustizia per l'interrogatorio in veste di indagato nell’inchiesta della procura.
In un primo momento la magistratura aveva contestato ad Angelo Barbero di aver autenticato personalmente le firme, mentre così non sarebbe stato, ma la perizia calligrafica sulle firme e gli interrogatori dei sostenitori aveva portato alla luce una seconda tranche d’inchiesta. Oltre 300 firme erano false ed apposte da almeno 5 mani rimaste ancora sconosciute.
Ma ormai il bubbone era scoppiato. Dopo la sua segretaria (Fiammetta Cogliolo) sentita prima come persona sui fatti e poi indagata, è stata la volta del pezzo da novanta a finire al centro di un’inchiesta che sembra destinata a riservare ulteriori sorprese. Prima di Vaccarezza era toccato all’ex coordinatore Bruno Robello De Filippis e il vice presidente del consiglio provinciale Gianfranco Sasso ricevere l’avviso di garanzia, oltre ad Angelo Barbero, Alessandra Barberis, Guido Lugani, Roberto Schneck, Cosetta La Mantia e Marco Paniccia.
In sostanza, sono finiti nei guai finora tutti coloro che erano presenti alla riunione del comitato elettorale Pdl svoltasi a Vadino e dove sarebbe stata presa la decisione di ricopiare oltre 300 firme apposte sui moduli per sopperire ad un errore formale nell'indicazione del nome del candidato.
L’ipotesi che contesta la procura è di falso e di violazione alla legge elettorale per aver usato della documentazione falsa, pur essendo a conoscenza del fatto. L’interrogatorio è stato fissato per giovedì prossimo e quella sarà l’occasione forse per capire qualcosa di più.

Da www.ilSecoloxix.it  del 07 Gennaio 2010

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