Venezia tra inondazione e festoni natalizi (Ansa)
Piogge torrenziali, forti venti stanno flagellando il Nord e il centro del Paese,
provocando ansie e timori soprattutto in Veneto e disagi
- anche nei trasporti - un po' dappertutto.
E nemmeno il Sud è immune: gli esperti prevedono piogge e temporali,
che gonfiano i corsi d'acqua, accompagnati da forti raffiche di vento e fulmini
su tutte le regioni meridionali e sulla Sicilia,
con fenomeni più diffusi e frequenti sul settore tirrenico.
Arriva la neve in pianura - Nuova ondata di maltempo in arrivo sull'Italia con nevicate anche in pianura nel giorno di Natale, in particolare sull'Appennino tosco-emiliano. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta meteo, sottolineando che a causa della pioggia caduta insistentemente nelle ultime ore, persistono "criticità elevate" per il "rischio di esondazione di alcuni bacini del nord est e dell'Emilia Romagna. L'allerta meteo, che estende ed integra quelli emessi nei giorni scorsi, prevede neve fino a livello del mare su tutte le regioni centro-settentrionali. Previsti anche venti anche molto forti sulla Sardegna e sul nord est fino all'Emilia Romagna. L'abbassamento delle temperature atteso nelle prossime ore, dicono inoltre gli esperti, determinerà gelate diffuse anche in pianura.
Evacuate famiglie a Treviso e Pordenone - L'instabilità di un pendio ha fatto decidere i vigili del fuoco a sollecitare l'evacuazione di due famiglie per la minaccia reale alla quale sono sottoposte le loro abitazioni nel Trevigiano. Si tratta degli effetti di un nuovo movimento franoso, oltre ai vari altri che interessano la fascia pedemontana trevigiana da Valdobbiadene a Cison di Valmarino, che si è registrato a Cappella Maggiore. L'ingrossamento del fiume Noncello ha causato in serata a Pordenone lo straripamento di alcune rogge ad esso collegate e la conseguente evacuazione di alcune persone da via dei Molini, un'arteria molto centrale, a poche decine di metri dal carcere e dal Tribunale. Tragedia sfiorata in val di Vara, nella strada che conduce da Brugnato a Rocchetta Vara, nello Spezzino, dove un masso gigantesco si è staccato dalla montagna, cadendo su un automobile in corsa delle Poste Italiane ma la conducente è rimasta miracolosamente illesa.
Allarme Po e Bacchiglione - Il livello del Po è salito di altri due metri in un solo giorno per le piogge intense che accompagnano la nuova ondata di maltempo. Lo rileva la Coldiretti dopo un monitoraggio alle 16.30 a Piacenza. La situazione del maggiore fiume italiano, sottolineano gli agricoltori, è indicativa "dell'evoluzione negli altri corsi d'acqua in una situazione che fa prevedere la caduta ancora di pioggia come in Veneto". A causa delle precipitazioni incessanti, il livello del fiume Bacchiglione, toccando quota 5,34 metri, ha raggiunto infatti verso le 2 il livello di guardia facendo scattare l'allarme alluvione. Alcune strade del centro storico, già allagate lo scorso 1 novembre, sono state chiuse in via precauzionale. La situazione è andata poi migliorando, ma rimane la preoccupazione e la paura anche in considerazione delle previsioni meteo che indicano altre piogge anche nei prossimi due giorni. Timore per la tenuta degli argini pure a Caldogno, il comune del vicentino particolarmente danneggiato dall'alluvione dell'1 novembre. Frane anche nella provincia di Treviso. Si teme anche per l'ingrossamento dei fiumi Piave e Livenza - ma con delle varianti che rendono imprevedibili le evoluzioni delle diverse situazioni. Sotto osservazione il Tagliamento e il Livenza.
Altri fiumi sotto controllo - Le piogge abbondanti di questi giorni hanno provocato una serie di smottamenti che riguardano una ventina di comuni della pedemontana e del bassanese. Osservato speciale è il Rotolon, nel comune di Recoaro, attualmente la terza frana più imponente d'Italia. Questa notte i sensori, posizionati nei punti più delicati della montagna, hanno fatto scattare l'allarme, costringendo ad intervenire gli amministratori locali e la Protezione civile: non è stato necessario a procedere ad evacuazioni ma l'allarme rimane alto. Smottamenti anche nei comuni di Brogliano, Chiampo, Cornedo e Crespadoro e Zugliano, tutti sono controllo, mentre nella zona di Schio è stata chiusa la provinciale che da Santorso conduce a Santa Maria del Pornaro, così come è interrotta l'arteria che conduce in contrada Reghellini. Situazione di allarme anche nel comune di Marostica, dove è stata chiusa al traffico la strada che porta in località Rosina ed è minacciata una casa, mentre a Lusiana sono caduti massi sulla provinciale "69", ora interrotta. Nuovi smottamenti hanno interessato, infine, la contrada Ronchi, dove a novembre era stato necessario evacuare numerose famiglie.
Situazione critica in Liguria - Piove e la roccia si sbriciola, frana, l'acqua fa alzare il livello dei fiumi, invade le case e le strade. Ancora una volta nello spezzino pioggia, vento e mareggiate falcidiano le 5 Terre, i paesi di roccia bruna della val di Magra. Un disastro, "un disastro ambientale" hanno detto due assessori regionali visitando le zone alluvionate, un allerta che non finisce. Molte strade dei piccoli paesi attorno alla Spezia sono interrotte dalle frane. Come quella che ha isolato Tellaro, uno dei borghi più belli vicino alle 5 Terre. Il paese è isolato, la Capitaneria ela protezione civile sono impegnate per gli approvvigionamenti idrici e di derrate alimentari. Non ci sono persone sotto l'ampio smottamento avvenuto a Murialdo, nel savonese. I gruppi cinofili, che si sono messi al lavoro appena avvenuta la frana, sono rientrati senza che i cani segnalassero la presenza di esseri umani sotto le decine di metri cubi di fango e detriti - per un fronte di oltre 100 metri - che si sono abbattuti dulla provinciale 51.
La Protezione civile dell'Emilia Romagna ha attivato la fase di preallarme per la piena del fiume Panaro nei comuni di Camposanto e Finale Emilia (Modena), Crevalcore (Bologna) e Bondeno (Ferrara). I tecnici prevedono infatti "il raggiungimento di livelli idrometrici elevati, in prossimità dei massimi registrati nelle piene del 2008 e 2009", che potrebbero provocare criticità agli argini. L'amministrazione provinciale di Modena ha nel frattempo reso noto che il colmo di piena del Panaro è transitato intorno a mezzogiorno al ponte di Navicello vecchio, che rimane chiuso al traffico. Secondo la Protezione civile, le Casse del Panaro hanno invasato una quantità maggiore di acqua rispetto allo scorso anno e gli interventi compiuti nei mesi scorsi sulle arginature hanno evitato ulteriori criticità. Per quanto riguarda il Secchia, il colmo di piena è transitato verso le 12 a Ponte Alto, a Modena, a un livello di circa 70 centimetri inferiore a quello registrato il Natale dello scorso anno.
Allarme valanghe sull'arco alpino - In Trentino e anche in Alto Adige il pericolo di valanghe è 'forte grado 4'. I punti pericolosi sono i pendii ripidi e i canaloni a tutte le quote. Il peggioramento della situazione è dovuto alle nevicate degli ultimi tre giorni, sopra i 1.500 metri, che hanno apportato, mediamente, dai 50 ai 100 centimetri di neve fresca. Sono previste ancora precipitazioni che, oltre i 2000 metri di quota, apporteranno mediamente altri 10 - 20 cm di neve fresca. "I nuovi apporti di neve - dice il bollettino - possono facilmente scivolare sulle croste da vento a causa dei bassi valori di attrito, inoltre il sovraccarico dovuto ai nuovi apporti di neve può sollecitare gli strati basali a debole coesione facendoli collassare e provocando così valanghe spontanee di fondo anche di grosse dimensioni".
Il maltempo continua a colpire l'Europa centro-settentrionale - In Francia circa 2.000 persone sono state evacuate dal terminal 2E dell'aeroporto di Parigi Charles de Gaulle-Roissy a causa dell'eccessivo accumulo di neve sul tetto. Nel 2004, poco dopo l'inaugurazione del terminal, una grossa sezione del tetto era crollata, provocando 5 vittime, a causa di problemi strutturali. L'aeroporto di Roissy vive una giornata di grave difficoltà a causa del maltempo, con centinaia di voli già cancellati e decine di migliaia di passeggeri bloccati. A complicare la situazione, le scorte sempre più limitate di liquido decongelante per aerei. Secondo il segretario di Stato ai Trasporti Thierry Mariani,è "probabile" che alcuni viaggiatori si ritrovino costretti a passare la notte di Natale nell'aeroporto. "Temo che sia probabile - ha spiegato all'agenzia France Presse - quante persone non so, è difficile da dire". La situazione sta progressivamente tornando alla normalità.
In Germania, il ghiaccio ha bloccato ferrovie e molte autostrade, causando numerosi incidenti. In uno di questi, sull'autostrada fra Berlino e Monaco, è morta una persona, mentre in un altro incidente sono rimaste coinvolte oltre 50 vetture. Nuove precipitazioni sono annunciate nelle prossime ore sul nord del paese mentre il traffico ferroviario è stato interrotto per tutta la notte a causa del ghiaccio sulla linea Hannover-Berlino. L'aeroporto internazionale di Francoforte è ad un livello considerato di quasi normalità ma sono previste nuove nevicate, anche nella zona di Amburgo. Secondo l'Istituto di meteorologia di Berlino, la capitale tedesca non aveva visto tanta neve dal 1908.
In Belgio trasporti nel caos per le nuove abbondanti nevicate cadute nella notte: strade, autostrade e ferrovie pesantemente toccate in tutto il paese mentre a Bruxelles bus e taxi non possono circolare a causa delle strade che non sono state sgombrate. Nonostante i numerosi appelli, alle 10:00 di questa mattina su tutta la rete stradale nazionale gli ingorghi segnalati avevano raggiunto un totale di 500 km. I treni che circolano hanno ritardi pesantissimi e secondo la radio gli utenti stanno denunciando gravi disservizi. Dappertutto, soprattutto in Vallonia, strade e autostrade offrono lo stesso spettacolo: auto abbandonate e camion bloccati o posti di traverso a causa del ghiaccio. Il traffico aereo è stato anch'esso toccato pesantemente e centinaia di passeggeri hanno passato la notte negli hotel o all'aeroporto Cherleroi a causa dei numerosi voli annullati ieri. In particolare sono stati annullati voli per Milano, Madrid e Praga e gli altri registrano forti ritardi.
In Gran Bretagna, pesantemente colpita negli ultimi giorni da intense nevicate, la situazione trasporti sta lentamente migliorando. Il tempo ha concesso una tregua per il Natale, ma le previsioni indicano un peggiornamento nei giorni seguenti. Quasi normalizzati i collegamenti dell'Eurostar.

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