mercoledì 9 febbraio 2011

Gemelline scomparse, pessimista il procuratore di Marsiglia: "L'ipotesi più drammatica è molto probabile"


(Ansa.it) Le gemelline scomparse Alessia e Livia Schepp

"L'ipotesi più drammatica, purtroppo, è molto probabile, anche se tutto è ancora possibile e non abbiamo ritrovato corpi di bambini al momento".  
Così il procuratore di Marsiglia, Jacques Dallest a proposito di Alessia e Livia, le due gemelle svizzere di cui non si ha più notizia. Dallast , precisa che il padre "non è stato più visto" dopo il traghetto, "in compagnia delle bambine. 
Se ne deduce che sia sceso a Propriano ma senza certezza, poiché il traghetto proseguiva fino in Sardegna". "Fra l'arrivo a Propriano, il 1 febbraio al mattino, e il suo suicidio, la sera del 3 febbraio, non abbiamo testimonianze formali che stabiliscano la presenza delle bambine con lui". "Ci sono diverse ipotesi - ha continuato il magistrato - la più triste e la più tragica sarebbe quella che l'uomo abbia ucciso le bambine, o durante la traversata fra Marsiglia e Propriano, o successivamente".
Si confida in una svolta nelle ricerche - Ma, aggiunge, "può averle affidate in custodia ad una terza persona ma questo, dopo 11 giorni, sarebbe almeno un po' sorprendente. 
C'è comunque un elemento inquietante - ha detto ancora - il fatto che abbia inviato per posta alla moglie una importante somma di denaro prelevata a Marsiglia. Ci sono dubbi su quanto abbia potuto dare a una persona per custodire le bambine". 
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli spostamenti dei tre dopo la traversata, anche se un testimone, "un uomo anziano", a Propiano, ha affermato di "aver visto da lontano scendere a piedi un uomo e due bambini", senza essere sicuro sull'identità dei piccoli. Stando ai primi elementi dell'inchiesta, Matthias Schepp non era mai stato in precedenza in Corsica.
Una barista sostiene di aver visto le piccole a Cerignola - Sempre nelle ultime ore una barista avrebbe dichiarato di aver visto l'uomo assieme alle piccole nel proprio locale a Cerignola. 
La loro presenza, ha spiegato il dirigente della squadra mobile di Foggia, Alfredo Fabbricini, che ha confermato di avere ricevuto personalmente la segnalazione, non è stata però confermata dai video delle telecamere di sorveglianza poste all'interno e all'esterno del locale e visionati dalla polizia. "Sono assolutamente sicura: il papà e le bambine sono venuti nel mio bar, lui aveva un giubbotto beige, le bambine avevano una un giubbotto blu e l'altra mi sembra di colore viola". 
La signora Oriana Scelsi, titolare del Bar caffetteria 'Fiore' in corso Scuola Agraria, è convinta di aver visto le due gemelle. 
La signora ribadisce di non ricordare la data ma di essere convinta di aver visto Matthias Schepp insieme con le bambine. 
I filmati ripresi dalle tre telecamere di sorveglianza sono stati acquisiti dalla polizia che li sta nuovamente visionando. "Io - racconta - ho visto il padre con le due bambine, tutte e due bionde con capelli lunghi e con i codini. Il papà mi ha chiesto di poter accompagnare una delle due bambine al bagno e quest'ultima, ricordo molto bene, che indossava un giubbotto di colore blu. Mi sembra fosse un bomber. Quando me lo ha chiesto la prima volta, io non ho compreso bene perché mi ha chiesto della 'toilette' con un accento straniero. Poi me lo ha ripetuto e ho capito che voleva che la sua bambina andasse in bagno".
"Le bambine - dice ancora la donna - non sembravano però gemelle, una delle due era più cicciottella dell'altra e mi sembrava anche un poco più stanca rispetto all'altra". I poliziotti hanno ispezionato il bar con due cani, uno dei quali - racconta ancora la titolare del locale - "si è indirizzato subito verso il bagno per annusare vicino alla porta ed è poi entrato nel bagno mentre l'altro è rimasto fuori". 
"I poliziotti mi hanno chiesto quali detersivi io abbia usato per lavare pavimenti, dopo di che hanno preso i filmati e sono andati via. Da quello che so - ha ripetuto la signora - sembra che non abbiano trovato riscontri ma io sono sicura di quello che ho visto e ora aspettiamo che vengano ricontrollati per capire se effettivamente ci sono immagini con le bambine".
L'uomo ha pronunciato il nome di una bimba - "Nello stesso momento, parlando - racconta ancora la donna - il padre mi ha fatto capire che avevano fretta perché altrimenti avrebbero perso il treno. Le bambine non hanno parlato per niente, l'uomo parlava in italiano ma con un accento 'forestiero'. Mentre stavano uscendo, tutti e tre, ricordo che io ho chiesto alle bambine se volessero un bicchiere d'acqua". 
"Mentre andavano via - aggiunge la donna - il padre ha chiamato una delle due piccole e il nome che che gli ho sentito pronunciare era quello di 'Lia' o qualcosa del genere. Lui aveva parcheggiato l'automobile, di colore scuro, in doppia fila, con le quattro frecce di posizionamento accese e poi è andato via".
Le ricerche continuano anche in Svizzera - Stamani, verso le 8,30, due camionette della gendarmeria elvetica sono arrivate di fronte all'abitazione di Matthias a Saint Sulpice. Dai mezzi sono stati fatti scendere tre cani che cercano eventuali tracce sia in casa che nel giardino e nel garage. Dopo qualche minuto un gendarme ha preso una pala dal garage e ha cominciato a scavare in giardino. Nelle prossime ore si terrà a Losanna un vertice degli investigatori italiani, francesi e svizzeri. L'incontro, secondo quanto si apprende da fonti italiane, ha l'obiettivo di condividere tutte le informazioni raccolte finora per fare il punto dello stato delle indagini svolte nei tre paesi e di individuare le prossime mosse investigative che coinvolgeranno ancora sia la Svizzera, sia l'Italia e la Francia.
Trovate le lettere inviate dal padre delle bimbe poco prima che si suicidasse - Sono in tutto 4.400 gli euro trovati nelle buste che sono giunte oggi in Svizzera a Irina Lucidi da suo marito, Matthias Kaspar Schepp, il 3 febbraio scorso, poco prima che si suicidasse, senza rivelare dove siano le sue due gemelline, Alessia e Livia, con le quali era fuggito di casa. 
L'entità della cifra trovata nelle buste arrivate a casa della moglie, a Sain-Sulpice, è stata resa noto dalla polizia del Cantone di Vaud. La polizia svizzera non ha fornito "altri elementi" al riguardo "nell'interesse dell'inchiesta". Altre due buste - sempre indirizzate a Irina Lucidi - sono state trovate, sempre oggi, in una vecchia buca delle lettere di Poste italiane nei pressi della stazione ferroviaria di Cerignola, la zona dove l'uomo si è ucciso: non erano ancora state ritirate per l'inoltro e forse non lo sarebbero state mai, perché pare che la buca sia in disuso. In queste due ultime buste c'erano esattamente nell'una 950 euro e nell'altra 550.
L'uomo aveva prelevato 7.500 euro - A quanto si sa, l'uomo aveva ritirato da vari sportelli bancomat a Marsiglia il 31 gennaio scorso, a un giorno dalla fuga, 7.500 euro. 
Quando il suo corpo senza vita è stato trovato sui binari della stazione di Cerignola nella tarda serata del 3 febbraio, indosso aveva 100 euro, denaro che porta a 6.000 euro la cifra complessivamente ritrovata sinora.
 
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