sabato 30 luglio 2011

Alassio - E' acclarato che il consigliere Jan Casella lavora in un "paradiso" che si chiama Moglio, fuori dalla realtà, per sua fortuna




Vandalismo 


Il consigliere Jan casella così giovane 
e così provocatoriamente "miope"


Mi spiace che il giovane consigliere Jan Casella si schieri aprioristicamente, tramite una assunzione concettuale semplicistica e di comodo, contro un’iniziativa che non ha certo alcun intendimento da “camerata nostalgico”; spiace ancora deluderlo visto che anche l’ex sindaco Melgrati, noto ed autorevole esponente del centro destra, ultimamente mi addita ed apostrofa come “compagno” Lucchini, il ché, di fronte a certi suoi esiti pregressi, potrei talvolta trovare inconsapevolmente lusinghiero.

Certo mi fanno sorridere e anche un po’ mi deludono le giustificazioni che il giovane consigliere adduce a sostegno delle sue assurde critiche, dal momento che nutro pure una certa qual simpatia nei suoi confronti e più in generale per tutti quei giovani che hanno istanze sociali da sostenere e che aspirano ad un mondo migliore, se mai sarà possibile.

Assurda l’ipocrisia di sostenere che questa mia sia una “sparata” in sintonia con altri provvedimenti che vogliono colpire solo l’anello “debole” della catena, è frutto di una miopia del consigliere Casella che voglio credere gli derivi dall’essere così giovane da risultare “inesperto” di fronte all’esame di evidenze quotidiane circa la diminuzione di sicurezza e tranquillità.

Sono certo che lei, per sua fortuna, non abbia mai avuto occasione di vivere per lunghi periodi in qualche grande città, se no l’esperienza sul campo le suggerirebbe diverse conclusioni e soprattutto la renderebbe più cauto nell’esprimere giudizi.

Sarebbe più grave se, invece di “miopia”, si trattasse di ipocrisia, con l’intento di avallare comportamenti vandalici, trasgressivi ed illegittimi come quelli accaduti circa una settimana addietro nel pieno centro della città.

Un esercente, al termine di una serata, mentre invitava alcuni giovani provenienti da altro locale nelle vicinanze, alterati da sostanze alcoliche o psicotrope, al rispetto del suo locale di cui stavano danneggiando gli infissi ed insozzando le porte d’accesso urinandovi contro, è stato letteralmente aggredito con insulti e minacce ed infine malmenato riportando lesioni di un certo rilievo.

Se questa è l’atmosfera che piace al consigliere Casella e che ritiene foriera di serenità ed accoglienza per la buona immagine della nostra amata Alassio, allora siamo indiscutibilmente su fronti opposti.

Minaccia con taglierino

Se gli agenti della Polizia Municipale devono affrontare in mezzo alla strada una persona alterata, irascibile, in preda a sostanze che ne offuscano la mente, armato di un taglierino che mostra modi minacciosi e di conseguenza pericolosi (come avvenuto la scorsa settimana), allora è doveroso che l’Autorità comunale metta il proprio personale di Polizia in condizioni di potersi difendere in caso di rischio sulla base di una precisa scala di pericolo codificata tra l’altro anche dal Codice penale nei casi di legittima difesa.

Lo strumento da me suggerito è un presidio difensivo che va impiegato per tutte quelle situazioni contingibili ed urgenti di legittima difesa quando si concreta un pericolo per l’incolumità degli operatori di Polizia o di altre persone e per cui si rende indispensabile l’impiego della forza fisica ancorché proporzionale alla procurata minaccia.

Caro Jan, se mi posso permettere la confidenza, non basta votare in Consiglio Comunale con il pugno chiuso per avere “carisma”: ci vuole buon senso, oggettivo realismo di fronte al malessere che avanza, ma soprattutto saper scientemente lasciare da parte la demagogia.
Il suo malinteso senso di democrazia confonde tra libertà civili, diritto di ciascun cittadino e libertà senza regole e rispetto dei leciti diritti altrui tra cui anche quello all'autodifesa !  

Mi auguro vivamente, quando lei si permette di scrivere “…Citare a ripetizione episodi di microcriminalità, anche riciclando più volte lo stesso …” , sia solo frutto di uno svarione nella redazione del suo comunicato, perché differentemente non le farebbe onore, come mai la menzogna ha fatto a chi strumentalmente l’ha utilizzata.

Fabio Lucchini
Consigliere Comunale

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