Mina in un'immagine di anni addietro
Sabato 16 luglio, ad Alassio, alle ore 21.00, in Piazzetta Arenella, nel Borgo Coscia, si svolgerà il primo dei tre appuntamenti musicali dedicati alle voci più belle al femminile della musica leggera italiana. Ad inaugurare la rassegna di retrospettiva musicale, organizzata dall’ Associazione Amici del Borgo Coscia e Borgo Passo con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport, sarà l’omaggio ad una icona della musica italiana: Mina.
Le canzoni di Mina saranno riproposte da Simona Giacchino, che farà rivivere i tanti brani di successo della grande interprete: “Grande Grande Grande”, “Insieme”, “Amore mio”, “E poi”, “Il cielo in una stanza”, “E se domani”, “Io e te da soli”, “La voce del silenzio”, “Non credere”, “Parole Parole Parole”, “Se telefonando”, “Bugiardo e incosciente”, “Vorrei che fosse amore”, “E’ l’uomo per me”, “La mente torna”, “L’importante è finire”, “Hai il mio amor”, “Città vuota”, “Ancora Ancora Ancora”, “Sono come tu mi vuoi”.
A introdurre la serata – a ingresso libero – sarà Andrea Gallea, che ripercorrerà le tappe più importanti della vita artistica della cantante che festeggia quest’anno i 50 anni di carriera. La cantante cremonese è stata ospite di Alassio negli anni Sessanta: partecipò alla “Gran Cagnara” mandando in visibilio la città. Sul muretto la sua firma ricorda quella indimenticabile serata.
Una grandissima carriera quella di Mina, che da quel 1958, in cui si esibì per la prima volta ufficialmente in pubblico sul palco di Rivarolo del Re (Cremona), fino a quel fatidico Sanremo del 1960 con “Il cielo in una stanza”, che convinse anche i più scettici e la incoronò cantante del momento, è stata costellata di innumerevoli successi e riconoscimenti in tutto il mondo fino a farne un’icona intramontabile, un mito anche per le nuove generazioni.
Il vero debutto della Tigre di Cremona era però avvenuto poche settimane prima, alla Bussola di Viareggio, quando il proprietario del locale Sergio Bernardini l’aveva lasciata cantare dopo Marino Barreto “Un’anima pura”. 20 anni dopo, ha dato il suo addio alle scene proprio a Viareggio, il 23 settembre 1978, con un concerto a Bussoladomani. La vocalità inarrivabile, il carisma e l’alone di mistero dato dalla volontaria lontananza dalle scene, hanno creato un mito capace come pochi di passare indenne da mode e generazioni.
Da wwww.Albengacorsara.it del 15 Luglio 2011
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