giovedì 8 settembre 2011

Alassio - Tentato stupro: il circolo Brixton: “Solidarietà alla ragazza ma no al razzismo”

 



Alassio. Il circolo ARCI Brixton di Alassio interviene sul caso del tentato stupro ai danni di una barista da parte di un marocchino 30enne nella notte fra sabato e domenica scorsi.

Solidarietà alla ragazza – si legge in una nota – e condanna per il gravissimo gesto dell’aggressore, che si qualifica tra i più vili e odiosi dei crimini. Vogliamo però anche stigmatizzare il comportamento di tutti coloro che, approfittando di questo episodio, alimentano il razzismo che purtroppo già permea questa società. Il nostro biasimo va dunque ai politici che, indipendentemente dalla propria bandiera, strumentalizzano l’accaduto per mero opportunismo; a tutti quei cittadini che, dimenticando il principio della resposabilità soggettiva, generalizzano e attribuiscono le colpe di un singolo ad un’intera comunità; infine a quei giornalisti che utilizzano un linguaggio pregno di pregiudizi razzisti, fomentando i sentimenti di ostilità nei confronti di chi è ‘altro’ rispetto a ‘noi’”.
Troviamo gravissimo ed improprio che a seguito di atti criminosi, sui gionali i responsabili vengano identificati con la nazionalità solo se immigrati – si legge ancora – Si leggono titoli come ‘Marocchino aggredisce’ o ‘Extracomunitario ruba’, quando per gli stessi gesti commessi da italiani i titoli sono ‘Cameriere aggredisce’ o ‘Impiegato ruba’. Desideriamo invitare tutti a riflettere sul fatto che lo stupro è un crimine commesso da uomini di qualsiasi nazionalità o religione. Un crimine che nella maggior parte dei casi è compiuto da un familiare della vittima. Un crimine che è più in generale la peggior espressione della volontà di dominio dell’uomo sulla donna, in ogni società, ad ogni latitudine”.
Risolvere un problema tanto complesso purtroppo non è affatto semplice, poiché richiede un intervento nella struttura più profonda dei rapporti tra uomo e donna alla base della società umana. La soluzione non risiede certo nella militarizzazione del territorio, come dimostra il fatto che la maggior parte delle violenze sessuali avviene tra le mura domestiche. Estendiamo quindi la nostra solidarietà a tutte le donne vittime di violenza e a tutte le persone oggetto di discriminazione, auspicando che lo spirito di convivenza civile possa prendere il sopravvento sull’odio e l’intolleranza razziale e che su questioni tanto gravi si rifletta e discuta onestamente, senza pregiudizi né faziosità”.


Da www.Ivg.it  del 08 Settembre 2011

Nessun commento:

Posta un commento