Le luminarie natalizie che da anni vivacizzano l'atmosfera delle festività
di fine anno ad Alassio
Il sole e le temperature fuori stagione non farebbero neppure pensare al
Natale, se non ci fosse Alassio con le sue inevitabili polemiche.
Ad
accenderle, in tutti i sensi, sono questa volta le luminarie, che il
Comune vorrebbe far pagare ai commercianti con un obolo di 50 euro a
negozio.
La scusa è sempre la solita: colpa del governo che taglia i
fondi e lasia i Comuni senza un euro. Stavolta però insorge l'ex
sindaco, consigliere regionale e leader locale del Pdl.
Marco Melgrati
non ci sta e snocciola i conti.
Soprattutto fa sapere che la cassa del
Comune è tutt'altro che vuota. «Lo scorso anno, quando ci fu il cambio
di amministrazione, c'era un avanzo di amministrazione di 7 milioni e
mezzo - tuona Melgrati - di questi, 500mila euro erano “avanzo libero”,
non condizionato in alcun modo per l'impiego.
Dove sono finiti? Sono
stati spesi? E come?»
Melgrati attacca direttamente il sindaco Roberto Avogadro e la sua amministrazione.
Melgrati attacca direttamente il sindaco Roberto Avogadro e la sua amministrazione.
Soprattutto ricorda come sono
stati spesi, in questo primo periodo della sua gestione, molti soldi
pubblici.
«6000 euro sono andati per un Dj impegnato dalle 18 alle 20
sul molo, 7500 euro per due spettacoli di compagnie teatrali locali,
5000 euro per proiettare 10 film durante l'estate quando la precedente
amministrazione spendeva per lo stesso evento solo 1000 euro - tira
fuori le cifre il consigliere regionale - Senza contare i soldi spesi
per rimuovere la statua di Totò che tante critiche ha ottenuto in tutta
Italia».
Melgrati ricorda come finora il Comune abbia sempre pagato le
luminarie e i fuochi d'artificio di capodanno senza chiedere nulla ai
commercianti. Una consuetudine che spera possa proseguire.
Da www.ilGiornale.it del 09 Ottobre 2011
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