Marco Melgrati, consigliere regionale in quota Pdl
... la camicia nera!!!
Il Consigliere Regionale Marco Melgrati
interviene in seguito alle faziose dichiarazioni del presidente
dell’associazione Fischia il Vento Gino Michero circa la necessità di
cancellare dalla lapide dei caduti della campagna di Russia inaugurata
oggi tre “valorosi” giovani morti in battaglia per difendere la Patria
solo perché indossavano la camicia nera invece che quella grigioverde
dell’esercito.
Se è vero come è vero che durante la guerra civile
alcune camicie nere si sono macchiate di crimini, ma lo stesso vale per
alcuni partigiani di ogni colore, come ben testimoniato da Gianpaolo
Pansa, giornalista e scrittore di sinistra, durante la campagna di
Russia, ben prima dell’8 settembre, e quindi dell’inizio della Guerra
Civile tra la Repubblica di Salò e il legittimo governo Sabaudo,
affiancato dalle forze irregolari partigiane e dagli alleati, molte
Camicie Nere, inquadrate in battaglioni, hanno combattuto con onore, e molti sono caduti sui campi di battaglia, per difendere la Patria, senza distinzione politica.
E
proprio Giampaolo Pansa è stato messo all’indice dalla critica
“comunista”, che si vuole da sempre appropriare della Resistenza in
quanto tale, dimenticando che ci sono stati Partigiani Bianchi Popolari,
Monarchici, Socialisti, Liberali, Repubblicani e “anche” Comunisti. E
si tende a disconoscere l’apporto che centinaia di migliaia di soldati
Alleati, per la maggior parte Americani, hanno dato alla guerra di
liberazione dal Nazifascismo in Italia, con il Loro tributo di sangue.
Lo testimoniano le migliaia e migliaia di bianche croci nei cimiteri
militari Italiani riservati agli Alleati.
In particolare per il libro Il sangue dei vinti,
Pansa è stato oggetto di critiche in quanto avrebbe "infangato" la
Resistenza utilizzando, a detta dei detrattori, quasi esclusivamente
fonti revisioniste di parte fascista accuse che Pansa ha sempre respinto
con decisione, sostenendo di aver utilizzato fonti di diverso colore
politico e di aver spesso descritto i crimini che certi esponenti
fascisti avevano commesso ai danni dei partigiani prima di essere a loro
volta uccisi. Durante la presentazione dei suoi libri in alcune
occasioni Pansa è stato oggetto di contestazione da parte di centri
sociali di sinistra che accusano l'autore di revisionismo. In un caso ci
sono stati tafferugli tra gruppi di sinistra e di destra, entrambi
presenti all'evento. Tali episodi sono state condannate dal presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente del Senato Franco
Marini.
I giovani che sono morti per difendere la Patria
sono tutti "“valorosi” eroi da onorare”, degni di essere ricordati per il
Loro sacrificio, e quelli di Albenga in particolare, qualunque sia la
camicia che indossavano; e basta con queste sterili faziose e ottuse
polemiche da parte di chi vuol vedere la storia solo da un lato, quello
sinistro !!!!
Marco Melgrati - Consigliere Regionale
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