lunedì 7 maggio 2012

Alassio - Corruzione e abusi edilizi, bufera sul Comune di Alassio: indagato il vicesindaco Sibelli. Avogadro: “Parlo domani”


L'ingresso del Comune di Alassio



Alassio - C’è chi l’ha già definito un “terremoto” e pensa che darà una scossa così forte in città da far tremare molte persone

L’unica certezza, almeno per ora, è che la notizia di un indagine che ruota intorno al Comune di Alassio e che avrebbe smascherato una piccola organizzazione messa in piedi per falsificare atti pubblici (ad esempio pratiche edilizie, condoni) di amici e compiacenti per evitare demolizioni o per sanare pratiche edilizie sulla carta insanabili, coinvolge volti molto noti ed è già sulla bocca di tutti.

Nel mirino della Procura ci sono infatti anche il vicesindaco di Alassio Luigi Sibelli, la moglie Nadia Pelle, il geometra Luigi Tezel (questi ultimi sono due dipendenti comunali), un imprenditore a cui il Comune ha affidato diversi lavori (e che è fratello di un consigliere comunale) un fotografo e un secondo geometra

Per tutti e sei, questa mattina, dopo un blitz in Comune dei carabinieri di Alassio e Albenga con il supporto degli uomini della polizia giudiziaria della Procura, sono scattate altrettante denunce a piede libero.

I reati, in concorso e a vario titolo, che gli vengono contestati sono: corruzione aggravata, turbativa d’asta, falso ideologico del privato in atto pubblico, falso ideologico del pubblico ufficiale in atto pubblico; falsità in atti amministrativi; abuso edilizio, violazione vincoli paesistici ambientali
Oltre ai sei denunciati però ci sarebbero altre persone indagate: la lista sembra lunga, ma dalla Procura viene mantenuto il più stretto riserbo sul numero dei nomi iscritti nel registro degli indagati
Il sostituto Danilo Ceccarelli titolare dell’indagine si è limitato a confermare che non si ferma a sei.
I carabinieri alassini hanno reso noto che, oltre al Comune, stamattina hanno perquisito anche alcune delle abitazioni degli indagatiche hanno fruttato positivi riscontri alle ipotesi investigative”.
“Le attività d’indagine – ha commentato il Maggiore Samuele Sighinolfi -, hanno permesso di scoprire una piccola organizzazione che in accordo falsificava atti pubblici (ad esempio pratiche edilizie, condoni) di amici e compiacenti, anche grazie all’aiuto di un fotografo che modificava le foto degli immobili oggetto di abusi edilizi. Tale pratica consentiva di evitare demolizioni o di sanare pratiche edilizie altrimenti insanabili a causa, ad esempio, di vincoli paesaggistici ambientali. Gli immobili sono tutti localizzati tra Alassio e Moglio
E’ stata inoltre accertata la turbativa d’asta in merito all’assegnazione di lavori di manutenzione che il Comune affidava sovente ad una ditta in particolare”.
Altri dettagli sull’indagine (che comunque non si è ancora fermata), per ora, non trapelano.  
Sulla vicenda il sindaco di Alassio si è limitato a dire: “Oggi sono stato fuori città tutto il giorno. Sto rientrando solo adesso e quindi non ho ancora preso bene coscienza dei fatti. Già questa sera lo farò e domani sicuramente commenterò la vicenda”.


Da www.Ivg.it  del 07 Maggio 2012

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