Il consigliere regionale Marco Melgrati, mostra una querela ricevuta tempo addietro
Melgrati: chi di
querela ferisce di querela perisce !!!
Dopo
la rimozione e risistemazione (10.000 euro) della statua di Totò e la
piantumazione dei 4 alberelli in Piazza Partigiani costata 110.000
euro (ma compresi di
iva, come ha specificato l’Assessore Giacomo Nattero), un altro episodio di
cattiva amministrazione, dilettantismo e pressapochismo. E poi dicono che non
ci sono i soldi !!!
L’amministrazione
di Alassio per un cartellone invernale senza “nomi” importanti, dove lo
spettacolo di maggior richiamo è stato quello con il transessuale Eva
Robbins, è riuscita a spendere 131.270 euro, a fronte di un incasso, tra
abbonati e biglietteria, di 13.600 euro, per un netto di spesa di euro
117.650 (più le spese del personale per l’apertura della ex chiesa e la
gestione degli spettacoli), per non parlare del concerto “brasiliano” del
30 aprile costato 12.000 euro che ha visto la partecipazione di non più
di 10 persone tra il pubblico!!!
E ieri Avogadro va a “piangere” dal
Procuratore, dicendo che “qualcuno” fa un uso strumentale e politico della
denuncia-querela… come se Lui e il Pd non avessero fatto lo stesso in
precedenza… chi di querela ferisce di querela
perisce!!!
Ricordate
le stagioni teatrali al Palazzetto dello sport, con 500 abbonati, e
spettacoli con il tutto esaurito da 800/900 persone, con nomi importanti, da Gasmann
a Cochi e Renato, da Lo Monaco a D’apporto, Johnny Dorelli, Corrado Tedeschi,
Franco Oppini, Nini Salerno, Giampiero Ingrassia, Manuela Arcuri, Debora
Caprifoglio, la coppia Pambieri e Lia Tanzi,
Gianluca Guidi, Maria Amelia Monti, Tognazzi, Albanese, i Kataklo, Jannuzzo,
Vittorio Sermonti, De Filippo, grandi opere come il Barbiere di Siviglia,
Otello, La traviata, Aida, balletti classici quali Giselle, il Lago dei Cigni,
lo Schiaccianoci, e operette quali Il paese dei Campanelli, la Vedova Allegra
ecc…
Oggi gli abbonati sono scesi a 79… per il livello del cartellone
persino troppi!!!
E
invece, perché si deve fare il contrario di quello che è stato fatto prima, si
è scelto come location la ex chiesa Anglicana, che ha solo 200 posti a sedere,
e quindi si sono dovuti fare due turni di spettacolo, con maggiori costi.
E non
avendo dei camerini, le compagnie “serie” non vengono… Si è dovuto comprare
un palco, perché quello di proprietà del Comune del Palazzetto non andava
bene all’Anglicana, e quindi spendere 48.000 euro iva compresa…
Per non
parlare della ennesima marchetta elettorale della direzione artistica,
in precedenza mai fatta da nessuno, perché gli spettacoli li sceglievano il
Sindaco e l’Assessore, gratis, costata alla collettività 28.556,45
euro, affidata ad un amico degli amici (elettore), che peraltro appartiene
ad una associazione che non è nemmeno di Alassio.
Speriamo che la lezione sia
servita, e che per il futuro le scelte artistiche vengono affidate, magari
gratuitamente come nel passato, a persone più competenti.
Considerato
che Avogadro sapeva della vendita di soli 60 abbonamenti molto prima
dell'inizio della stagione Teatrale, poteva prevedere il fallimento della
stagione; avevo, in tempi non sospetti, consigliato di annullare la
stagione teatrale per dirottare questi soldi (117.650 euro) per esempio
sul Turismo, e quindi questa vicenda è ancora più grave, e meritevole di
una segnalazione alla Corte dei Conti!
Marco Melgrati Consigliere
Regionale
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