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sabato 12 maggio 2012

Alassio - Sprechi ad Alassio con la STAGIONE TEATRALE: per una stagione teatrale triste e fallimentare senza nomi di cartello spesi 131.270 euro



          Il consigliere regionale Marco Melgrati, mostra una querela ricevuta tempo addietro


 Melgrati: chi di querela ferisce di querela perisce !!!


Dopo la rimozione e risistemazione (10.000 euro) della statua di Totò e la piantumazione dei 4 alberelli in Piazza Partigiani costata 110.000 euro (ma compresi di iva, come ha specificato l’Assessore Giacomo Nattero), un altro episodio di cattiva amministrazione, dilettantismo e pressapochismo. E poi dicono che non ci sono i soldi !!!

L’amministrazione di Alassio per un cartellone invernale senza “nomi” importanti, dove lo spettacolo di maggior richiamo è stato quello con il transessuale Eva Robbins, è riuscita a spendere 131.270 euro, a fronte di un incasso, tra abbonati e biglietteria, di 13.600 euro, per un netto di spesa di euro 117.650 (più le spese del personale per l’apertura della ex chiesa e la gestione degli spettacoli), per non parlare del concerto “brasiliano” del 30 aprile costato 12.000 euro che ha visto la partecipazione di non più di 10 persone tra il pubblico!!!  
E ieri Avogadro va a “piangere” dal Procuratore, dicendo che “qualcuno” fa un uso strumentale e politico della denuncia-querela… come se Lui e il Pd non avessero fatto lo stesso in precedenza… chi di querela ferisce di querela perisce!!!

Ricordate le stagioni teatrali al Palazzetto dello sport, con 500 abbonati, e spettacoli con il tutto esaurito da 800/900 persone, con nomi importanti, da Gasmann a Cochi e Renato, da Lo Monaco a D’apporto, Johnny Dorelli, Corrado Tedeschi, Franco Oppini, Nini Salerno, Giampiero Ingrassia, Manuela Arcuri, Debora Caprifoglio, la coppia Pambieri e Lia Tanzi,  Gianluca Guidi, Maria Amelia Monti, Tognazzi, Albanese, i Kataklo, Jannuzzo, Vittorio Sermonti, De Filippo, grandi opere come il Barbiere di Siviglia, Otello, La traviata, Aida, balletti classici quali Giselle, il Lago dei Cigni, lo Schiaccianoci, e operette quali Il paese dei Campanelli, la Vedova Allegra ecc… 
Oggi gli abbonati sono scesi a 79… per il livello del cartellone persino troppi!!!
E invece, perché si deve fare il contrario di quello che è stato fatto prima, si è scelto come location la ex chiesa Anglicana, che ha solo 200 posti a sedere, e quindi si sono dovuti fare due turni di spettacolo, con maggiori costi
E non avendo dei camerini, le compagnie “serie” non vengono… Si è dovuto comprare un palco, perché quello di proprietà del Comune del Palazzetto non andava bene all’Anglicana, e quindi spendere 48.000 euro iva compresa… 
Per non parlare della ennesima marchetta elettorale della direzione artistica, in precedenza mai fatta da nessuno, perché gli spettacoli li sceglievano il Sindaco e l’Assessore, gratis, costata alla collettività 28.556,45 euro, affidata ad un amico degli amici (elettore), che peraltro appartiene ad una associazione che non è nemmeno di Alassio
Speriamo che la lezione sia servita, e che per il futuro le scelte artistiche vengono affidate, magari gratuitamente come nel passato, a persone più competenti.
Considerato che Avogadro sapeva della vendita di soli 60 abbonamenti molto prima dell'inizio della stagione Teatrale, poteva prevedere il fallimento della stagione; avevo, in tempi non sospetti, consigliato di annullare la stagione teatrale per dirottare questi soldi (117.650 euro) per esempio sul Turismo, e quindi questa vicenda è ancora più grave, e meritevole di una segnalazione alla Corte dei Conti!

Marco Melgrati  Consigliere Regionale

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