lunedì 16 dicembre 2013

Genova - Regione Liguria: Burlando promuove le medio-piccole intese anche in Liguria aprendo a Nuovo Centro Destra


Il Capogruppo di Fiorza Italia in Regione Liguria richiama al senso di appartenenza
 i fuoriusciti del NCD prima del voto sul Bilancio della Regione

Melgrati: “ i fuoriusciti da Forza Italia sono stati eletti con i voti del Pdl, di Berlusconi e dovevano svolgere il ruolo di alternativi alla sinistra e non di stampella dei problemi della coalizione di sinistra-centro della Liguria”

Questa mattina in Consiglio Regionale Burlando, nella sua relazione sul Bilancio, lancia l’assist a Nuovo Centro Destra dicendo: “ questo giro rimango fedele all’elettorato e benché la disponibilità del Nuovo Centro Destra, anche sul Bilancio, non cambierò la squadra di governo, ma al prossimo possiamo trovare un intesa per governare la Liguria insieme”.

Lo fa sapere il Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati che si dice esterrefatto da tali affermazioni che però avevano avuto delle avvisaglie nei giorni scorsi, con la previsione di un voto favorevole o di una astensione benevola alla Legge Finanziaria regionale da parte dei componenti di NCD: “ voglio ricordare a questi consiglieri che si chiamano Saso, Garibaldi e Rocca, che sono stati eletti nella lista con il nome di Silvio Berlusconi e del Pdl, che voleva essere fortemente alternativa alla Sinistra”.

Continua il capogruppo Marco Melgrati: “con quale coraggio, con quale faccia e dignità si ripresenteranno agli elettori, dei quali già oggi hanno tradito la fiducia, anche solo con questa apertura da parte di Burlando, l’antagonista di sempre, il Compagno per eccellenza, il puparo che tira le fila della politica regionale da anni prima nel partito comunista, poi nei democratici di sinistra, passando per l’Ulivo e approdando nel Pd”.

Voglio sperare che domani durante la discussione in Consiglio regionale il Gruppo del Nuovo Centro Destra prenda decisamente le distanze da questa apertura di Burlando che sarebbe  all’inciucio per eccellenza, e costituirebbe una macchia politica indelebile sulla figura di consiglieri che hanno una storia di centro destra e qualcuno addirittura di estrema destra”, conclude Marco Melgrati.


Genova, 16/12/2013

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