La manifestazione a cui hanno partecipato una trentina di attivisti,
Alice Salvatore candidata dei " grillini "alla presidenza della Regione
e il ri-candidato consigliere di Forza Italia Marco Melgrati,
una strana accoppiata,
anche se i presupposti dell'iniziativa sono sicuramente lodevoli
Quello strano " tandem " Alice Salvatore - Marco Melgrati,
davanti all'ingresso dell'Ospedale Santa Corona
Una protesta contro la chiusura del reparto pediatrico di Santa Corona
e per difendere tutti gli altri
Loano - Si sono ritrovati a Loano, presso la Marina, dove sono
partiti intorno alle ore 10, dopo aver esposto uno striscione che
riportava lo slogan dell’iniziativa: “La salute prima del profitto” ed un altro con un chiaro “Giù le mani dall’ospedale”.
Una sessantina di persone si sono mosse verso il Santa Corona,
meta della camminata; poche altre se ne sono aggiunte durante il
cammino. Una volta giunti nei pressi dell’ospedale, l’iniziativa si è
conclusa con un breve presidio.
La marcia pacifica è stata promossa “per protestare contro la
chiusura del reparto pediatrico di Santa Corona e per difendere tutti
gli altri reparti che stanno avendo la stessa sorte”. E’ stata organizzata dal comitato cittadino Tuteliamo Borghetto, dall’associazione Vivi Borghetto e dal gruppo Cittadini Attivi Loanesi.
“I nostri timori sono che ci siano parecchi tagli e quindi la perdita del Dea di secondo livello
– spiega l’esponente di uno dei comitati -. Abbiamo la paura che dopo
le regionali si effettui questa mossa. Chiediamo che venga mantenuto e
che si mantengano anche tutti i reparti che ci sono attualmente”.
Una manifestazione fatta da cittadini senza bandiere, perché la
protesta per la salute passa soprattutto dall’impegno delle persone
comuni. “Riguardo ai politici che sono venuti – sottolinea -, ne
approfittiamo chiedendo loro di portare avanti le nostre richieste”.
“L’idea è partita dai problemi sorti con Pediatria – dichiara un altro promotore della marcia -. Abbiamo scoperto che non funziona più, in particolare il pronto soccorso pediatrico.
La criticità, che ci ha portato anche a lanciare una raccolta firme, è
stata quella delle famiglie che, in caso di ricovero dei bambini, sono
costrette ad andare a Savona o addirittura a Genova”.
Poca gente alla marcia, ma tante firme raccolte: oltre 10 mila.
“L’importante è aver fatto una buona raccolta firme – ribadisce -. Si
sa che le persone spesso tendono a non esporsi. L’importante sono le
idee da portare avanti. Oggi non ci sono bandiere, ma auspichiamo la presenza di istituzioni e candidati che porteranno avanti le nostre richieste”.
Tra i promotori della marcia, in ambito politico, il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marco Melgrati,
che sta sostenendo la raccolta di firme volta a fare pressioni affinchè
venga riaperto un reparto che i promotori dell’iniziativa reputano
“necessario ed indispensabile in un ospedale che è sede di Dea di
secondo livello, oltre che un servizio per i cittadini di tutto il
comprensorio Loanese, Pietrese e Albenganese”.
Da www.Ivg.it del 02 Maggio 2015
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