Nigel Farage il leader dell'Ukip, gli euroscettici, a favore dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, ora esulta !
Londra - Alle 7 del mattino quello che era ormai evidente diventa ufficiale: il Regno Unito ha votato per lasciare l’Europa. I favorevoli all’uscita della Gran Bretagna dall’Europa hanno vinto il referendum con una percentuale che si avvicina al 52% e vantaggio di oltre un milione di voti. Il leader storico degli euroscettici dell’Ukip, Nigel Farage (foto)
, l’unico a sbilanciarsi in una raffica di dichiarazioni durante lo
spoglio, canta apertamente vittoria: «Questa è l’alba di un Regno Unito
indipendente, oggi è il nostro Independence Day, è arrivato il momento di liberarci da Bruxelles».
Panico sui mercati, sterlina ai minimi
Londra e la Scozia non sono riuscite a compensare la valanga dell’Inghilterra profonda, ma anche del Galles. Forse un ruolo lo ha giocato anche il maltempo, con l’impatto che la pioggia torrenziale di ieri ha avuto sull’affluenza alle urne nella capitale. In ogni modo la partita appare chiusa. E la reazione dei mercati - euforica dopo il primo opinion poll che aveva dato Remain al 52% - ne è una conferma: sterlina ai minimi storici sul dollaro dopo una discesa a precipizio peggiore di quella del Venerdì Nero del 1992, panico nelle borse di mezzo mondo, futures a -7% a Londra.
Londra e la Scozia non sono riuscite a compensare la valanga dell’Inghilterra profonda, ma anche del Galles. Forse un ruolo lo ha giocato anche il maltempo, con l’impatto che la pioggia torrenziale di ieri ha avuto sull’affluenza alle urne nella capitale. In ogni modo la partita appare chiusa. E la reazione dei mercati - euforica dopo il primo opinion poll che aveva dato Remain al 52% - ne è una conferma: sterlina ai minimi storici sul dollaro dopo una discesa a precipizio peggiore di quella del Venerdì Nero del 1992, panico nelle borse di mezzo mondo, futures a -7% a Londra.
Voci di dimissioni di Cameron
A Londra, poi, la crisi politica rischia di essere questione di ore. Sky News cita già fonti vicine a Downing Street che ipotizzano come imminenti le dimissioni di Cameron. Il primo ministro conservatore, sconfessato in primo luogo dall’elettorato del suo partito e sfidato in casa in particolare dal rampante ex sindaco di Londra Boris Johnson, capofila non ufficiale dello schieramento dei Leave, non sembra avere più vie d’uscita. Quel referendum che lui stesso aveva promesso e poi convocato credendo di poter dare un contentino sul fronte interno lo sta travolgendo. «Il genio dell’euroscetticismo è uscito dalla lampada», ha tuonato il tribuno Farage. E forse non solo in Gran Bretagna.
A Londra, poi, la crisi politica rischia di essere questione di ore. Sky News cita già fonti vicine a Downing Street che ipotizzano come imminenti le dimissioni di Cameron. Il primo ministro conservatore, sconfessato in primo luogo dall’elettorato del suo partito e sfidato in casa in particolare dal rampante ex sindaco di Londra Boris Johnson, capofila non ufficiale dello schieramento dei Leave, non sembra avere più vie d’uscita. Quel referendum che lui stesso aveva promesso e poi convocato credendo di poter dare un contentino sul fronte interno lo sta travolgendo. «Il genio dell’euroscetticismo è uscito dalla lampada», ha tuonato il tribuno Farage. E forse non solo in Gran Bretagna.
Da www.ilSecoloxix.it del 24 Giugno 2016
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