Rocco Invernizzi, presidente del Consiglio comunale sospeso "ad Interim" in virtù della Legge "Severino", ora inizia a pensare concretamente di riprendersi la sua carica in seno
al Consiglio comunale della Città di Alassio
Certezza perché ero certo e convinto dell’inesistenza di un
reato. Soddisfazione che ciò sia stato ratificato anche dagli organi
inquirenti.
Rabbia perché purtroppo io, al contrario, sono già stato
condannato in altro procedimento per concorso nel reato che lo stesso Tribunale
ha dichiarato non esistere. E allora è lecito domandarsi come posso avere
aiutato qualcuno a commettere un reato che non c’è mai stato ?
Ma soprattutto Delusione, perché molti sono stati quelli pronti
a demolire la mia figura professionale e politica, a strumentalizzare la mia
vicenda a proprio vantaggio, soprattutto dai banchi della maggioranza di cui io
ho fatto parte, e senza paura di dire una cosa non vera con i miei voti li ho
fatti vincere, e pochi quelli che, oggi, alla luce dei nuovi fatti mi hanno
comunicato la loro solidarietà e rinnovato la loro stima.
Viene voglia di abbandonare un sistema che ti costringere a
combattere contro poteri così forti da sembrare i proverbiali ‘mulini a vento’,
soprattutto quando in questa lotta sei lasciato solo dalle figure istituzionali.
Ma io sono diverso e questa sentenza che sancisce una verità che
ho sempre sostenuto, versa nuova linfa nel mio desiderio di lavorare e
rappresentare chi come me non si vuole arrendere ad un sistema sbagliato ma
lotta e fatica per cambiarlo e migliorarlo, attendo con impazienza il 19
ottobre per vedere finalmente riabilitata la mia persona e tornare al ruolo che
i cittadini mi hanno consegnato con l’elezione del 2013.
Alassio, 07 luglio 2016
Rocco Invernizzi

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