giovedì 24 novembre 2016

Alassio - Roma - Bruxelles: il sindaco Canepa (con il cartello in mano) e l'assessore Rossi alla sua destra, due dei politici recatisi prima a Roma e poi a Bruxelles, per ritirare l'attestato di nomina di " Città dello Sport 2017 ". L'ex sindaco Roberto Avogadro: “ Premio farlocco ”. Il capogruppo di minoranza Angelo Galtieri, invece chiede chiarimenti in merito a chi abbia pagato le spese delle trasferte a Roma e a Bruxelles per il ritiro dell'attestato, dei politici di maggioranza recatisi nelle due città assieme al Sindaco Enzo Canepa

Foto di repertorio dell'incontro pubblico, propedeutico, tenutosi circa due mesi nella 
biblioteca del Comune di Alassio, prima dei viaggi a Roma al CONI e a Bruxelles, 
in seguito alla nomina di Alassio " Città dello Sport 2017 "


Alassio -Nei giorni scorsi una delegazione comunale di Alassio, sindaco, assessore allo sport e assessore alle aree cimiteriali, si sono recati a Bruxelles a ritirare un fantomatico premio “European Town of Sports 2017” assegnato da una associazione Aces Europe che a tutti gli effetti è una società privata, certamente sponsorizzata nelle stanze comunali da qualche amico degli amici, che nulla ha a che fare con le organizzazioni comunitarie europee. Una società che dietro il pagamento di una quota di adesione e delle spese di viaggio e di soggiorno dei suoi “membri del comitato di valutazione” rilascia un attestato del tutto simile a quelli che in passato gli imprenditori in cerca di scalata sociale si compravano e si appendevano dietro la scrivania, una “patacca” bella e buona quindi”. Queste le parole dell’ex sindaco di Alassio Roberto Avogadro che commenta ironicamente la visita dell’amministrazione alassina a Bruxelles per l’attestato di “Città Europea dello Sport 2017”.
“Evidentemente sono scelte, il provincialismo, la scarsa larghezza di vedute, la voglia di prendere scorciatoie per dimostrare un blasone si palesano anche in queste cose… qualcuno si compra un falso diploma, qualcuno una falsa Vuitton dai “vu cumpra”, altri un falso titolo di città europea dello sport” aggiunge.
“Non c’è nulla di male? Non direi, ci sono almeno tre ordini di motivi che costituiscono per un amministratore pubblico motivo di seria reprimenda: non ti sei accorto che ti stavano vendendo una patacca e pensavi di concorre alla nomination per gli Oscar? Allora non sei adatto ad amministrare una città, probabilmente neanche un condominio. Sapevi che era una patacca ma hai agito nella convinzione di poter fare bella figura a buon prezzo, per te, fidando nella creduloneria dei tuoi amministrati? Allora è infinitamente peggio perché hai cercato di spacciare per oro quello che oro non è, al limite stagno, cercando di prendere in giro i tuoi concittadini. In entrambi questi casi lo hai fatto usando soldi non tuoi, usando soldi pubblici, usandoli male. Quegli stessi soldi che avrebbero potuto aiutare una società sportiva locale a continuare la sua attività o sarebbero potuti servire ad organizzare qualcosa per i giovani, anziché portare in viaggio premio a Bruxelles tre amministratori pataccari a ritirare un premio patacca” conclude Avogadro.
E sulla visita a Bruxelles non sono mancate anche critiche da parte della minoranza che sta verificando se il viaggio e il pernottamento sono state a spese degli alassini. “Passi la presenza del sindaco Canepa e anche quella dell’assessore allo Sport Rossi. Ma che ci faceva a Bruxelles ad esempio l’assessore alle aree cimiteriali Rocca?” si chiede l’esponente dell’opposizione Angelo Galtieri. Ennesimo caso di uso disinvolto delle risorse pubbliche? “Speriamo davvero di no, anche perché sarebbe una scandalosa gita con i soldi degli alassini”.
Il consigliere di minoranza chiede di dettagliare quanto è costata la trasferta “istituzionale” e aggiunge che “sarebbe stato meglio destinare questi soldi ad altre priorità” conclude Galtieri.

Da www.IVG.it del 23 Novembre 2016


Alassio - Roma: " Alassio Città dello Sport 2017". Alcuni dei nostri amministratori pubblici ripresi, in un momento di relax, durante la impegnativa missione al CONI a Roma, caput mundi .





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