In relazione alle dichiarazioni sulla mozione di sfiducia da parte
del Consigliere Angelo Galtieri, si inoltra di seguito nota
dell'Amministrazione Comunale:
"Ad Alassio esistono due universi paralleli: la realtà del
Consiglio Comunale da una parte, il magico mondo del Consigliere Angelo
Galtieri dall'altra parte. È sconcertante la faziosità di quanto
riportato a firma del Consigliere di minoranza Angelo Galtieri,
in relazione alla nota della Presidente del Consiglio Patrizia Nattero,
con la quale, confermando ogni disponibilità e nello spirito della
miglior collaborazione, la Presidente evidenziava puntualmente le
motivazioni che rendono inaccoglibile la 'mozione' presentata
il 29/12/16.
Contrariamente a quanto afferma Galtieri, la mozione di sfiducia è
espressamente e chiaramente disciplinata dal TUEL, il cui art. 52 reca
a oggetto proprio 'mozione di sfiducia'. La formulazione dell’art. 52
del TUEL 267/00 è poi molto chiara, e specifica
che la 'mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da
almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine
il sindaco'. I consiglieri assegnati al comune di Alassio (escluso il
sindaco) sono 16, pertanto i 2/5 sono 6,4. Le sigle
(illeggibili e non riconducibili ad alcun gruppo politico) apposte
sulla nota in oggetto sono quattro. Inoltre il Consigliere Invernizzi,
con sua nota del 29/12/16 (prot. comunale n. 35171), afferma di aver
siglato per mero errore materiale la mozione di sfiducia
nei confronti del Vice Sindaco. Pertanto, pur non identificabile, una
delle quattro firme non è da computare.
La mozione di sfiducia deve seguire le norme procedurali previste
dal testo unico. Il Consigliere Galtieri si appella al rispetto delle
regole, ma è il primo, con i fatti, a non conoscerle né rispettarle.
Mancandone i più elementari presupposti non può
essere accolta e conseguentemente non ci sono le ragioni per convocare
il consiglio comunale.
L'Amministrazione Comunale di Alassio.
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