Il sindaco di Alassio Enzo Canepa e Aleksandra Matikj (Presidentessa
del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”)
“L’altro giorno, presso la Procura di Savona, mi è stato confermato
che il Sindaco di Alassio Enzo Canepa è stato condannato per merito
della denuncia depositata presso la stessa sede dalla sottoscritta
Aleksandra Matikj”. Lo dichiara la Presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”.
Ed aggiunge:
“Ho scritto quella denuncia personalmente perché rimasi
impressionata dall’Ordinanza del Sindaco Canepa, emessa il 1° luglio
2015, dove ricordo bene fu esplicitamente citato che:
“… ACCERTATO che già dal mese di giugno è esponenzialmente
aumentata la presenza sul territorio comunale di cittadini stranieri
provenienti da diversi stati africani, asiatici e sudamericani…”
“… CONSIDERATO che in detti paesi, sia di origine sia di
transitorio, in assenza di adeguate misure di profilassi sono ancora
presenti numerose malattie contagiose ed infettive, quali ad esempio
TBC, scabbia, HIV, ed è tutt’ora in corso una gravissima epidemia di
Ebola…”
“… VISTO l’art. 50 comma 5 del Decreto Legislativo 18.08.2000 n.
267, in base al quale in caso di emergenze sanitarie o di igiene
pubblica a carattere esclusivamente localele ordinanze contingibili ed
urgenti sono adottate dal Sindaco, quale rappresentante della comunità
locale…”
il Sindaco ORDINA
Il divieto a persone prive di fissa dimora, provenienti da paesi
dall’area africana, asiatica e sudamericana, se non in possesso di
regolare certificato sanitario attestante la negatività da malattie
infettive e trasmissibili, di insediarsi anche occasionalmente nel
territorio comunale.”
Nemmeno pochi giorni fa però, lo stesso Sindaco Canepa, a seguito
del decreto penale di condanna al pagamento di una sanzione di 3750
euro, ha dichiarato:
“Vado a processo, voglio spiegare perché presi quella decisione e
con quale spirito. Rifarei anche oggi quell’atto. Non è un’ordinanza
anti profughi!”
Non è un’ordinanza anti profughi, dice adesso però intanto nella
sua ordinanza aveva specificato che lui stesso, da Sindaco di Alassio
aveva ORDINATO il divieto a persone prive di fissa dimora, provenienti
da paesi dall’area africana, asiatica e sudamericana, se non in possesso
di regolare certificato sanitario attestante la negatività da malattie
infettive e trasmissibili, di insediarsi anche occasionalmente nel
territorio comunale. Ma anche se, miracolosamente, dovesse dimostrare
che non si riferiva ai Profughi che sono coloro che non hanno una fissa
dimora in Italia, la sua Ordinanza sanitaria è alquanto discriminatoria
perché aveva fatto tale Ordinanza soltanto per i cittadini stranieri
provenienti da diversi stati africani, asiatici e sudamericani
accusandoli come i portatori di malattie infettive e trasmissibili e
creando così anche un allarme sociale tra la gente. Addirittura, aveva
scritto nella propria Ordinanza che è tutt’ora in corso una gravissima
epidemia di Ebola quando in realtà, tuttora, in Liguria non si è
presentato nemmeno un caso. In Italia si sono presentati in tutto
soltanto due pazienti di cui entrambi avevano prestato il servizio di
volontariato all’estero e sono Italiani, guariti comunque ma si registra
ZERO casi in Italia di Ebola da parte degli Immigrati o Profughi. Se
davvero si vuole prevenire un’epidemia, sempre che ci sia davvero un
contagio effettivo in corso, occorrerebbe che tutte le Persone a
prescindere dalla nazionalità, religione, sesso e l’età venissero
sottoposte ai controlli sanitari a tutti gli aeroporti, a tutte le
stazioni dei treni e degli autobus ed a tutte le entrate della città che
toccano gli eventuali paesi di estrema infezione. Inoltre, lo stesso
trattamento sanitario andrebbe effettuato a tutti i lavoratori che
viaggiano sulle navi e che poi rientrano in porti liguri, per non
parlare di come tutti i Turisti potrebbero accogliere una cosa del
genere. Ma quanto potrebbe costare una prevenzione del genere e
soprattutto chiediamoci se davvero è necessario creare un allarme su
un’epidemia che in Liguria non c’è mai stata? Invece, delle reali
epidemie in Liguria non se ne parla. Il Sindaco Canepa nomina il virus
di HIV, come una malattia che in Liguria avrebbero soltanto gIi
Immigrati che sono senza una fissa dimora e provenienti da paesi
dall’area africana, asiatica e sudamericana però i dati statistici
dimostrano che la Liguria, sì, è diventata una delle regioni più
contagiate dell’AIDS ma tra i giovani Italiani di età tra i 25 e i 29
anni che, probabilmente rassicurati anche dal fatto che secondo certi
Sindaci sarebbero gli Immigrati a trasmettere le malattie infettive e
non di certo gli Italiani, ad occhi chiusi di infettano… e sono gli
stessi ragazzi che poi si spengono con la morte negli occhi, capendo e
probabilmente soltanto in quegli attimi che le menzogne che avevano
raccontato non erano proprio vere. Vale anche per la scabbia, si
trasmette maggiormente con il contatto sessuale. Il Sindaco Canepa, se
avesse davvero a cuore la salute dei suoi cittadini, avrebbe ed insieme
al Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, l’assessore
regionale Stefano Mai, ex sindaco di Zuccarello e i sindaci di Ortovero,
Andrea Delfino, Vendone, Pietro Revetria, Erli, Candido Carretto e
Garlenda, Silvia Pittoli, fatto qualcosa in merito a questa epidemia
reale tra i giovani Liguri. Invito, e fin da adesso Sonia Viale a
prendere i provvedimenti in merito al tanto diffuso virus dell’HIV tra i
giovani in Liguria ed a mettersi immediatamente in contatto con le
Università liguri tramite una campagna pubblicitaria informativa anche
con la Chiesa e le scuole superiori. L’HIV non si trasmette con una
stretta di mano, non si trasmette con l’aria ma soltanto tramite i
rapporti sessuali oppure tra chi si droga ed usa la stessa siringa.
Altrettanto, ritengo che si debba fare una campagna educativa contro
l’uso delle sostanze stupefacenti perché in Liguria è diventato un
allarme anche questo, in parte riguardo anche lo scambio di malattie
infettive come l’epatite, l’HPV e tante altre di cui in Liguria non se
ne parla proprio e sono sotto gli occhi di tutti. Riguardo alla TBC, si
sa che le condizioni di igiene bisogna che siano adeguate. Di tutte
queste malattie che si curano, l’unica che porta alla morte sicura è
l’AIDS e della sproporzionata contaminazione tra i giovani in Liguria
non ne parla nessuno. Io oggi vorrei lanciare un appello, davvero umano,
di cuore… ai nostri Sindaci, al Presidente Toti ed a Sonia Viale, se
davvero amate la Liguria ed i Liguri come sostenete, dimostratelo
intanto partendo da una Campagna contro l’AIDS a titolo informativo tra i
banchi delle scuole, dove tra l’altro gli Immigrati senza fissa dimora
non ci possono essere perché non hanno il Diritto allo Studio, e
partendo magari proprio da un nuovo UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
dedicato ai giovani liguri affinché possano essere informati sulla
PREVENZIONE dell’AIDS e di altre malattie infettive e trasmissibili ma
anche per i giovani che hanno bisogno di aiuto contro la
tossicodipendenza, un punto di Riferimento che potrebbe essere impostato
proprio nella Sala della Trasparenza dove il Presidente Toti rilascia i
propri Comunicati stampa ma la Regione Liguria è davvero tanto grande
che penso proprio si possano fare anche in un’altra sala interna di
prestigio. Con questo mio lunghissimo, e scusate, comunicato io vorrei
esprimere oggi il mio grande amore e preoccupazione per la Liguria e per
i Liguri ma altrettanto per gli Immigrati e per i Diritti dell’Uomo,
della Dignità di una qualsiasi persona che ci abita ma soprattutto
vorrei accendere i riflettori sulle questioni davvero importanti
affinché le vedessero tutti. La Verità e la Trasparenza prima di tutto…
Ho impiegato qualche giorno per pensare a come scrivere oggi perché
vorrei precisare bene che le malattie infettive possono colpire davvero
tutti, che importante è essere informati su come si trasmette una
malattia infettiva ma è anche molto utile sapere che non tutti noi
Immigrati siamo malati di malattie infettive, io stessa da Immigrata
Extracomunitaria e Profuga di guerra con la mia famiglia e le altre in
Liguria che rappresento, riteniamo tutti che un’Ordinanza come quella
del Sindaco di Alassio sia molto offensiva, ingiusta e scorretta oltre
che altamente discriminatoria e quindi pericolosa perché crea anche un
allarme sociale che da una parte danneggia gli Immigrati e dall’altra,
come abbiamo visto, crea le false rassicurazioni anche tra i giovani che
credono che tra gli Italiani non ci si possa infettare e poi pagano con
le proprie vite le propagande politiche altrui. Infine, vorrei
altrettanto chiedere al Sindaco di Alassio e chi con lui appoggia la sua
Ordinanza sanitaria di fare un test clinico e poi mettiamo i risultati
pubblicamente sotto gli occhi di tutti. Dovesse però qualcuno di loro
avere qualche malattia infettiva, mi sembrerebbe davvero disumano
multarlo e mandarlo via dall’Italia come lui vorrebbe fare con gli
Immigrati senza dimora fissa… o forse sosterrebbero anche questo, chi
sa… So soltanto che isolare persone classificandole in Immigrati ed
Italiani e malati e sani, con tanto di Ordinanze di emarginazione, mi
ricorda qualcuno che tempo fa faceva così, uguale… ma credo che a tutti
verrà in mente qualche nome…
Vorrei oggi, altresì, dare il mio massimo appoggio alla Procura
di Savona che ha emesso la giusta condanna nei confronti del Sindaco
Canepa e ringraziarli nel nome del nostro “Comitato per gli Immigrati e
contro ogni forma di discriminazione” ed esprimiamo la nostra massima
Solidarietà per i post pubblico sulla pagina del Social Network Facebook
del Governatore Giovanni Toti e dove di seguito alla sua Solidarietà al
sindaco di Alassio Enzo Canepa e stupore per la decisione del giudice
che lo ha condannato per razzismo solo per aver emesso un’ordinanza nel
suo comune, si leggono le risposte come queste:
“… Si vergognino i magistrati….incompetenti e di parte!…”
“…Una grande massa di imbecilli!…”
“… Ma quando succederà che si possano denunciare anche i prefetti
per razzismo nei confronti degli italiani???… … E i giudici per abuso
d’ufficio”
“… Magistratura: casta pericolosissima per tutti i cittadini italiani !!!…”
“… Siamo in Italia o in Africa?ma penso che anche in Africa
rispettano prima a i propri diritti e fuori gli stranieri .italiani
zerbini del governo e dei profughi il mio rispetto al sindaco…”
“… Solidarietà assoluta! …uno dei più gravi problemi ,in Italia,
sono i giudici e la magistratura tutta! Troppo delirio di potere! Altro
che la casta dei politici! Loro sono la super casta assoluta!…”
“… Se il sindaco di alassio e’ razzista , lo sono pure io… E ne
sono contento e fiero . Almeno difendo le mie idee e il mio paese dal
buonismo politico…”
“… Qui siamo arrivati propio al massimo della deficienza”sara mica un giudice di sinistra”…”
“… Solidarietà anche da parte mia. Mi chiedo governatore Toti
quando sarà che noi italiani possiamo denunciare x razzismo n3i nostri
confronti : politici una a caso, la Boldrini, prefetti, vescovi, ecc
ecc…”
“… Évvero immaggistrati sono disinnistra! W le persone honneste abbasso i negri…”
“… Solidarieta …e basta . Mandiamoli a casa cti pelandroni . Ma siamo sicuri che sti giudici siano italiani…”
“… Fuori i clandestini. !…”
“… Dobbiamo scendere in piazza colpo di stato gente….”
Ma in particolare per la seguente minaccia:
“Sparare al giudice”
La Magistratura ha fatto semplicemente il proprio lavoro, in modo
onesto e giusto. Considerate però le ultime minacce gravi che ho letto
anch’io, non ho paura di espormi per la stessa Magistratura ed aggiungo
che se volete minacciare qualcuno, rivolgetevi alla sottoscritta perché
sono io che ho fatto quella denuncia e sarà poi un mio Diritto tutelarmi
legalmente. Detto ciò, noi invitiamo sia il Sindaco di Alassio Enzo
Canepa che tutti gli altri che hanno adottato la stessa Ordinanza in
Liguria a cessarle perché discriminatorie ed inoltre, ci riserviamo di
fare un’integrazione dove denunciamo anche il fatto che tale Ordinanza
ha creato e crea ingiustificato allarme sociale e quindi porta a sempre
peggiori e devastanti episodi di razzismo in Liguria.
Codice penale italiano Art. 658 – Procurato allarme presso l’Autorità –
Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti,
suscita allarme presso l’autorità, o presso enti o persone che
esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o
con l’ammenda da euro 10 a euro 516.
Vogliamo soltanto che tra le persone in Liguria torni la Pace e
la Tranquillità ma soprattutto e che gli Italiani ed Immigrati a
prescindere, si sappiano rispettare cordialmente e reciprocamente.
Aleksandra Matikj(Presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”)
Da www.Ivg.it del 01 Gennaio 2017
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