domenica 7 maggio 2017

Francia - Parigi: il ballottaggio per l’Eliseo il 07 maggio 2017 decreta Emmanuel Macron nuovo presidente

 
 
Parigi - Emmanuel Macron è l’ottavo presidente della Quinta repubblica. Gli exit poll Bfm resi noti alle 20, subito dopo la chiusura delle urne nelle grandi città (nel resto del Paese si erano chiuse alle 19), danno il candidato di “En Marche!”, 39 anni, al 65,9%

Visibilmente emozionato, un po’ rigido e senza mai sorridere, ha parlato alla nazione dal suo quartier generale: «E’ un grande onore e una grande responsabilità. Niente era già scritto. Grazie a tutti coloro che mi hanno dato voto e sostegno. Conosco fratture sociali, impasse democratici. Vorrei rivolgere un saluto repubblicano alla mia avversaria, cosciente delle divisioni che hanno portato a voti estremi. Garantirò l’unità della nazione. So che ci sono volti, uomini donne bambini, vite intere. Mi rivolgo a tutti voi, insieme. Siamo eredi una grande storia, dobbiamo trasmetterlo ai nostri figli, dare nuovo slancio a questo messaggio. Lo difenderò insieme all’Europa e alle sue speranze. La comunità dei destini scelta dal nostro continente». Macron ha reso omaggio a Hollande, promettendo nei prossimi cinque anni di sconfiggere le paure e ritrovare l’ottimismo e lo spirito di conquista, unendo il popolo e cogliendo le sfide, come il passaggio all’economia verde e alla digitalizzazione, non tirandosi indietro di fronte alle sfide. Immediata la festa alla spianata del Louvre, dove si sono radunati i suoi sostenitori. Intanto dei tafferugli con lancio di fumogeni sono scoppiati intorno a Boulevard de Belleville. 

Aggiornamenti
Il passaggio di consegne
Il passaggio di consegne Il primo impegno pubblico di Macron sarà domani al fianco del presidente Francois Hollande all’Arco di Trionfo, per le celebrazioni dell’8 maggio, anniversario della vittoria degli Alleati sulla Germania nazista. Hollande, che ha avuto Macron prima come consigliere economico all’Eliseo, poi come ministro, non incontra pubblicamente il suo successore dallo scorso agosto, quando Macron - allora ministro dell’Economia - decise di lasciare il governo in disaccordo con la linea politica. La data del passaggio di consegne non è stata ancora stabilita. L’investitura deve tenersi tra la proclamazione dei dati ufficiali, il 10 maggio, alle 17.30, e il momento in cui si esaurisce il suo mandato, domenica 16 maggio. L’investitura avverrà dunque tra giovedì e domenica della prossima settimana. 

Le congratulazioni di Trump
«Congratulazioni a Emmanuel Macron per la sua grande vittoria oggi come prossimo presidente di Francia. Non vedo l’ora di lavorare con lui!». Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Le Pen: “Scelta continuità, ma la battaglia inizia stasera” 

Macron: «Difenderò la Francia e l’Europa»

«Difenderò la Francia e l’Europa», perché «bisogna stringere i legami tra l’Europa e i popoli». Lo dice Emmanuel Macron, nel suo primo intervento da neo presidente della Repubblcia francese. «Insieme affronteremo sfide e minacce», ha aggiunto.
‘Macron presidente’, il Louvre esplode di gioia
«Il presidente della Repubblica è Emmanuel Macron». All’annuncio dato dalla televisione francese, i circa 5.000 militanti di `En marche!´ riuniti davanti al Louvre di Parigi sono esplosi in un boato di gioia e in in tripudio di tricolori francesi. Macron li raggiungerà dopo le 21 per festeggiare con loro sul grande palco installato al centro dell’esplanade che si sta riempiendo sempre di più.
Le Monde: «Astensione record»
L’edizione online di Le Monde annuncia che si va verso un’astensione record per il secondo turno. «Non succedeva dal 1969». Alle 17 la partecipazione è stata del 65,3%.
L’affluenza alle 12: 28,23%
Affluenza alle urne: alle 12 ha votato il 28,23%, in lieve ribasso rispetto al 2012 L’affluenza alle urne al ballottaggio a mezzogiorno è in lieve ribasso rispetto al primo turno: 28,23% rispetto al 28,54%. In ribasso di due punti, invece, rispetto al 2012, quando a votare a mezzogiorno al ballottaggio era stato il 30,66% degli aventi diritto. Non c’è stato il temuto «crollo» dell’affluenza, anche se il dato di mezzogiorno - sostanzialmente stabile rispetto al primo turno - è inferiore alle precedenti elezioni (con l’eccezione del 2002). Secondo il ministero dell’Interno, infatti, nel 2012 (Sarkozy-Hollande) a mezzogiorno votò il 30,66% degli elettori, nel 2007 (Sarkozy-Royal) il 34,11% e nel 2002 il 26,19%. Per la prima volta, però, il secondo turno vede un’affluenza inferiore - anche se di pochissimo - rispetto al primo. Bassissima l’affluenza 19,54% (in ribasso di 10 punti rispetto al primo punto) nella Seine-Saint-Denis, regione di sinistra dove aveva vinto ampiamente - 15 giorni fa - la sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon. Melenchon non ha dato consegne di voto ai suoi elettori, soltanto metà dei quali - stando ai sondaggi - andrebbero a votare per Macron. 

L’appello di Macron ai francesi: Àndate a votare
«Abbiamo votato, ora siamo nelle mani dei francesi. Invito tutti i francesi a recarsi alle urne, i nostri predecessori si sono battuti per questo diritto, vi invito ad andare a votare». Lo ha detto il candidato all’Eliseo Emmanuel Macron lasciando il seggio subito dopo aver votato al ballottaggio per le presidenziali.
Marine Le Pen ha votato
Marine Le Pen, leader del Front National, ha votato nel seggio di Hènin-Beaumont nel nord della Francia. Dopo aver stretto le mani agli scrutatori e atteso i fotografi, la leader del Fn ha espresso il suo voto. Poi ha lasciato il seggio a piedi ma, immediatamente assediata dai giornalisti, non ha rilasciato dichiarazioni.
Macron al seggio con la moglie
Emmanuel Macron ha appena votato. Il candidato alle presidenziale, leader di `En Marche!´, giunto al seggio di Le Touquet, nel nord della Francia, ha trovato ad attenderlo diversi sostenitori. Accompagnato dalla moglie Brigitte, Macron, prima di votare, ha stretto la mano ai sostenitori che lo attendevano e agli scrutatori. Dopo aver atteso gli scatti dei fotografi, Macron ha quindi messo la scheda nell’urna elettorale.
Hollande ha votato
Il presidente francese, Francois Hollande, ha votato il suo successore, l’ottavo presidente della Quinta Repubblica. Il presidente francese uscente ha votato nel suo seggio, a Tulle, nel dipartimento della Correze (Francia sud-ovest): e dinanzi a fotografi e cameramen, il presidente ha lasciato cadere la sua scheda nell’urna. Hollande chiude il suo mandato con indici di popolarità ai minimi storici, ma nel seggio, un elettore gli ha anche donato una rosa. Stasera il presidente socialista -che ha dato il suo sostegno al leader di En Marche!, Emmanuel Macron, come «barriera» contro l’estrema destra del Front National- aspetterà i risultati, a partire dalle 18:30, all’Eliseo, insieme ai suoi ministri.
La data del passaggio di consegne con il suo successore non è stata ancora stabilita. L’investitura deve tenersi tra la proclamazione dei dati ufficiali, il 10 maggio, alle 17:30, e il momento in cui si esaurisce il suo mandato, domenica 16 maggio. L’investitura avverrà dunque tra giovedì e domenica della prossima settimana.
All’estero hanno già votato 560mila francesi: +6% rispetto al 2012
Mentre in Francia le urne si sono aperte questa mattina, c’è qualcuno fra i transalpini che ha già espresso la sua preferenza nel ballottaggio: sono gli abitanti dei Territori d’Oltremare e i francesi che risiedono all’estero (gli iscritti nelle liste sono 1,3 milioni). Quest’anno la partecipazione è stata più alta del 6% rispetto alle presidenziali del 2012. Si è già votato anche nei Territori d’Oltremare. A Saint-Pierre e Miquelon, un arcipelago di isolotti montuosi e scogli, nell’Oceano Atlantico, a sud di Terranova; nella Guyana Francese, in America meridionale; nelle Antille e in Polinesia, a Wallis e Futuna, un altro minuscolo arcipelago tra le isole Fiji, le Samoa e Tonga, nell’Oceano Pacifico; e in Nuova Caledonia. Oggi, a partire dalle 06:00, si vota a Reunion e, dalle 07:00, a Mayotte.
Gli attacchi degli hacker irrompono sulle presidenziali
Il sabato del tradizionale silenzio è stato rotto dall’eco della denuncia di un cyber-attacco «massiccio e coordinato» contro la squadra del candidato centrista Macron. Il candidato del movimento “En Marche!” ha però tremato per un attacco hacker che ha denunciato come mirato a «destabilizzare la democrazia, con le modalità viste durante l’ultima campagna presidenziale negli Usa». Un’allusione che sembra puntare il dito contro la Russia (apparentemente schierata con la Le Pen), dopo gli attacchi informatici che avrebbero favorito Donald Trump. Il presidente francese uscente, Francois Hollande, ha promesso che i responsabili saranno individuati e puniti. «Sapevamo che ci potessero essere rischi di questo genere durante la campagna presidenziale perché era già avvenuto (allusione alle presidenziali Usa, ndr), ma non consentiremo che quanto è accaduto resti impunito».
In rete sono finiti migliaia di mail, documenti contabili e altri file rubati nelle scorse settimane da account pubblici e privati di dirigenti del movimento e volutamente mischiati con false informazioni, per un totale di nove gigabyte di dati. L’utente che ha diffuso i file si è firmato EmLeaks e ha usato un link di WikiLeaks che si è però immediatamente detta estranea all’operazione. Il #Macronleaks potrebbe essere partito dagli Usa: i media britannici hanno rivelato che dietro i primi tentativi di diffusione sui social network potrebbe esserci un gruppo di estrema destra americano molto attivo su Internet.
Il Front National ha denunciato i lati oscuri di Macron che sembrano emergere dalle mail: «I ##macronleaks insegneranno cose deliberatamente uccise dal giornalismo investigativo?», ha chiesto con un tweet il vicepresidente, Florian Philippot. La commissione nazionale di controllo della campagna presidenziale ha diffidato i media dal «dar conto dei contenuti» dei file pubblicati dagli hacker, ricordando che «la diffusione di false informazioni è passibile di essere perseguita a norma di legge». 

Da www.ilSecoloxix.it del 07 Maggio 2017



  

Nessun commento:

Posta un commento