Genova - Parla il netturbino che ha soccorso la giovane Adele: poteva essere mia figlia. Si esprime così Cristian M. , che non si dà pace per la morte di Adele, la sedicenne uccisa dall'ecstasy, e dice: " Ho fatto ciò che dovrebbero fare tutti ", e aggiunge: " Ho visto crollare una bambina ma i suoi amici mi fermavano ".
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