sabato 17 febbraio 2018

Imperia - #ClaudioScajola si candida a sindaco di #Imperia: «Voglio far tornare bella la città»

                          Claudio Scajola a pranzo nell’azienda agricola " Il Cascin " 
                                                             di Arzeno di Imperia
Imperia - L’ex ministro Claudio Scajola ha sciolto la riserva. Correrà per la poltrona di sindaco della sua città, Imperia. L’annuncio è arrivato durante il pranzo che precedeva la conferenza stampa del pomeriggio, e che si è tenuto nell’azienda agricola Il Cascin di Arzeno d’Oneglia.
«Voglio far tornare belle Imperia - ha detto Scajola - e vediamo anche se riusciamo a risparmiare la spesa per la domenica del ballottaggio» ha aggiunto, auspicando di farcela al primo turno. Scajola farebbe un passo indietro solo «se Marco (il nipote, ndr) avesse l’intenzione di candidarsi».
Marco Scajola: «Lo ringrazio per le parole, ma la candidatura non è un fatto di famiglia»
«Ringrazio Claudio Scajola per le belle parole che ha espresso nei miei confronti e ricambio la stima e l’affetto. Credo tuttavia che la questione della scelta del candidato sindaco di Imperia non debba essere ridotta a una questione interna alla famiglia Scajola». Lo ha detto all’ANSA il nipote dell’ex ministro, Marco Scajola, assessore all’Urbanistica della Giunta regionale guidata da Giovanni Toti. «Il tema - spiega l’assessore- è molto più ampio e delicato. Adesso, fino al 4 marzo, dobbiamo essere tutti concentrati per le politiche e per la vittoria del centrodestra per risollevare il Paese. Dal 5 marzo si parlerà di elezioni amministrative e tutti insieme ragioneremo e costruiremo il progetto migliore per il bene di Imperia».
Una candidatura che rischia di spaccare il centrodestra ligure
La candidatura dell’ex ministro rischia di spaccare il centrodestra in Liguria. Il governatore Toti e il segretario della Lega Rixi hanno già espresso la loro contrarietà. Claudio Scajola è sempre stato distante dal progetto politico di Toti.
«Ho letto di Toti e di alcuni suoi alleati che non sono contenti - ha affermato Scajola - ma io non ho parlato di lista Arancione o di lista Toti, che possono fare ciò che vogliono. Io ho parlato di Forza Italia che ho rappresentato nel passato e che oggi è con me». L’arancione è il colore della Fondazione Change voluta da Toti che sostiene il suo progetto politico: tutto il centrodestra unito e volti nuovi. La Lista Toti è il raggruppamento che ha portato il centrodestra al successo in Comuni come Genova, Savona e La spezia.
«Per motivazioni sue, influenzando forse anche altri, Toti non gradisce che io faccia il candidato sindaco di Imperia. È libero di farlo, come io sono libero di candidarmi e di dire che Forza Italia sarà sicuramente con me, ma non chiudo a nessuno», ha aggiunto Scajola. «Ci sono tante persone che mi hanno chiesto di fare il sindaco e tante che non mi vogliono, ma questo è il bello della democrazia. Non ho bisogno di poltrone, ma una squadra di persone perbene per risollevare questa città. E solo per una legislatura», ha detto l’ex ministro. «Questa è una candidatura che offro agli imperiesi, contro nessuno e aperta a tutti coloro che credono sia necessario, anche se difficile rilanciare Imperia».
Toti: «Candidatura non concordata con Forza Italia»
«Ho sentito i vertici di Forza Italia nel pomeriggio, non mi risulta che vi siano stati contatti significativi, se non interventi accorati afffinché non avvenisse l’autocandidatura, mi riferisco a figure autorevoli dello staff del presidente Berlusconi, Scajola è andato avanti nonostante Forza Italia gli avesse chiesto esattamente l’opposto». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla candidatura di Claudio Scajola a sindaco di Imperia. «Mi risulta che i vertici nazionali di Forza Italia ritengano inopportuno il momento e del merito se ne discuterà dopo il 4 marzo», dice Toti che smentisce il sostegno di Berlusconi alla candidatura di Scajola. «Non è concordata con FI, né con i vertici nazionali, né regionali del partito - dice Toti - e i partiti della coalizione non la sostengono, né la maggioranza che governa la Regione. Forza Italia dopo il 4 marzo si siederà a un tavolo della coalizione per stabilire qual’è il miglior candidato per vincere a Imperia. Francamente credo che Claudio Scajola non sia il futuro, la sua candidatura è legittima, ma personale». «Continuo a ritenere che oggi si debba parlare solo di elezioni politiche e che chiunque abbia a cuore il centrodestra si debba occupare solo di quelle», aggiunge Toti commentando la disponibilità di Claudio Scajola a fare un passo indietro solo se si candidasse il nipote Marco attuale assessore regionale all’Urbanistica proprio della Giunta Toti. «I miei assessori sono persone di grande qualità, con cui discuteremo insieme alla coalizione dopo il 5 marzo, oggi sono impegnati a fare campagna elettorale per il centrodestra. Non possiamo vivere costantemente nel ricordo, nella memoria o nel culto del passato, né esistono uomini per tutte le stagioni, fare politica vuol dire anche saper fare dei passi indietro».
Cento fedelissimi al pranzo
Al pranzo c’erano oltre cento fedelissimi. Tra questi anche l’ex assessore dell’attuale Giunta Capacci, Simone Vassallo dimessosi nelle settimane scorse. Ma c’erano anche gli amici di sempre, a partire dall’ex sindaco di Imperia, Luigi Sappa; l’ex assessore Vittorio Adolfo; l’ex presidente della Provincia di Imperia, Gianni Giuliano e altri ancora. «Da tempo, soprattutto da quando è esplosa la crisi amministrativa del Comune di Imperia, diverse persone hanno pensato che io potessi candidarmi a sindaco della mia città. Ho trovato molti amici, ma anche tanti avversari politici. Molti, infatti, mi hanno detto: `non siamo mai stati dalla sua parte e non abbiamo mai provato particolare simpatia per lei, ma riteniamo che con la sua esperienza possa contribuire a risolvere i problemi della citta´», ha rivelato Scajola. Nel confermare che potrebbe avere l’appoggio di diverse liste, anche civiche, Scajola ha annunciato che a breve inizierà una serie di consultazioni, in vista delle amministrative della prossima primavera. Scajola ha detto di aver sciolto le riserve questa mattina ed ha rivelato un particolare: «Non nascondo che mi svegliavo la mattina con l’idea di rinunciare e arrivavo a sera con la voglia di rimettermi in gioco, grazie all’entusiasmo dei sostenitori».
Caso Matacena: «Mai un processo in Italia per questo tipo di reato»
«Nel merito, la mia accusa è stata: tentativo di procurata inosservanza di pena. Non c’è mai stato un processo nella storia di Italia sull’articolo 390, come tentativo». Così l’ex ministro Claudio Scajola, nella sua conferenza stampa di annuncio della candidatura a sindaco di Imperia, risponde alla domanda di un giornalista che gli chiede se la vicenda Matacena, con il processo in corso in Calabria, possa incidere sulla propria scesa in campo.
«Il porto di Imperia? Bisogna completarlo»
«Bisogna completarlo e va inserito nell’assetto urbano. Ho guardato le carte e ci sono contenziosi che fanno rabbrividire la pelle. Le varie sentenze uscite e quelle che usciranno, comunque sia non risolveranno nulla. Bisogna trovare il modo di mettere tutti insieme e cercare di fare un tombale su tutte le vicende giuridiche». Lo ha detto l’ex ministro Claudio Scajola parlando del porto turistico di Imperia, al centro di una serie di contenziosi giudiziari.
Da www.ilSecoloxix.it del 17 Febbraio 2018

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