martedì 18 giugno 2019

Yemen, la guerra segreta

Ho visto un uomo caricato a forza su un camioncino a Sana'a. Cercava di liberarsi dalla presa di una decina di militari che a calci e pugni lo hanno costretto a salire sul retro, mentre altri gli intimavano di non muoversi con le armi puntate contro. Ho visto barricate fatte di mattoni, sacchi di sabbia e rocce. Auto distrutte impilate una sopra all’altra come fossero modelli in miniatura. L’Arabia Felix, nota fin dai tempi degli antichi romani per incenso, mirra e lucrosi traffici commerciali, è ormai un lontano ricordo. Oggi in Yemen c’è soprattutto morte, distruzione e sofferenza. E una pianta di cui tutti si riempiono la bocca masticandone le foglie, fino a deformarsi le guance: il Khat (Qat). Ha un effetto simile a quello dell’anfetamina, non fa sentire la fatica, causa perdita di sonno e di appetito inducendo comportamenti maniacali e iperattività. Una droga perfetta per un Paese affamato dalla guerra, narcotizzato e utilizzato come terreno di scontro tra Arabia Saudita e Iran per l’egemonia nella regione. 

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