lunedì 22 luglio 2019

Tarik e Monsef, dall’Italia allo Stato islamico

Mentre torno alla metropolitana di Vimodrone (Milano) nella canicola del pomeriggio, penso che sto ricalcando i passi che, quattro anni fa, hanno fatto anche Monsef e Tarik. Solo che per loro era l’ultima volta. Bisogna conoscerla la storia dei due foreign fighter, i più giovani in Italia e tra i più giovani in Europa, partiti da qui per andare a combattere con le milizie del califfato. Monsef, vent’anni. Tarik diciannove. Perché in essa c’è tutto. L’immigrazione, il disagio dei giovani, le trappole di Internet, l’islamismo a poco prezzo, il fascino della violenza. In una parola, la mistura che per anni ha sconvolto l’Europa e prodotto combattenti per il Medio Oriente.

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