Tarik e Monsef, dall’Italia allo Stato islamico
Mentre torno alla metropolitana di Vimodrone (Milano) nella canicola del
pomeriggio, penso che sto ricalcando i passi che, quattro anni fa,
hanno fatto anche Monsef e Tarik. Solo che per loro era l’ultima volta.
Bisogna conoscerla la storia dei due foreign fighter, i
più giovani in Italia e tra i più giovani in Europa, partiti da qui per
andare a combattere con le milizie del califfato. Monsef, vent’anni.
Tarik diciannove. Perché in essa c’è tutto. L’immigrazione, il disagio
dei giovani, le trappole di Internet, l’islamismo a poco prezzo, il
fascino della violenza. In una parola, la mistura che per anni ha
sconvolto l’Europa e prodotto combattenti per il Medio Oriente.
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