Gay, Vaticano e mandarini nel Conte bis
Conte Ugolino di dantesca memoria a Gattopardo? È il dubbio di tanti, ora che Giuseppe Conte
si è messo in proprio per costruire un suo partito che raccolga
cattolici, pezzi di Vaticano, tecnocrati e la geniale e trasversale
lobby gay che sta ormai sostituendo nel mondo, intelligentemente, tutte
le altre confraternite, dagli ebrei ai massoni. Santificato dopo aver
divorato le teste dei suoi due ex sodali, Giggino Di Maio e Matteo
Salvini, l’avvocato per tutte le stagioni a breve si riposerà, cambiando
tutto “per non cambiare niente”. Con la complicità soprattutto di Rocco
Casalino, con il quale è ormai una coppia di fatto e che ha rotto anche
lui con Di Maio, l’attuale strategia del Super Premier è quella di
rimuovere il peccato originale di essere stato allevato politicamente
nella scuderia dorata della Casaleggio Associati. E di
asfaltare, quindi, tutti i Casaleggio boys fino ad oggi stazionati a
Palazzo Chigi, da Pietro Dettori, socio dell’Associazione Rousseau, a
Maria Chiara Ricciuti, ufficio stampa, con un passato in Alleanza
Nazionale. (per continuare a leggere l'articolo cliccare sull'immagione qui sotto, grazie)
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