domenica 1 settembre 2019

Gay, Vaticano e mandarini nel Conte bis

Conte Ugolino di dantesca memoria a Gattopardo? È il dubbio di tanti, ora che Giuseppe Conte si è messo in proprio per costruire un suo partito che raccolga cattolici, pezzi di Vaticano, tecnocrati e la geniale e trasversale lobby gay che sta ormai sostituendo nel mondo, intelligentemente, tutte le altre confraternite, dagli ebrei ai massoni. Santificato dopo aver divorato le teste dei suoi due ex sodali, Giggino Di Maio e Matteo Salvini, l’avvocato per tutte le stagioni a breve si riposerà, cambiando tutto “per non cambiare niente”. Con la complicità soprattutto di Rocco Casalino, con il quale è ormai una coppia di fatto e che ha rotto anche lui con Di Maio, l’attuale strategia del Super Premier è quella di rimuovere il peccato originale di essere stato allevato politicamente nella scuderia dorata della Casaleggio Associati. E di asfaltare, quindi, tutti i Casaleggio boys fino ad oggi stazionati a Palazzo Chigi, da Pietro Dettori, socio dell’Associazione Rousseau, a Maria Chiara Ricciuti, ufficio stampa, con un passato in Alleanza Nazionale. (per continuare a leggere l'articolo cliccare sull'immagione qui sotto, grazie)

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