sabato 14 dicembre 2019

La Brexit e l'accordo commerciale Usa-Cina

Nel giorno in cui vince la Brexit, Donald Trump annuncia un accordo di “fase uno” con la Cina (la “fase due”, forse, a dopo le elezioni). Non un coincidenza cronologica, ma geopolitica.

Come accennato il altra nota, la Brexit segna un passo verso un altro ordine mondiale, verso l’uscita del tunnel della globalizzazione sacra e selvaggia, consegnata all’élite finanziaria globale (la globalizzazione in sé resterà sotto altre forme, la Rete planetaria è irrevocabile).

Un accordo di “fase uno” è la definizione data all’intesa Usa-Cina, che riprende letteralmente quanto auspicato da Pechino da mesi (Xinhua, 26 novembre: “La Cina e gli Stati Uniti continuano i colloqui sull’accordo commerciale di ‘fase uno'”).

È una prima intesa, quella che serve ad attenuare rischiose tensioni internazionali e a dare una marcia in più a Trump in vista delle presidenziali del 2020, mentre i suoi avversari stanno arrancando perdendosi nei fumi inebrianti dell’impeachement, che il giorno della Brexit hanno fatto avanzare, controcanto in ribasso rispetto alla sconfitta subita

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